MASE: rilasciate le nuove linee guida programmatiche per la legislatura  

Nel corso dell’audizione sostenuta lo scorso lunedì 28 novembre, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha esposto le nuove linee guida per la corrente legislatura. Diversi i temi sui quali è intervenuto: dall’applicazione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR), all’attuazione della strategia italiana sull’economia circolare.

L’audizione del Ministro

Diversi i temi toccati nell’audizione.

Lotta ai cambiamenti climatici

Nelle intenzioni del MASE, la lotta al cambiamento climatico deve costituire una priorità per l’Italia: si ritiene necessario attuare una strategia tale da permettere il raggiungimento degli obiettivi di mitigazione del rischio evitando l’acuirsi di fenomeni quali la desertificazione e la perdita di biodiversità.

Alcuni progetti sono già in corso, ma è necessario dare seguito alla Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici mediante l’approvazione del relativo Piano, che possa trovare la sua implementazione legislativa, in un quadro normativo stabile, di medio e lungo termine per le politiche e le misure climatiche: una legge per il clima.

Qualità dell’aria

Uno dei fattori più incisivi sui cambiamenti climatici è quello dell’inquinamento atmosferico, che incide profondamente anche sulla salute umana.

L’Italia, chiamata ad attuare il Piano di azione Ue “Verso l’inquinamento zero per l’aria, l’acqua e il suolo” varato nel 2021 nel prossimo futuro dovrà garantire la completa attuazione del Programma Nazionale per il Controllo delle Emissioni in Atmosfera (PNCIA) la cui dotazione ammonta a circa 2 miliardi e 300 milioni di euro in 13 anni. La riforestazione delle aree urbane, la tutela dei parchi nazionali e la rigenerazione degli habitat naturali ci consentiranno anche di migliorare il processo di assorbimento di CO2 e una migliore qualità dell’aria.

Per l’attuazione di tale Piano, in ogni caso, sarà fondamentale un approccio sinergico, sia con gli altri dicasteri competenti per la gestione di dossier estremamente complessi, come quello relativo ad esempio, all’ILVA di Taranto, in cui il rispetto degli obblighi ambientali dovrà essere conciliato con le ricadute economiche ed occupazionali; sia con le regioni e gli altri enti territoriali per la conclusione di accordi di programma per il miglioramento della qualità dell’aria.

Tutela del suolo

Altro tema di primaria importanza affrontato nell’Audizione, viene costituito dalla tutela del suolo.

Il MASE ritene che approvare una legge nazionale sul consumo di suolo in conformità agli obiettivi europei, che affermi i principi fondamentali di riuso, rigenerazione urbana e limitazione del consumo dello stesso permetterebbe di preservare un ecosistema essenziale, complesso, di importanza cruciale sotto il profilo ambientale e socioeconomico, evitando, da un lato, il processo di densificazione delle aree urbane, e, dall’altro, il fenomeno della frammentazione delle aree naturali. Un ottimo punto di partenza per tale strategia è la costituzione del Fondo per il contrasto al consumo di suolo nella legge di bilancio per il 2023 con uno stanziamento complessivo di 160 milioni di euro per il periodo 2023-2027.

Rigenerazione urbana significa anche snellimento e facilitazioni procedurali per il recupero delle aree industriali dismesse; così come l’aggiornamento e la semplificazione della disciplina sulle bonifiche dei siti contaminati, tra cui in particolare i siti orfani (Campania, Lombardia, Sicilia, Emilia Romagna e Veneto, Regioni dove sono maggiormente concentrati).

Tutela dell’acqua

Aspetto non di secondaria importanza, considerati i sempre più costanti fenomeni di siccità e di difficoltà di accesso alle risorse idriche, che fanno dell’oro blu un elemento da salvaguardare con assoluta priorità nelle scelte strategiche del Paese.

Il dato preoccupante riguarda le perdite delle reti di distribuzione, che purtroppo fanno rilevare un tasso di dispersione di circa il 40 per cento. II PNRR ha destinato risorse rilevanti per la tutela del territorio e delle risorse idriche, con un ammontare di investimenti complessivi per 4,38 miliardi di euro.

