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Comunità energetiche nel Lazio: al via la campagna ed il bando per consentirne lo sviluppo

E’ partita, nella Regione Lazio, la campagna “Comunità Energetiche Rinnovabili – Meno inquini, Più risparmi”. Promossa dall’Assessorato alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio mira a favorire la nascita sul territorio delle Comunità Energetiche Rinnovabili

Obiettivo della campagna

Le Comunità vengono considerate dalla Regione Lazio come preziosa opportunità per ridurre i costi in bolletta e le emissioni inquinanti e ottenere così allo stesso tempo benefici economici e ambientali.

Il claim dell’iniziativa è “Aiutiamo il Pianeta risparmiando – Diventa Ambasciatore della Transizione Ecologica”.

Si tratta di un processo di sensibilizzazione a questi temi che apre un percorso importante per famiglie, esercizi commerciali, imprese, comuni, che si troveranno ad essere i veri protagonisti della transizione energetica.

Per maggiori informazioni

Si può consultare è consultabile sul sito della Regione Lazio all’indirizzo www.lazioecologicoedigitale.it/comunitaenergeticherinnovabili,

Qui è possibile trovare tutte le informazioni, le opportunità e i materiali utili scaricabili per conoscere e far conoscere le CER: dai volantini al modulo fac-simile dello statuto giuridico a quello della mozione per i Comuni o altri Enti locali che ne volessero promuovere la nascita sul proprio territorio.

Le dichiarazioni

“Con la campagna sulle Comunità Energetiche Rinnovabili ‘Meno inquini, Più risparmi’ puntiamo a far conoscere uno strumento che, soprattutto in un momento in cui a livello globale è in atto una ‘guerra del gas’, genera almeno tre tipi di benefici: contrasto del caro energia, in quanto contribuisce ad ammortizzare i costi della bolletta grazie al sistema degli incentivi statali per l’autoconsumo collettivo in vigore per vent’anni, ovvero fino al 2040; aria più pulita da respirare nell’ambiente in cui viviamo grazie alle fonti energetiche rinnovabili; supporto alla Pace, in quanto ci emancipiamo dalla dipendenza dalle fonti fossili, come appunto petrolio e gas. – dichiara Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio – Le CER inoltre, essendo un soggetto giuridico misto, consentono una partecipazione ampia e dal basso praticamente da parte di tutti, dai semplici cittadini alle scuole, dalle imprese agli enti pubblici e del terzo settore. Una grande opportunità a cui come Regione Lazio – annuncia Lombardi – abbiamo dedicato un bando, in uscita nelle prossime settimane, per finanziare gli studi di fattibilità, che rappresentano l’investimento iniziale che la Comunità deve sostenere.

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È on line il terzo volume della nuova collana dal titolo “L’Economia circolare dispiegata”, dal titolo “Organizzazione Aziendale – Circolare e sostenibile”. Il volume è dedicato a chi intende approcciare ai fondamenti dell’economia in generale e dell’economia ambientale in particolare; a quelli dell’economia aziendale ed ai concetti basilari dell’organizzazione aziendale, al marketing e alle principali forme di gestione di un Azienda, in un’ottica di sostenibilità ambientale.

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Pubblicato il  nuovo volume riguardante la normativa ambientale dedicato ai chiarimenti sulla parte IV del TUA, sulla gestione dei rifiuti dal titolo “Il testo unico ambientale – I chiarimenti sugli istituti della Parte IV relativa ai rifiuti

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Disponibile on-line, su Amazon on-line shop, il secondo volume de “L’economia circolare dispiegata”, “La gestione dei rifiuti: per Aziende, Cittadini, Enti pubblici”, dedicato a chi vuole approfondire i temi dell’economia ambientale, della gestione dei rifiuti e della relativa disciplina tariffaria, sotto un profilo economico, legislativo e tributario.

