Governo Meloni: approvati i meccanismi sanzionatori in caso di violazioni Politica Agricola Comune

Con l’approvazione di uno schema di Decreto Legislativo, il Governo pone mano alla Politica Agricola Comunitaria (c.d. “PAC”). In particolare, stabilisce i meccanismi sanzionatori riguardanti i beneficiari degli aiuti, laddove si verificassero violazioni della normativa.

Che cos’è la PAC

Prima di passare in rassegna gli elementi principali dello schema di Decreto, rimane opportuno ricordare cosa si tratta quando si parla di PAC.

La politica agricola comune (PAC) è una politica dell’Unione Europea (UE) che mira a fornire supporto e protezione agli agricoltori dell’UE, promuovere la sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale e la coesione territoriale.

La PAC è stata istituita nel 1962 ed è stata oggetto di numerose riforme nel corso degli anni. Oggi, la PAC rappresenta una delle maggiori politiche dell’UE in termini di budget, con un bilancio di circa il 38% del budget totale dell’UE per il periodo 2021-2027.

La PAC si concentra su quattro obiettivi principali:

  • Garantire la sicurezza alimentare: la PAC mira a garantire che l’UE abbia un’offerta alimentare sicura e sufficiente per soddisfare la domanda interna.
  • Promuovere la sostenibilità ambientale: la PAC si impegna a promuovere pratiche agricole sostenibili e a proteggere l’ambiente, compresi il suolo, l’acqua e la biodiversità.
  • Sostenere gli agricoltori: la PAC fornisce sostegno finanziario agli agricoltori dell’UE per aiutarli a mantenere le loro attività e garantire il loro reddito.
  • Promuovere la coesione territoriale: la PAC mira a promuovere la coesione tra le regioni dell’UE, garantendo che gli agricoltori in tutta l’UE abbiano accesso agli stessi incentivi e supporto finanziario.

In sintesi, la PAC è una politica comune dell’UE volta a sostenere l’agricoltura europea in modo sostenibile, garantendo al contempo la sicurezza alimentare e il benessere degli agricoltori.

I meccanismi sanzionatori della PAC

La politica agricola comune (PAC) dell’Unione Europea (UE) prevede diversi meccanismi sanzionatori per garantire il rispetto delle regole e delle norme da parte degli agricoltori e degli altri soggetti coinvolti.

Di seguito sono elencati alcuni degli strumenti sanzionatori previsti dalla PAC:

  • Penalizzazioni finanziarie: se un agricoltore non rispetta le regole della PAC, può essere soggetto a penalizzazioni finanziarie. Ad esempio, se un agricoltore non rispetta le regole sulla gestione del terreno, sulla produzione o sulle dichiarazioni dei redditi, può essere penalizzato con una riduzione del sostegno finanziario previsto dalla PAC.
  • Controllo e ispezioni: gli agricoltori che partecipano alla PAC possono essere soggetti a controlli e ispezioni per verificare il rispetto delle regole e delle norme. In caso di violazione delle norme, l’agricoltore può essere soggetto a sanzioni.
  • Sospensione o revoca del sostegno finanziario: se un agricoltore viola gravemente le norme della PAC, può essere sospeso o revocato il sostegno finanziario previsto. Ad esempio, se un agricoltore falsifica le dichiarazioni dei redditi o usa pesticidi vietati, può essere revocato il sostegno finanziario.
  • Azioni penali: in caso di gravi violazioni delle norme della PAC, possono essere intraprese azioni penali. Ad esempio, se un agricoltore viola le norme sulla sicurezza alimentare o sull’ambiente, può essere perseguito penalmente.

Lo schema approvato dal Governo

Con lo schema in parola, una volta approvato, sono previsti meccanismi sanzionatori, ed in particolare, previste sanzioni per i beneficiari degli aiuti previsti dalla politica.

In particolare, le violazioni potranno riguardare la normativa su sicurezza sul lavoro, appalti pubblici e sul buono stato dei terreni.

Esso rappresenta l’attuazione del Regolamento 2021/2116/Ue inerente il finanziamento, la gestione e il monitoraggio della Politica agricola comune

Il perimetro soggettivo

In particolare potranno essere destinatari delle sanzioni agricoltori, o altri beneficiari dei pagamenti diretti (come quelli concessi per zone svantaggiate o sottoposte a vincoli naturali), nei cui confronti sia stata accertata in via definitiva la violazione delle:

  • norme attuative delle direttive in materia di salute e sicurezza sul lavoro (direttive 89/391/Cee e 2009/104/Ce);
  • norme per il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali e delle regole in materia di appalti pubblici.