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18 luglio 2022, ore 14: Webinair CONAI sulla Direttiva SUP

il prossimo 18 Luglio, dalle 14 alle 15, si terrà il webinar “Attuazione della Direttiva SUP in Italia – Le Linee Guida CONAI”. Vediamo cosa si tratta ed il tema dell’incontro realizzato in streaming dal Consorzio Nazionale Imballaggi.

Gli obiettivi

La Direttiva SUP nasce con l’obiettivo di promuovere approcci circolari che privilegiano prodotti e sistemi riutilizzabili sostenibili e non tossici, piuttosto che prodotti monouso, con l’obiettivo primario di ridurre la quantità di rifiuti prodotti, sottolineando nei “considerando” all’atto, che tale tipo di prevenzione dei rifiuti è in cima alla gerarchia dei rifiuti di cui alla direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio.

Con la Direttiva si intende contribuire al conseguimento dell’obiettivo 12 di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (ONU), ovvero garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo, che è parte dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile adottata dall’assemblea generale dell’ONU il 25 settembre 2015. Preservando il valore dei prodotti e dei materiali il più a lungo possibile e generando meno rifiuti, l’economia dell’Unione può diventare più competitiva e più resiliente, riducendo al contempo la pressione su risorse preziose e sull’ambiente.

Il tema dell’incontro

Durante il webinar saranno presentate le Linee Guida che CONAI ha redatto sull’attuazione della Direttiva Single Use Plastic con specifico riferimento alle ricadute sul settore degli imballaggi in Italia. 

Il webinar sarà fruibile ESCLUSIVAMENTE IN STREAMING e la partecipazione è gratuita.

Per partecipare

E’ possibile cliccare qui: https://www.eventbrite.com/e/attuazione-della-direttiva-sup-in-italia-le-linee-guida-conai-tickets-274776884057

Per eventuali problematiche di visualizzazione, cliccare qui:

https://www.eventbrite.com/e/attuazione-della-direttiva-sup-in-italia-le-linee-guida-conai-tickets-274776884057

CONAI: nel 2021 il 73,3% degli imballaggi è stato avviato a riciclo

E’ questo il dato più significativo che emerge dall’ultimo Programma Generale del Consorzio Nazionale Imballaggi.

I miglioramenti in termini di rilevazione

Il Programma Generale 2022 rappresenta, a detta di CONAI, un rapporto maggiormente completo rispetto a quelli prodotti negli anni passati, in termini di:

  • maggiori dati e informazioni;
  • rendicontazione più puntuale (a riguardo dei risultati raggiunti nel 2021 e delle linee di intervento per i prossimi anni).

Come sta mutando lo scenario di fondo

Il consorzio evidenzia molteplici aspetti caratterizzanti lo scenario di fondo che evidenziano un mutamento delle condizioni operative:

  • boom dei costi delle materie prime;
  • la crisi energetica;
  • l’evoluzione della direttiva packaging a livello comunitario;
  • la nuova fase nella gestione dei rifiuti urbani pronta ad aprirsi con il Programma Nazionale di Gestione Rifiuti,

sono alcuni dei fattori che andranno ad incidere sull’assetto del settore nei prossimi anni.

A fronte di un notevole immesso al consumo, ripresa delle attività del recupero

In particolare, occorre considerare che nel 20221 si è manifestata una forte ripresa dei consumi, in una situazione pandemica che proseguiva ma allentava la morsa, da cui, comunque, ha originato un forte incremento dell’immesso al consumo di imballaggi (+14 milioni di tonnellate).

Questo non ha generato una crisi della filiera del riciclo. Infatti, il 73,3% degli imballaggi nel 2021  ha avuto una seconda vita: 10 milioni e 550mila tonnellate, il 9,3% in più rispetto all’anno precedente.

Un risultato raggiunto per il 50% grazie al lavoro dei Consorzi di filiera del sistema CONAI (un dato in contrazione di 2 punti percentuali rispetto a quello del 2020, ossia di un anno caratterizzato da un mercato in crisi, che il sistema consortile ha supportato com’è nella sua natura); per il 48% grazie ai riciclatori indipendenti (nel 2020 la percentuale era del 46%; la ripresa del mercato l’ha ovviamente fatta crescere); per il restante 2% grazie all’operato dei sistemi autonomi (che rappresentano per la filiera degli imballaggi in plastica, il 16% del riciclo).