E’ in libreria e sullo shop-on line di Amazon, il mio nuovo volume dedicato alle “Procedure Autorizzative Ambientali IIa Edizione. Cosa cambia con il “Semplificazioni bis” (DL n. 77/2021/)”.

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Le “Procedure Ambientali” costituisce il primo volume della nuova collana dal titolo “L’Economia circolare dispiegata”, il visibile filo rosso che lega assieme le diverse monografie che la compongono, ciascuna delle quali è stata sviluppata con l’obiettivo di evidenziare i principi cui dovrebbero essere ispirati i modi di operare di cittadini, imprese, e pubbliche amministrazioni chiamati ad implementarli, i quali possono rendere, se correttamente attuati, “circolare” il nostro sistema economico. Per acquistare la tua copia, clicca qui!

Smarter Italy: pubblicato il secondo bando

Pubblicato il secondo bando del programma “Smarter Italy: soluzioni innovative per il miglioramento della mobilità delle merci”. Entro il 28 ottobre 2022 occorre presentare le proprie candidature, tramite il portale www.acquistinretepa.it.

Di cosa si tratta

Il programma Smarter Italy del Ministero dello Sviluppo Economico del Ministero dell’Università e della Ricerca e del MID – Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attuato dall’Agenzia per l’Italia Digitale, si pone l’obiettivo di accelerare la crescita del Paese attraverso l’utilizzo degli appalti innovativi.

Il contenuto specifico della linea di appalto

Il tema

Quasi un terzo del traffico totale in molte città italiane è generato dal trasporto delle merci, spesso realizzato con logiche poco razionali e con mezzi inquinanti e inefficienti. Alle consegne necessarie per le attività commerciali si sono aggiunte, negli ultimi anni, le consegne a domicilio per i privati che acquistano beni materiali on-line.

La crescita dell’e-commerce aggiunge nuove problematiche legate alla mobilità delle merci, soprattutto nell’ultimo miglio (ovvero l’ultima tappa del viaggio delle merci prima di arrivare presso il domicilio finale del cliente).

Le misure di contenimento dell’epidemia da Coronavirus hanno, poi, indotto la popolazione a far ricorso in maniera esponenziale agli acquisti online e al servizio di consegna a domicilio e il sistema ha evidenziato i suoi limiti attuali di risposta alla crescente domanda che, rimasta inevasa, ha costretto gli utenti ad acqusiti in luoghi fisici con rischio di esposizione al contagio.

Comunque, la propensione al ricorso all’e-commerce in questo periodo acquisita è facilmente preventivabile che possa rafforzare anche la domanda futura.

E’ auspicabile l’adozione di misure che possano sfruttare a pieno le potenzialità delle tecnologie emergenti, senza impattare negativamente sull’ambiente e migliorando la qualità della vita e dei trasporti delle persone.

Il contenuto delle proposte da trasmettere

La sfida proposta consiste nell’ideare e sviluppare soluzioni originali di smart mobility che riducano l’impatto della mobilità delle merci sul traffico urbano.

Le soluzioni proposte devono:

  • garantire quantità e tempi di consegna con ordini di grandezza compatibili alle esigenze di mercato;
  • essere sostenibili dal punto di vista economico ed ambientale, preservando la qualità della vita e dei trasporti delle persone.

Le soluzioni ideali dovrebbero mitigare le problematiche tipiche delle consegne nell’ultimo miglio, fornire soluzioni concrete volte a favorire nuove iniziative commerciali e riuscire ad ottimizzare il trasporto di mezzi e persone. 

Il luogo della sperimentazione

La sperimentazione delle soluzioni selezionate potrà avvenire sul territorio dei Comuni di:

L’Aquila, Bari, Cagliari, Catania, Genova, Matera, Modena, Milano, Prato, Roma,Torino e nei “Borghi del Futuro”: Alghero, Bardonecchia, Campobasso, Carbonia, Cetraro, Concorezzo, Ginosa, Grottammare, Otranto, Pantelleria, Pietrelcina, Sestri Levante.

