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Presentato a Roma il Rapporto Green Italy 2022

In aumento i contratti green e gli eco-investimenti realizzati dalle nostre Imprese nel 2021. Queste sono alcune delle principali evidenze emerse dal Rapporto Green Italy, realizzato con il compito di illustrare, annualmente, lo stato dell’arte dell’Economia verde nel nostro Paese. Di cosa si tratta e i principali risultati emersi dall’indagine svolta sull’anno 2021.

Di cosa si tratta

Rappresenta un rapporto, sviluppato con cadenza annuale, riguardante la consistenza dell’economia verde nel nostro paese, realizzato con l’obiettivo di evidenziare come l’Italia sia in grado di cogliere le grandi sfide ambientali puntando su innovazione e ricerca, sviluppando il valore economico delle imprese e del Paese.

La prima edizione è stata realizzata nel 2010 e fornisce numeri, territori e settori dell’economia green italiana, al fine di comprendere se, e come, il Made in Italy green può ricoprire un ruolo di protagonista nel mercato internazionale puntando sulla sostenibilità.

Le principali evidenze

Nel 2021 si stima che le attivazioni di contratti green siano state superiori a 1.600 mila unità pari al 34,5% della totalità dei contratti attivati (+443 mila unità). Nel quinquennio 2017-2021, più di 1 impresa su 3 ha effettuato eco-investimenti, 2 imprese su 5 nell’industria manifatturiera, e da sottolineare come la forte crescita degli investimenti delle imprese nelle aree in ritardo (Centro e Mezzogiorno) ha di fatto ridotto gli squilibri territoriali rilevati nelle precedenti indagini.

L’Eco-Innovation Index si prefigge di cogliere i diversi aspetti dell’eco-innovazione. È un indice composito che si sviluppa in 5 dimensioni: 1) input dell’eco-innovazione; 2) attività di eco-innovazione; 3) output dell’eco-innovazione; 4) efficienza delle risorse; 5) risultati socio-economicii.

Secondo questo indice, il posizionamento dell’Italia è ottimale e il punto di forza del nostro Paese viene rappresentato dall’uso efficiente delle risorse: nel quinquennio 2017-2021 più di una impresa su tre ha investito nel green.

Un altro primato italiano viene inoltre costituito dal tasso di riciclo, ovvero di recupero come materia, sulla totalità dei rifiuti, pari all’83,4%, superiore a quello della Germania (70%), Francia (64,5%),  e Spagna (65,3%); sotto questo profilo, la media fatta registrare dai Paesi UE è pari al 53,8%.

Un risultato che determina una riduzione annuale delle emissioni pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate equivalenti di CO2. Cresce nel 2020-2021 anche l’impiego di materia seconda nei settori industriali italiani. L’esempio di maggior rilievo è quello del cartario, settore con una grande tradizione nel riciclo manifatturiero, che nel 2021 ha visto crescere l’impiego di macero al 62,9%, il massimo storico.

Sul tema delle energie rinnovabili, Fondazione Symbola evidenzia come In Italia, viviamo un paradosso: da un lato la disponibilità degli operatori economici ad investire (a fine agosto 2021, le richieste di connessione alla rete di Terna erano pari a 280 GW, quattro volte gli obiettivi che l’Italia si è data al 2030); dall’altra l’estrema lentezza dell’amministrazione pubblica (vedi il ritardo nell’emanazione dei decreti attuativi sulle comunità energetiche rinnovabili o ai tempi autorizzativi e alle opposizioni locali che rallentano l’istallazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili).

Per approfondimenti

Consultare il rapporto green Italy 2022:

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È on line il terzo volume della nuova collana dal titolo “L’Economia circolare dispiegata”, dal titolo “Organizzazione Aziendale – Circolare e sostenibile”. Il volume è dedicato a chi intende approcciare ai fondamenti dell’economia in generale e dell’economia ambientale in particolare; a quelli dell’economia aziendale ed ai concetti basilari dell’organizzazione aziendale, al marketing e alle principali forme di gestione di un Azienda, in un’ottica di sostenibilità ambientale.

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Disponibile on-line, su Amazon on-line shop, il secondo volume de “L’economia circolare dispiegata”, “La gestione dei rifiuti: per Aziende, Cittadini, Enti pubblici”, dedicato a chi vuole approfondire i temi dell’economia ambientale, della gestione dei rifiuti e della relativa disciplina tariffaria, sotto un profilo economico, legislativo e tributario.

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Le “Procedure Ambientali” costituisce il primo volume della nuova collana dal titolo “L’Economia circolare dispiegata”, il visibile filo rosso che lega assieme le diverse monografie che la compongono, ciascuna delle quali è stata sviluppata con l’obiettivo di evidenziare i principi cui dovrebbero essere ispirati i modi di operare di cittadini, imprese, e pubbliche amministrazioni chiamati ad implementarli, i quali possono rendere, se correttamente attuati, “circolare” il nostro sistema economico. Per acquistare la tua copia, clicca qui!