Il recupero è made in italy

Infatti, il 90% delle quantità trova riciclo in Italia, mente le percentuali di rifiuti di imballaggi avviati a riciclo fuori dal Paese sono scese (-30%).

Se alle cifre dell’avvio a riciclo sommiamo quelle del recupero energetico, i numeri crescono: l’Italia supera l’82% di imballaggi che, nel 2021, hanno evitato la discarica.

Uno scenario in cui non viene meno la consapevolezza dei nuovi metodi di calcolo Eurostat che, in vista degli obiettivi europei di riciclo al 2025 e al 2030, ci porteranno fra pochi anni a rendicontare i dati in modo diverso.

Il consorzio evidenzia come se calcolassimo oggi i risultati con il metodo che sarà richiesto fra tre anni, la percentuale di avvio a riciclo scenderebbe solo di circa un punto percentuale (attestandosi attorno al 72%).

Inseriti per la prima volta i dati relativi al recupero delle bioplastiche

Inoltre occorre sottolineare come, per la prima volta nel Programma Generale, vengono monitorati i dati relativi al recupero degli imballaggi in bioplastica compostabile, competenza del consorzio Biorepack che ha iniziato a muovere i primi passi tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021.

Il rilevanti contributo dell’accordo quadro ANCI-CONAI al raggiungimento dei risultati di riciclo

SI rileva come il dato nazionale non potrebbero raggiungere i risultati che presenta CONAI se non fosse per l’accordo nazionale con ANCI, che permette di intercettare i flussi dalla raccolta urbana, e per una rete di piattaforme di rigenerazione, riparazione e riciclo che si occupa di imballaggi commerciali e industriali, in accordo coi Consorzi di filiera.

Le quantità gestite in convenzione con ANCI nel 2021 hanno continuato a crescere, anche se a un ritmo meno sostenuto rispetto al passato (rallentamento che è proseguito nei primi mesi del 2022), diretta conseguenza di una congiuntura di mercato favorevole.

7.583 Comuni italiani hanno stipulato almeno una convenzione con il sistema consortile, con una fetta di popolazione servita pari al 98%.

Per coprire i maggiori costi che i Comuni sostengono nel ritirare i rifiuti in modo differenziato nel 2021 CONAI ha riconosciuto alle amministrazioni locali del Paese 727 milioni di euro.

445 milioni, invece, sono stati destinati dal sistema al finanziamento di attività di trattamento, riciclo e recupero.

Le altre attività

Oltre alle attività di raccolta e recupero, il PG evidenzia come il CONAI ha sviluppa attività come:

  • la prevenzione della produzione dei rifiuti di imballaggio;
  • la progettazione ecologica (“ecodesign”);
  • il supporto agli enti locali in ritardo ai progetti speciali dedicati al Mezzogiorno e alle risorse del PNRR;
  • la formazione e gli studi e ricerche internazionali.

Maggiori informazioni

Per maggiori informazioni:

https://www.conai.org/download/programma-generale-di-prevenzione-e-gestione-degli-imballaggi-e-dei-rifiuti-di-imballaggio-2022-executive-summary/

Rilasciato il Piano di prevenzione CONAI

Online il “Piano Specifico di Prevenzione e Gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio 2022” di CONAI. Interessanti gli spunti offerti dal documento, nel quale si intravede un progressivo ridursi dell’incidenza dell’operato dei Consorzi di filiera tipico delle fasi espansive dell’economia e in linea con il ruolo di sussidiarietà al mercato che contraddistingue il sistema consortile.

Le principali evidenze

CONAI ha rilasciato il consueto Piano Specifico di Prevenzione e Gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio, riferito al 2022.

Immesso al consumo e riciclo complessivo

Dalla relazione emerge che, nel corso del biennio 2021-2022, dopo l’anno acuto dovuto alla crisi pandemica, si riscontrare una significativa ripresa della quota di immesso al consumo degli imballaggi, cui segue anche una rinnovata vitalità sul fronte del riciclo complessivo: esso cresce a ritmi più sostenuti dell’immesso al consumo.

Il motivo è presto spiegato: è merito della crescente quantità di rifiuto raccolto in maniera separata nelle nostre città (in altri termini, la raccolta differenziata), la ragione per cui si può tornare a parlare di affiancare un significativo contributo dei flussi commerciali e industriali.

