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“Il PNRR potrà agevolare la transizione ecologica”

Questa la dichiarazione di Stefano Sassone, Direttore Tecnico di Confindustria Cisambiente, intervenuto al convegno organizzato dal Sole 24 Ore. Diversi i temi toccati nel corso della tavola rotonda: dal Programma Nazionale sulla Gestione dei rifiuti (PNGR) al nuovo sistema di tracciabilità RENTRI. Alcuni passaggi dell’intervento.

Il tema del Convegno

Il PNRR rappresenta un’opportunità imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme per seguire un percorso di crescita economica a lungo termine per il nostro paese, in ottica di sostenibilità, digitalizzazione, inclusione. A che punto sono le riforme? Se ne è parlato in un convegno organizzato dal Sole 24 ore lo scorso 19 aprile. Per Confindustria Cisambiente, interviene Stefano Sassone.

Qual è la transizione ecologica secondo Confindustria Cisambiente

Quello che stiamo vivendo, come momento storico nel settore di nostro interesse, è particolarmente significativo.

Stiamo assistendo ad una significativa concentrazione di eventi nel giro di poche settimane che sono destinati ad incidere sulla transizione ecologica in corso, da qui ai prossimi anni.

Il primo che occorre citare, senza dubbio, i bandi realizzati dal MITE nell’ambito delle risorse del PNRR: lo scorso 13 marzo sono decorsi i termini per la presentazione dei bandi relativi al Piano Nazionale di ripresa e resilienza, riguardanti una missione e componente specifica (la M2C1), relativa all’impiantistica sui rifiuti, al fine di:

  • ridurre l’obsolescenza degli attuali sistemi di gestione dei rifiuti attraverso il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta differenziata
  • la creazione di strutture di trattamento più efficienti, anche al fine di ridurre il numero di procedure di infrazione UE e le disparità regionali
  • la promozione di progetti faro in tema di economia circolare;

A nostro avviso, le risorse devolute attraverso questi bandi, per realizzare questi obbiettivi appena evidenziati, potranno agevolare una transizione ecologica, sottolineando come alcune imprese hanno trovato delle difficoltà.

Le cito il caso di una nostra Azienda che ha presentato un progetto per la realizzazione di un nuovo impianto per il recupero e il riciclaggio di alcune materie plastiche, evidenziando come gli spazi di innovazione richiesti dal bando sono minimi (ad esempio, fra le innovazioni sostanziali si prevedeva il completo affrancamento dal fabbisogno energetico, mediare solare fotovoltaico, producendo elettricità durante le ore di insolazione); ma capirà benissimo che non si tratta di una tecnologia innovativa in termini assoluti.

La maggiore difficoltà era dovuta al fatto che la quota sovvenzionabile riguarda solo la componente innovativa del progetto e risultasse complicato, come sopra spiegato, individuare lo standard attuale di riferimento.

A ogni buon conto, è pacifico che una buona transizione ecologica, nell’ambito del settore dove opera Confindustria Cisambiente, lo sviluppo di un’adeguata infrastruttura impiantistica su tutto il paese.

Laddove le configurazioni sono concentrate per la maggior parte nell’area centro-settentrionale, risulta indispensabile per realizzare un modello di economia circolare convergere gli sforzi del nostro paese nella costruzione di impianti per i flussi di materie prime critiche anche per il sud Italia.

A tale scopo riteniamo che il nascituro Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti possa essere un veicolo ideale per agevolare la realizzazione di questo disegno, integrando la strategia italiana sull’economia circolare.

Il PNGR come reale strumento per attuare la transizione ecologica nel settore igiene urbana

L’Italia è carente di impianti per la gestione dei rifiuti e le faccio un esempio in particolare che riguarda tutti noi, come cittadini.

Con il Testo Unico Ambientale, la normativa di riferimento sul tema, fissava un obiettivo di raccolta differenziata dei flussi raccolti sulla superficie pubblica pari al 65% entro il 2012.

Sono passati ben 10 anni, ad oggi il nostro paese si attesta sulla percentuale di poco inferiore al 60% circa, trainata dalle grandi aree industrializzate nel nostro paese, che hanno trovato nel rifiuto una risorsa.

Posto che stiamo parlando di rifiuti che provengono dalle nostre abitazioni, e non di quelli prodotti a seguito dello svolgimento delle attività imprenditoriali (realizzati in misura 4 volte superiore ai primi), l’assenza di impianti di gestione, in particolare per la frazione organica dei rifiuti solidi prodotti in ambito urbano:

  • impedisce  nelle regioni meridionali del nostro paese, da un lato di sfruttare una vera e propria fonte di energia (dal processamento della FORSU, ad esempio, si può ottenere idrogeno);
  • e dall’altro genera un incremento dell’inquinamento atmosferico dovuto alle attività di trasporto, in particolare di migrazioni da queste regioni verso il nord Italia, dov’è l’umido prodotto nelle nostre abitazioni può trovare forme di valorizzazione.