Per inoltrare la domanda

Cliccare qui:

https://survey.appaltinnovativi.gov.it/index.php/348712?lang=it

Chi può partecipare

La partecipazione è aperta a tutti gli operatori siano essi imprese, università, centri di ricerca, enti del terzo settore, persone fisiche, etc. previa trasmissione del modulo di iscrizione alla consultazione di mercato. Il seguente modulo consente di manifestare interesse alla sfida Smart Mobilty

OPEN
Pubblicazione:2022-09-14
Fascia di importo:da 5 a 30 milioni di €
Tipologia procedura:Partenariato per l’innovazione
Proponente:MISE MITD MUR
Appaltante: AgID

Like

La Gara

L’appalto Smart Mobility, sfida “Soluzioni Innovative per il miglioramento della mobilità delle merci” è una procedura di Partenariato per l’Innovazione, ex articolo 65 del Codice dei Contratti, del valore di € 6 milioni oltre IVA, ed ha ad oggetto attività di ricerca, innovazione fino al successivo acquisto della soluzione.

2022, 14 settembre Bando Sfida 2

2022, 7 settembre Determina a contrarre del Direttore generale di Agid

Il formato word della documentazione, utile a presentare le domande di partecipazione, è reperibile all’interno del portale Acquistinretepa

Scadenza presentazione domande di partecipazione 28/10/2022 ore 13:00 tramite il portale www.acquistinretepa.it

A questo link sono disponibili le Registrazioni degli incontri e la documentazione raccolta durante la consultazione di mercato

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Pubblicato il  nuovo volume riguardante la normativa ambientale dedicato ai chiarimenti sulla parte IV del TUA, sulla gestione dei rifiuti dal titolo “Il testo unico ambientale – I chiarimenti sugli istituti della Parte IV relativa ai rifiuti

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Fondo Kyoto: si riparte

Il Fondo Kyoto riparte. Il meccanismo, che prevede forme di finanziamento per l’efficientamento energetico, viene dedicato agli edifici pubblici.

Di cosa si tratta

Si tratta di un fondo dedicato ai finanziamenti, concessi a tasso agevolato, per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici.

La base normativa viene costituita dal decreto interministeriale 11 febbraio 2021, n. 65, pubblicato nella Gazzetta ufficiale, Serie generale n. 98 del 24 aprile 2021

La ripartenza

Essa è stata disposta con decreto direttoriale MITE n. 200 del 15 settembre 2022.

I beneficiari

Possono presentare domanda di concessione del finanziamento:

1. i soggetti pubblici proprietari delle seguenti strutture:

a. edifici destinati all’istruzione scolastica, ivi inclusi gli asili nido, all’istruzione universitaria, all’alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam);

b. impianti sportivi, non compresi nel “Piano per la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane”” di cui al comma 3 dell’articolo 15 del decreto-legge 25 novembre 2015, n. 185;

c. edifici adibiti a ospedali, policlinici e a servizi socio-sanitari.

2. i soggetti pubblici che a titolo oneroso o gratuito hanno in uso le strutture pubbliche di cui al punto 1);

3. i Fondi di investimento immobiliare costituiti ai sensi al decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, per i soli edifici di cui al punto 1, lettera a).

Termine di presentazione delle domande

La possibilità di presentazione delle domande vi sarà fino alle ore 24,00 del 31 dicembre 2022

Modalità di svolgimento della procedura

Selezione in base alla data di presentazione

Il MITE ha chiarito che la procedura di ammissione alle agevolazioni è “a sportello”.

In altri termini, verranno soddisfatte le domande in ordine di presentazione, e per la definizione dell’ordine cronologico di ricezione delle domande farà fede la data e l’orario riportato sulla ricevuta di accettazione del provider di posta elettronica certificata (Pec) del Ministero della transizione ecologica.