Riciclo complessivo

Altro dato di rilievo è fornito dal contributo al riciclo complessivo e, in particolare, sul peso relativo della gestione consortile, per cui si manifestano i primi segnali di inversione di tendenza: rispetto al risultato complessivo di riciclo, al 2021, il contributo della gestione consortile si prevede sostanzialmente stabile al 52%, con già però importanti segnali di contrazione manifestati sul finire dell’anno e che portano a stimare per il 2022 un’incidenza del 51%.

Dopo il forte incremento registrato nel 2020, quando il contributo a riciclo della gestione consortile è stato più che determinante nel contesto di crisi economica, con il 2021, e ancor di più con il 2022 si intravede un progressivo ridursi dell’incidenza dell’operato dei Consorzi di filiera tipico delle fasi espansive dell’economia e in linea con il ruolo di sussidiarietà al mercato che contraddistingue il sistema consortile.

Questo discorso vale soprattutto nel contesto attuale, contraddistinto da una crescita senza eguali nei valori di mercato delle materie prime seconde.

Le previsioni di recupero per il biennio 21-22

Infine, in tema di quantità di rifiuti di imballaggio a recupero complessivo per l’anno in corso ed il precedente, si può prospettare una progressiva decrescita delle quantità.

Questo sarà dovuto in relazione alla progressiva introduzione, per le frazioni più complesse, di tecnologie di riciclo alternative, e di un miglioramento del livello di intercettazione atteso dei flussi, anche per effetto del contributo di Biorepack sui flussi dei rifiuti di imballaggio in plastica biodegradabile e compostabile.

La stima di recupero complessivo porta quindi ad un dato in sostanziale stabilità nei prossimi due anni ai valori raggiunti nel 2020: dall’83% del 2020 all’atteso 83,8% del 2022.

A contribuire al dato di recupero complessivo vi sono anche i flussi di avvio a recupero energetico dall’indifferenziato che vengono stimati annualmente da CONAI alla luce di apposite campagne di analisi merceologiche.

Nel 2021 CONAI, al fine di corroborare i relativi dati (anche per tenere conto di variabili legate a stagionalità e provenienza che possono caratterizzare i rifiuti analizzati), ha implementato la campagna di analisi merceologiche, incrementando il numero di sessioni di analisi presso gli impianti convenzionati, con particolare riferimento a quelli che producono combustibile alternativo.

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CONAI: on line il nuovo sito dedicato all’etichettatura ambientale

È on-line da 30 novembre 2021 il nuovo sito del CONAI dedicato alle etichette ambientali. Vediamo di cosa si tratta e l’obbligo normativo sorto con il recepimento del Circular Economy Package del settembre 2020 a tal proposito.

Di cosa si occupa il sito

Con il sito dedicato all’etichettatura ambientale, CONAI intende dare indicazioni agli operatori in merito alla definizione del contenuto e del layout delle etichette da apporre sugli imballaggi.

L’obbligo sorge dal recepimento del Circular Economy Package, avvenuto nel settembre 2020, ed in particolare con il D.Lgs. n. 116/2020, che recepisce la direttiva UE 2018/851 sui rifiuti, e la direttiva (UE) 2018/852 relativa agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio.

In particolare, con l’art. 219, c. 5 del TUA (Dlgs 152/2006), viene prescritto che tutti gli imballaggi devono essere provvisti di opportuna etichetta, il cui contenuto e layout viene definito in base alle indicazioni previste dalle norme Uni applicabili.

Viene altresì richiesto ai Produttori e agli Utilizzatori, ovvero ai soggetti obbligati dalla nuova norma, di indicare il materiale contenuto nel packaging, utilizzati ai fini della identificazione e classificazione dell’imballaggio.

Occorre sottolineare come, a seguito delle difficoltà applicative segnalate dagli operatori interessi, gli obblighi erano stati sospesi per il 2022, e diventeranno operativi, invece, a partire dal prossimo anno[1].

Con esso, vengono apportate numerose ed importanti modifiche al tracciato normativo vigente sui rifiuti in generale ed in particolare introducendo l’obbligo di etichettatura ambientale per tutti gli imballaggi immessi al consumo in Italia.

Introduzione dell’obbligo dal 2022

È opportuno segnalare che, in risposta ad una interrogazione parlamentare sul tema, il MITE, in data 25 novembre 2021, ha precisato, in merito alla eventuale previsione di una sospensione dell’obbligo (ed in particolare della indicazione dei materiali di imballaggio ex art. 219, c. 5, secondo periodo, TUA), il Dicastero ha precisato che è in corso la redazione di una proposta di modifica della norma.