Il programma prevede la devoluzione di importanti risorse per colmare il plant divide.

Ma ciò deve essere fatto in modo razionale e circolare, prevedendo anche configurazioni per taluni flussi non contemplati ed in un framework normativo adeguato:

Ad esempio, nel Piano, nonostante gli auspici presenti nelle bozze che sono girate negli anni scorsi per la modifica del D. Lgs. 99/92, non c’è alcuna indicazione rispetto ai fanghi di depurazione e assimilati.

Ad esempio, abbiamo forti perplessità per quanto riguarda la bozza di regolamentazione end of waste sugli inerti.

In tal senso appare logica la collocazione del programma fra i pilastri più importanti della strategia italiana sull’economia circolare.

Il rapporto tra la strategia italiana sull’economia circolare e la transizione ecologica nel settore dei rifiuti

La strategia italiana sull’economia circolare:

  • è stata concepita ben prima dei bandi del PNRR;
  • del Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti;
  • e si pone temporalmente dopo la strategia nazionale per la prevenzione della produzione degli stessi.

Tuttavia, sono proprio questi i pilastri su cui tale strategia si basa, e quindi, a seguito della sua corretta implementazione, non può che beneficiarne l’intero settore dei rifiuti e la transizione di cui stiamo parlando.

Si ricava, dalla lettura del documento che, un modello di economia circolare, nel nostro paese, secondo le indicazioni fornite dal ministero della transizione ecologica:

  • viene legata all’efficace realizzazione del programma di gestione sui rifiuti;
  • ad un ottimale strategia di prevenzione della produzione di rifiuti( che rimane la prima fase gerarchia dei rifiuti, ovvero la prima forma di gestione che deve essere attuata secondo il nostro legislatore); ad un corretto utilizzo delle risorse devolute dal PNRR alla missione sopra richiamata.

Nell’ambito della strategia, infine, viene sottolineato a chiare lettere come la strategia richieda un efficace attività di monitoraggio del ciclo di vita dei rifiuti così come sono oggi prodotti nel nostro paese.

Tracciabilità e transizione ecologica

Proprio in questi giorni stiamo assistendo a due fatti significativi.

Il primo riguarda il rilascio delle bozze relative al nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, il cosiddetto rentri, basato cioè sull’accumulo di dati riferibili al percorso che rifiuto compie lungo la sua vita, all’interno di un registro elettronico, dove sono raccolti( si tratta di una repository), tutti i dati riconducibili al ciclo di vita da questi compiuti.

Il secondo riguarda il rilascio da parte di uni di una prassi tecnica riguardante proprio il tema della tracciabilità i rifiuti urbani.

Si tratta di due strumenti:

  • aventi differente importanza;
  • complementari tra di loro,

che possono garantire una significativa riduzione dei danni originati le forme del ciclo di vita di gestione dei rifiuti

Laddove siano evitati:

  • attraverso il RENTRI
  • attraverso le prassi tecniche nella tracciabilità dei rifiuti,

danni all’ambiente e all’uomo soprattutto, si può garantire l’implementazione di un modello di economia verde, ovvero approdare a quella transizione ecologica per cui si è giunti a realizzare un dicastero ad hoc, dalle ceneri di quello dell’ambiente della tutela del territorio è del mare, spostando addirittura alcune competenze di natura economica dal ministero dello sviluppo economico, i riconoscendo alle attività di tutela dell’ambiente significative ricadute anche sul piano economico.”

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Convegno del Sole 24 ore: “RECOVERY PLAN, PNRR, agenda 2022: l’anno di svolta”

Il PNRR rappresenta un’opportunità imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme per seguire un percorso di crescita economica a lungo termine per il nostro paese, in ottica di sostenibilità, digitalizzazione, inclusione. A che punto sono le riforme? Se ne parla in un convegno organizzato dal Sole 24 ore. Per Confindustria Cisambiente, interviene Stefano Sassone.

Il tema

Il PNRR rappresenta un’opportunità imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme per seguire un percorso di crescita economica a lungo termine per il nostro paese, in ottica di sostenibilità, digitalizzazione, inclusione.

Alcuni progetti sono stati attuati, certe missioni hanno visto maggiore sviluppo ed evoluzione: quali i next steps previsti dalla Cabina di Regia?

L’evento sarà l’occasione per fare il punto analizzando anche il coinvolgimento degli enti locali, per capire l’attuazione del piano a livello territoriale, se si sono riscontrati ostacoli o criticità.
Per affrontare, in ottica di miglioramento, l’importante sfida della crescita.