Modalità di presentazione

Il DM interministeriale sopra richiamato fissa modalità di presentazione delle domande e la relativa documentazione da allegare.

Le domande di ammissione dovranno essere compilate, a pena di irricevibilità, attraverso l’apposito applicativo reso disponibile sul sito internet della Cassa depositi e prestiti Spa, firmate digitalmente e, corredate della relativa documentazione, trasmesse con unica Pec ai seguenti indirizzi di posta elettronica certificata:

fondokyoto@pec.minambiente.it

cdpspa@pec.cdp.it

Il plafond

Le risorse del Fondo Kyoto sono pari a circa 170 milioni di euro, disponibili a valere sul fondo rotativo istituito ai sensi dell’articolo 1, comma 1110, della legge n. 296/2006 (Fondo Kyoto). Il Fondo Kyoto concede finanziamenti a tasso agevolato ai soggetti pubblici titolari di immobili per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico, idrico. I prestiti hanno un tasso di interesse fisso dello 0,25% con una durata massima di 20 anni e devono garantire un miglioramento di almeno due classi energetiche.

A coloro che beneficeranno del finanziamento andrà l’80% dei complessivi 166 milioni di euro stanziati per l’iniziativa; il restante 20% sarà a beneficio dei fondi d’investimento immobiliari chiusi promossi o partecipati da Regioni, Provincie, Comuni, che potranno beneficiarne limitatamente agli interventi sugli immobili destinati all’istruzione scolastica.

Per maggiori informazioni

Il testo completo del decreto interministeriale 11 febbraio 2021 e del decreto direttoriale, n. 200 del 15 settembre 2022, nonché i documenti utili per la presentazione delle istanze, sono consultabili e scaricabili al seguente indirizzo internet: https://www.mite.gov.it/pagina/fondo-kyoto-2021

Le recenti novità

Negli ultimi giorni sono stati resi noti i nuovi termini per usufruire dei fondi per la riqualificazione energetica di scuole, ospedali e impianti sportivi di proprietà pubblica, ed è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale la proroga dei termini per la presentazione delle domande di concessione dei finanziamenti a tasso agevolato a valere sul Fondo Kyoto, che, come sopra scritto, è il termine del 2022.

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Il tema

Quasi un terzo del traffico totale in molte città italiane è generato dal trasporto delle merci, spesso realizzato con logiche poco razionali e con mezzi inquinanti e inefficienti. Alle consegne necessarie per le attività commerciali si sono aggiunte, negli ultimi anni, le consegne a domicilio per i privati che acquistano beni materiali on-line.

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Comunque, la propensione al ricorso all’e-commerce in questo periodo acquisita è facilmente preventivabile che possa rafforzare anche la domanda futura.

E’ auspicabile l’adozione di misure che possano sfruttare a pieno le potenzialità delle tecnologie emergenti, senza impattare negativamente sull’ambiente e migliorando la qualità della vita e dei trasporti delle persone.

Il contenuto delle proposte da trasmettere

La sfida proposta consiste nell’ideare e sviluppare soluzioni originali di smart mobility che riducano l’impatto della mobilità delle merci sul traffico urbano.

Le soluzioni proposte devono:

  • garantire quantità e tempi di consegna con ordini di grandezza compatibili alle esigenze di mercato;
  • essere sostenibili dal punto di vista economico ed ambientale, preservando la qualità della vita e dei trasporti delle persone.

Le soluzioni ideali dovrebbero mitigare le problematiche tipiche delle consegne nell’ultimo miglio, fornire soluzioni concrete volte a favorire nuove iniziative commerciali e riuscire ad ottimizzare il trasporto di mezzi e persone. 