Essa avrà lo scopo di chiarire ulteriormente le modalità applicative di etichettatura, al fine di non indurre con l’obiettivo di assicurare certezza e omogeneità, nonché il rispetto della normativa europea sulla libera circolazione delle merci nel mercato unico.

Per supportare le aziende nell’adempimento dei nuovi obblighi, CONAI ha sviluppato questa piattaforma per fornire chiarimenti, indicazioni e informazioni utili a produttori e utilizzatori di imballaggi.

Le funzionalità

CONAI ha introdotto sul nuovo sito le Linee Guida redatte dal Consorzio per l’etichettatura ambientale obbligatoria e volontaria degli imballaggi, consultare le soluzioni adottate da altre imprese, le FAQ, contattare gli esperti, e molto altro.

Inoltre, CONAI mette al corrente i navigatori e chi volesse approfondire il tema che, dal 14/12/2021 al 16/12/2021, è stata calendarizzata una nuova edizione del Corso on line per “Esperto in etichettatura ambientale degli imballaggi – Novità e criticità” .

Riferimenti

Per navigare sul sito, cliccare qui.


[1] I rinvii sono stati disposti dal DL n. 183/2020 e dalla L. n. 69/2021 (conversione del DL n. 41/2021).

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I veri amici sono loro

Mercoledì 14 Aprile 2021 si terrà, presso la Sala Pininfarina di Confindustria, l’evento “I veri amici sono loro”, dalle ore 16.30 in collegamento streaming, L’appuntamento verrà dedicato al rapporto con gli animali domestici, la loro cura ed i gesti utili a migliorare la nostra interazione con loro. Focus sull’economia circolare degli imballaggi per il pet food, a cura di Stefano Sassone.

Il Tema

Fra gli interventi, si segnala la presentazione del progetto scientifico eseguito presso l’Istituto Europeo Oncologico in collaborazione con l’Università di Milano (Unità Veterinaria) realizzato mediante una donazione della Cariplo il progetto “Se ti fiuto ti aiuto”, con il Dott. Gasparri, che permette il loro addestramento e successiva validazione scientifica del loro talento. Questo progetto ha avuto un impatto decisivo per il programma di Ricerca per la Diagnosi Precoce del cancro del Polmone che viene attuato presso il loro istituto.

Con la Prof.ssa Albertini si farà una vera e propria dimostrazione con i cagnolini, ed interverranno le Unità Cinofile Antiveleno dell’Arma dei Carabinieri e il Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi.

Da ultimo, con il Dott. Capellino, verrà presentato il progetto “Companion Animal for Life”, fra quelli recentemente realizzati dalla Fondazione Capellino. Si tratta di un un progetto di scala comunitaria che mira a dare ai cani e ai gatti che vivono con gli umani una loro citizenship definitiva, stabile e fatta rispettare dalla legge.+

L’intervento di Stefano Sassone

Il focus realizzato dal Direttore dell’Area Tecnica di Confindustria Cisambiente, Stefano Sassone, sarà dedicato all’economia circolare del pet food packaging.

Il programma

Apertura dei lavori

Marcello Rosetti – Presidente Confindustria Cisambiente

Introduzione e conduzione

Dott.ssa Lucia Leonessi – Direttore Generale Confindustria Cisambiente –

Interventi

Dott.ssa Donatella Bianchi – Presidente WWF Italia
Dott. Roberto Gasparri – Chirurgia toracica IEO – “Se ti fiuto ti aiuto”
Prof.ssa Mariangela Albertini – in collegamento dal Dipartimento Medicina Veterinaria Università di Milano
On. Michela Vittoria Brambilla – Presidente Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente
Ten. Col. Giancarlo Papitto – Unità Cinofile Antiveleno Arma dei Carabinieri
Dott. Massimo Vacchetta – Centro Recupero Ricci La Ninna
Dott. Pier Giovanni Capellino – Presidente Fondazione Capellino

Focus

Dott. Stefano Sassone, Direttore Area Tecnica, Confindustria Cisambiente

Reati e Tutele

Sen. Luca Briziarelli – Vicepresidente Commissione Ecoreati

Conclusioni

On. Vannia Gava – Sottosegretario Ministero Ambiente e Transizione Ecologica

Question time

Il Question Time sarà a cura del Gruppo Giovani Imprenditori Ambiente (Gruppo GIA)

Per informazioni e registrazione

Registrati all’evento info@confindustriacisambiente.it – 06 5903247

Per assistere all’evento

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