Conai, il rapporto di sostenibilità 2024

Dal Consorzio nazionale imballaggi il nuovo rapporto di sostenibilità 2024 con l’analisi dei benefici economici ed ambientali derivanti dal riciclo registrati nel 2023, e pubblicato lo scorso 27 novembre 2024.

Le principali evidenze del Rapporto

Come emerge dalla documentazione messa a disposizizone dal Consorzio,

Riduzione delle emissioni di gas climalteranti

Nel 2023, grazie al riciclo degli imballaggi, si sia evitata l’emissione di 10 milioni di tonnellate di CO2 e l’estrazione di 11,7 milioni di tonnellate di materia vergine. Oltre a un risparmio di 50 terawattora di energia che sarebbe stata invece necessaria per la produzione del materiale primario.

Miglioramento del sistema di rendicontazione Conai

Con il recepimento da parte dell’Italia del D.Lgs. n. 125/2024, relativo alla nuova disciplina europea sui bilanci green delle imprese, “[..] il Consorzio può prendere spunto da essa per adeguare ulteriormente il proprio sistema di rendicontazione”.

In particolare fornendo informazioni sugli impatti delle proprie attività sui fattori Esg (Environmental, social, governance) e su come tali fattori influenzano le performance finanziarie del Consorzio e delle imprese aderenti.

L’impatto del nuovo regolamento imballaggi

Le regole sulla gestione degli imballaggi e dei relativi rifiuti sono in corso di radicale mutamento.

Attualmente previste dal Codice ambientale, saranno in futuro dettate direttamente da un regolamento dell’Unione europea.

Con il Rapporto viene indagato sia il TUA (Tersto Unioc Ambientale (D.Lgs. n. 152/2006), sia lo schema di regolamento europeo sugli imballaggi (approvato in versione rettificata dal Parlamento Ue il 27 novembre 2024 ed ora in attesa del voto finale del Consiglio Ue).

Esso viene aggiornato al Programma di prevenzione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio elaborato da Conai e approvato dal MASE nel giugno scorso.

Rendicontazione societaria di sostenibilità – Attuazione direttiva 2022/2464/Ue (cd. “Corporate sustainability reporting directive” – Csrd)

Determinate imprese sono obbligate a fornire periodicamente informazioni relative all’impatto delle proprie attività sull’ambiente e sulla società.

Tale obbligo, storicamente adempiuto attraverso il “bilancio di sostenibilità”, è stato ampliato dalla “direttiva Csrd” (Corporate Sustainability Reporting Directive), in Italia recepita con il Dlgs 125/2024, che ha introdotto al suo posto la nuova “rendicontazione di sostenibilità”.

Di conseguenza, a partire dal 2025, le aziende già obbligate all’eco-bilancio devono fornire informazioni più dettagliate, elaborando e pubblicando annualmente un report basato sui cd. parametri “Esg” (Environmental, Social, Governance).

Inoltre, dal 2026 anche molte imprese attualmente non tenute all’adempimento (come le grandi società non quotate) dovranno presentare annualmente i dati sugli aspetti ambientali, sociali e di governance. Dal 2027 sarà la volta delle Pmi quotate.

Nel Dossier l’analisi delle nuove regole. Il documento è aggiornato alle risposte Ue del novembre 2024 alle domande più frequenti (cd. “Faq”) sui nuovi adempimenti.

La mappa per orientarsi nel complesso e mutevole panorama normativo delle dichiarazioni sulla ecosostenibilità di organizzazioni, processi e prodotti.

Costantemente aggiornata alle novità di settore, tra cui quelle relative alla rendicontazione di sostenibilità delle imprese (fondata sui fattori “Esg“), alle certificazioni ed etichettature verdi, al greenwashing ed alla tutela dei consumatori.