Il luogo della sperimentazione

La sperimentazione delle soluzioni selezionate potrà avvenire sul territorio dei Comuni di:

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Chi può partecipare

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La Gara

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2022, 14 settembre Bando Sfida 2

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Il formato word della documentazione, utile a presentare le domande di partecipazione, è reperibile all’interno del portale Acquistinretepa

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VIA: rilasciata una nuova modulistica

Resa pubblica sul portale relativo al rilascio delle procedure autorizzative ambientali, i nuovi moduli relativi all’istanza di proroga della Via e i moduli aggiornati per le istanze di verifica di assoggettabilità, la verifica dell’ottemperanza e il rilascio del Provvedimento unico ambientale. Aggiornato anche il modulo relativo alla VAS.

L’aggiornamento della modulistica

Nell’ambito del Portale delle Valutazioni Ambientali (www.va.minambiente.it), accessibile dalla Sezione “Territorio” del sito web del Ministero, è possibile consultare tutta la documentazione relativa alle procedure di VAS e di VIA in corso e concluse e lo stato delle singole procedure, aggiornato in tempo reale.

Con una media di circa 6000 accessi mensili, il Portale delle Valutazioni Ambientali si configura come mezzo fondamentale di comunicazione che garantisce ai diversi soggetti coinvolti la disponibilità di informazioni complete ed aggiornate e di strumenti operativi attraverso i quali facilitare l’accesso e la partecipazione del pubblico ed agevolare i proponenti negli adempimenti amministrativi e tecnici nelle diverse fasi dell’iter procedurale.

Si richiama inoltre l’importanza di ricorrere all’utilizzo della Posta Elettronica Certificata per l’invio dello osservazioni da parte del pubblico sui piani/programmi/progetti in fase di consultazione; tale modalità, come indicato nella pagina web dedicata del Portale delle Valutazioni Ambientali, consentirà una gestione più efficiente dell’ elevato numero di documenti che pervengono al Ministero, prevalentemente in formato cartaceo, garantendo inoltre la loro tempestiva acquisizione per le valutazioni di competenza nell’ambito delle istruttorie tecniche di VAS e VIA.

Revisione del modulo di VIA

In particolare, il modulo di presentazione della istanza di verifica di assoggettabilità a Via di competenza statale è stato predisposto ai sensi dell’articolo 19 del Dlgs 152/2006.

La revisione si inserisce nell’ambito della procedura da attivare, nei casi previsti dalla norma, al fine di stabilire se determinati progetti di opere o impianti possono avere impatti negativi e significativi sull’ambiente e devono quindi essere alla valutazione d’impatto ambientale.

Il modulo di verifica dell’ottemperanza, predisposto ai sensi dell’articolo 28 del Dlgs 152/2006, consente il controllo sul rispetto delle condizioni ambientali contenute nel provvedimento di verifica di assoggettabilità a Via o nel provvedimento di Via. Il modulo per il rilascio del Provvedimento unico ambientale (Pua) va utilizzato per richiedere il provvedimento, alternativo alla Via statale, comprensivo delle autorizzazioni ambientali elencate dall’articolo 27 del Dlgs 152/2006 (Aia, autorizzazione scarichi, autorizzazione paesaggistica, ecc..).

Il nuovo modulo per la presentazione della domanda di proroga del provvedimento di Via, infine, può essere utilizzato, ai sensi dell’articolo 25 del Dlgs 152/2006, al fine il differimento dei termini di efficacia temporale del provvedimento di Via evitando la reiterazione del procedimento.

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MITE: il punto della situazione su autorizzazioni, aree idonee e comunità energetiche

Il Ministero della transizione ecologica fa il punto della situazione per quanto riguarda le autorizzazioni ambientali e i pareri rilasciati come amministrazione competente.

Le norme per implementare le FER

Una statistica molto significativa dà l’idea dell’impegno del governo uscente sul tema della produzione di energia a partire da fonti rinnovabili: sono stati rilasciati più di 100 atti normativi a tale scopo.