Attraverso specifici fondi, in aggiunta a quelli stanziati dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza, dobbiamo agire sull’efficientamento del sistema delle acque. A tale scopo urge una rivalorizzazione del ruolo delle autorità di bacino distrettuale, in quanto livello ottimale di governance per copertura territoriale.

Al tempo stesso, al fine di incentivare il riuso delle acque e diversificare le fonti di approvvigionamento, occorre favorire, attraverso un’azione di semplificazione normativa, l’effettivo riuso delle acque depurate.

Altri investimenti con un certo carattere d’urgenza dovranno essere effettuati per assicurare a tutti gli agglomerati le necessarie reti fognarie per le acque reflue e adeguati impianti di depurazione e chiudere, in tal modo, definitivamente, le diverse procedure d’infrazione esistenti. A tal scopo, abbiamo stanziato in legge di bilancio 110 milioni di euro per il periodo 2023-2026 in aggiunta alle risorse a disposizione del Commissario straordinario (Giugni).

PNRR

Il Dicastero si è preso l’impegno di dare piena e rapida attuazione delle misure del PNRR.

Rimane strategica l’utilizzazione delle risorse previste dalla Missione 2, Componente 1, sull’economia circolare, di cui lo stesso MASE è titolare (34,7 miliardi, articolati su 26 investimenti e 12 riforme). Inoltre il Dicastero detiene la quota più importante di milestone e target europei del PNRR italiano, pari a 89 distribuiti nel periodo di attuazione.

Economia Circolare

In tema di Economia circolare, l’on. Fratin si è impegnato a sostenere e a tutelare il sistema del riciclo italiano che è un valore aggiunto della Strategia nazionale per l’economia circolare.

Materie prime critiche

Dalla piena implementazione del medesimo, dipende la possibilità di sostituire le materie prime critiche, con l’obiettivo di diminuire la dipendenza dall’estero ed individuare catene di approvvigionamento alternative a livello nazionale. 

Nei prossimi mesi, inoltre, il MASE dovrà dare seguito al ‘Pacchetto’ di riforme  assegnando risorse per oltre 7 miliardi di euro. per l’ammodernamento e la realizzazione di nuovi impianti di riciclaggio, e per l’implementazione del  nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti (RENTRI).

End of waste

Senza dubbio complementare a tale attività di sostituzione è quella di creazione di un idoneo framework normativo sul recupero come materia dei rifiuti.

A tal scopo, il MASE si impegna ad incentivare le attività di riciclo e l’utilizzo delle materie prime secondarie, la valorizzazione degli scarti.

Si ritiene necessario assicurare il pieno utilizzo della regolamentazione End of Waste per lo sviluppo di un mercato circolare con particolare riferimento alle filiere dell’edilizia, del tessile, dei RAEE (Rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche) e delle plastiche. 

In quest’ottica vanno lette le misure finanziate nella legge di bilancio per il 2023 come il credito d’imposta per l’acquisto di materiali riciclati provenienti dalla raccolta differenziata o il rifinanziamento del Programma sperimentale Mangiaplastica.

Tutela del suolo

Approvare una legge nazionale sul consumo di suolo che affermi i principi fondamentali di riuso, rigenerazione urbana permetterebbe di preservare un ecosistema essenziale, complesso, di importanza cruciale sotto il profilo ambientale e socioeconomico.

Il fondo per il contrasto al consumo del suolo

Fondamentale è la costituzione del Fondo per il contrasto al consumo di suolo nella legge di bilancio per il 2023 con uno stanziamento complessivo di 160 milioni di euro per il periodo 2023-2027. Rigenerazione urbana significa anche snellimento e facilitazioni procedurali per il recupero delle aree industriali dismesse; così come l’aggiornamento e la semplificazione della disciplina sulle bonifiche dei siti contaminati, tra cui in particolare i siti orfani.

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