Smarter Italy: pubblicato il secondo bando

Pubblicato il secondo bando del programma “Smarter Italy: soluzioni innovative per il miglioramento della mobilità delle merci”. Entro il 28 ottobre 2022 occorre presentare le proprie candidature, tramite il portale www.acquistinretepa.it.

Di cosa si tratta

Il programma Smarter Italy del Ministero dello Sviluppo Economico del Ministero dell’Università e della Ricerca e del MID – Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attuato dall’Agenzia per l’Italia Digitale, si pone l’obiettivo di accelerare la crescita del Paese attraverso l’utilizzo degli appalti innovativi.

Il contenuto specifico della linea di appalto

Il tema

Quasi un terzo del traffico totale in molte città italiane è generato dal trasporto delle merci, spesso realizzato con logiche poco razionali e con mezzi inquinanti e inefficienti. Alle consegne necessarie per le attività commerciali si sono aggiunte, negli ultimi anni, le consegne a domicilio per i privati che acquistano beni materiali on-line.

La crescita dell’e-commerce aggiunge nuove problematiche legate alla mobilità delle merci, soprattutto nell’ultimo miglio (ovvero l’ultima tappa del viaggio delle merci prima di arrivare presso il domicilio finale del cliente).

Le misure di contenimento dell’epidemia da Coronavirus hanno, poi, indotto la popolazione a far ricorso in maniera esponenziale agli acquisti online e al servizio di consegna a domicilio e il sistema ha evidenziato i suoi limiti attuali di risposta alla crescente domanda che, rimasta inevasa, ha costretto gli utenti ad acqusiti in luoghi fisici con rischio di esposizione al contagio.

Comunque, la propensione al ricorso all’e-commerce in questo periodo acquisita è facilmente preventivabile che possa rafforzare anche la domanda futura.

E’ auspicabile l’adozione di misure che possano sfruttare a pieno le potenzialità delle tecnologie emergenti, senza impattare negativamente sull’ambiente e migliorando la qualità della vita e dei trasporti delle persone.

Il contenuto delle proposte da trasmettere

La sfida proposta consiste nell’ideare e sviluppare soluzioni originali di smart mobility che riducano l’impatto della mobilità delle merci sul traffico urbano.

Le soluzioni proposte devono:

  • garantire quantità e tempi di consegna con ordini di grandezza compatibili alle esigenze di mercato;
  • essere sostenibili dal punto di vista economico ed ambientale, preservando la qualità della vita e dei trasporti delle persone.

Le soluzioni ideali dovrebbero mitigare le problematiche tipiche delle consegne nell’ultimo miglio, fornire soluzioni concrete volte a favorire nuove iniziative commerciali e riuscire ad ottimizzare il trasporto di mezzi e persone. 

Il luogo della sperimentazione

La sperimentazione delle soluzioni selezionate potrà avvenire sul territorio dei Comuni di:

L’Aquila, Bari, Cagliari, Catania, Genova, Matera, Modena, Milano, Prato, Roma,Torino e nei “Borghi del Futuro”: Alghero, Bardonecchia, Campobasso, Carbonia, Cetraro, Concorezzo, Ginosa, Grottammare, Otranto, Pantelleria, Pietrelcina, Sestri Levante.

Per inoltrare la domanda

Cliccare qui:

https://survey.appaltinnovativi.gov.it/index.php/348712?lang=it

Chi può partecipare

La partecipazione è aperta a tutti gli operatori siano essi imprese, università, centri di ricerca, enti del terzo settore, persone fisiche, etc. previa trasmissione del modulo di iscrizione alla consultazione di mercato. Il seguente modulo consente di manifestare interesse alla sfida Smart Mobilty

OPEN
Pubblicazione:2022-09-14
Fascia di importo:da 5 a 30 milioni di €
Tipologia procedura:Partenariato per l’innovazione
Proponente:MISE MITD MUR
Appaltante: AgID

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La Gara

L’appalto Smart Mobility, sfida “Soluzioni Innovative per il miglioramento della mobilità delle merci” è una procedura di Partenariato per l’Innovazione, ex articolo 65 del Codice dei Contratti, del valore di € 6 milioni oltre IVA, ed ha ad oggetto attività di ricerca, innovazione fino al successivo acquisto della soluzione.

2022, 14 settembre Bando Sfida 2

2022, 7 settembre Determina a contrarre del Direttore generale di Agid

Il formato word della documentazione, utile a presentare le domande di partecipazione, è reperibile all’interno del portale Acquistinretepa

Scadenza presentazione domande di partecipazione 28/10/2022 ore 13:00 tramite il portale www.acquistinretepa.it

A questo link sono disponibili le Registrazioni degli incontri e la documentazione raccolta durante la consultazione di mercato