Inoltre, il monitoraggio di Terna, aggiornato mensilmente in coordinamento anche con i gestori delle reti di distribuzione, dimostra che tutti gli impianti stanno beneficiando dell’importante mole di semplificazioni adottata, spesso su proposta del MITE, proprio con lo scopo di snellire i procedimenti su tutto il territorio nazionale.

I dati su autorizzazioni e pareri

Il Dicastero comunica di:

  • aver emanato 63 provvedimenti (Via, scoping, ecc) per complessivi 8,2 GW;
  • di predisporne altri 19 per ulteriori 1,1 GW.

A fronte di questi:

  • sono stati emanati 82 provvedimenti per 9,3 GW;
  • nel contempo la Commissione tecnica presso il MiTE, si è già espressa su 49 progetti (corrispondenti a 2,9 GW), per i quali ora si attende il parere del MIC.

Il dato aggregato, ottenuto sommando tutte le richieste presentate negli anni passati al MATTM, il MiTE ha processato/sta processando complessivamente 900 istanze[1], evidenziando come spesso queste sono incomplete e i proponenti forniscono le integrazioni richieste in fase di verifica documentale, causando una dilatazione delle tempistiche.

Le richieste di connessione alla rete elettrica e le autorizzazioni all’installazione di impianti, inoltre, non dipendono in alcun modo dall’entrata in vigore del decreto sulle aree idonee, di prossima emanazione[2].

Rispetto a luglio 2022, la potenza autorizzata e attesa in esercizio da qui al 2026 cresce ulteriormente di circa 1 GW.

Si tratta di dati in forte controtendenza rispetto al passato: infatti, gli impianti entrati in esercizio nel 2021 raggiungevano soltanto 1,3 GW e nel 2020 non avevano neppure superato gli 0,8 GW. Per quanto riguarda, in particolare, l’adozione del decreto sulle aree idonee è in corso un serio confronto che coinvolge tutte le amministrazioni interessate per bilanciare i diversi interessi pubblici e mediare tra i differenti orientamenti sui criteri di localizzazione. Il frutto di questi mesi di lavoro è a un elevato livello di maturazione, ma richiede delle scelte politiche, anche da parte di certo mondo ambientalista. In ogni caso, la stessa legge che introduce il concetto di aree idonee ha già previsto un’ampia serie di zone considerate immediatamente idonee, che dunque sono già oggi operative e utilizzabili.

I nuovi incentivi per le comunità energetiche

Il MITE ricorda che stanno svolgendosi le consultazioni tecniche per definire gli incentivi per gli impianti di comunità energetiche con potenza fino a 1000 kW.

L’obiettivo è quello di realizzare un DM in grado di ampliare il perimetro oggettivo di quanto già previsto per le comunità più piccole: cittadini, autorità locali e PMI possono già realizzare comunità energetiche e accedere agli incentivi previsti per impianti a fonti rinnovabili fino a 200 kW, realizzati proprio nell’ambito di comunità energetiche o configurazioni di autoconsumo collettivo.

Le procedure che riguardano le rinnovabili, dunque, richiedono il coinvolgimento di numerosi soggetti, il bilanciamento di differenti interessi e bisogni e approfonditi studi tecnici. Sono tutte attività complesse che richiedono tempo e che non possono essere tralasciate o piegate per soddisfare pretese dettate da facili ideologismi.


[1] A tal proposito, si sottolinea come esse si trovano in differenti stati di avanzamento e per le quali è necessario il coinvolgimento di numerosi attori (a partire dalle Regioni e dal MIC) e la consultazione del pubblico.

[2] Questo non solo è quanto è stabilito dalla legge che definisce il concetto di aree idonee (d.lgs 199/2021), ma è anche dimostrato dai numeri. I dati Terna, infatti, registrano che ad oggi sono già stati sbloccati circa 11 GW. La maggior parte (9,5 GW) verrà messa in esercizio nei prossimi mesi e nel 2023.

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