Il Programma

09.30 – Apertura dei lavori a cura di:

  • Fabio Tamburini, Direttore Il Sole 24 Ore

09.40 – L’attuazione del piano nazionale: stato dell’arte e percezione dall’estero

Alberto Orioli, Vicedirettore Il Sole 24 Ore

in conversazione con:

  • Marco Buti, Capo di Gabinetto Commissario europeo all’Economia

09.50 – Riforme, obiettivi, investimenti per lo sviluppo: a che punto siamo?

  • Giorgia Aresu, Partner, KPMG

10.00 – TRANSIZIONE ECOLOGICA

Verso un’Italia green: come realizzare la transizione ecologica

Intervengono:

  • Pier Lorenzo Dell’Orco, Amministratore Delegato Italgas Reti
  • Fabrizio Di Amato, Presidente Maire Tecnimont
  • Alberto Irace, Amministratore Delegato Alia Servizi Ambientali
  • Stefano Sassone, Direttore Area Tecnica, Confindustria Cisambiente
  • Piero Petrucco, Vice Presidente ANCE
  • Piercarlo Rolando, Ceo RINA Prime Value Services
  • Chicco Testa, Presidente Assoambiente

Modera:

Celestina Dominelli, Giornalista Il Sole 24 Ore

11.10

Barbara Gobbi, Giornalista Il Sole 24 Ore in conversazione con:

  • Claudio Levorato, Presidente Gruppo Rekeep

11.20 – TRANSIZIONE DIGITALE

Italia digitale: i pilastri dell’innovazione per lo sviluppo

Andrea Biondi, Giornalista Il Sole 24 Ore in conversazione con:

  • Anna Ascani, Sottosegretaria Ministero Sviluppo Economico

Intervengono:

  • Paolo De Rosa, Chief Technology Officer, Dipartimento per la Trasformazione Digitale Presidenza Del Consiglio dei Ministri
  • Mariangela Ziller, Board Member Deda Cloud, Deda Group

Modera:

  • Andrea Biondi, Giornalista Il Sole 24 Ore

11.50

SALUTE E SANITA’
Oltre l’emergenza: scenari per la sanità del futuro

Marzio Bartoloni, Giornalista Il Sole 24 Ore in conversazione con:

  • Stefano Lorusso, Direttore Generale Unità di Missione per l’attuazione del Pnrr Ministero della Salute

Intervengono:

  • Sergio Dompé, Executive President Dompé farmaceutici
  • Raffaele Donini, Assessore alle politiche per la salute Regione Emilia-Romagna, Coordinatore Commissione Salute Conferenza delle Regioni

Modera:

Marzio Bartoloni, Giornalista Il Sole 24 Ore

12.20

Attuazione e impatto del piano a livello territoriale: la voce degli enti locali

Intervengono:

  • Gaetano Armao, Coordinatore Commissione Affari europei e internazionali Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vicepresidente e Assessore per l’Economia Regione Siciliana
    Michele de Pascale, Presidente UPI
  • Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo

Modera:
Gianni Trovati, Giornalista Il Sole 24 Ore

12.50

Chiusura dei lavori

Per collegarsi

https://virtualevent.ilsole24ore.com/recovery-plan-2022/?user=guest

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Stefano Sassone: la transizione ecologica va accompagnata da quadro normativo certo

Con un intervento alla XIII Conferenza Nazionale per l’Efficienza Energetica degli Amici della Terra., Stefano Sassone ha sottolineato l’esigenza di realizzare un quadro normativo certo, che passi per un efficace quadro normativo, in grado di supportarla, e menzionando l’esempio del biometano da FORSU come strumento di valorizzazione energetica e di recupero dei rifiuti.

Le dichiarazioni

Per consentire una nuova vita al rifiuto e trasformarla in materia prima seconda, occorre come in ogni mercato e settore merceologico che si rispetti, una certezza del quadro normativo, e nel caso in esame questa viene data dalla predisposizione di opportuni regolamenti di natura sussidiaria, da parte del dicastero competente realizzazione, nel nostro caso il neonato Ministero della transizione ecologica.

Occorre sottolineare in tal senso come il MITE si stia adoperando alacremente per poter raggiungere l’obiettivo di dotare il nostro paese del maggior numero di regolamenti end of waste possibile, impresa abbastanza complessa, in relazione alla peculiarità di ciascun flusso di rifiuti oggetto della normazione.

La scarsità della produzione normativa, in relazione alla enorme mole di rifiuti che possono essere potenzialmente suscettibili di regolamentazione (si pensi che l’elenco europeo dei rifiuti ne contiene circa 800, ed esso non rappresenta neanche una famiglia esaustiva della possibile platea della produzione possibile), è anche legata ai numerosi passaggi per realizzarli.

E sul tema dell’efficienza energetica, uno in particolare, che consentirebbe il recupero come energia dalla frazione secca dei rifiuti raccolti, segnatamente il CCS-C, segna il passo con i tempi, limitando di fatto, i possibili utilizzatori del materiale recuperato, e quindi compromettendo la possibilità di essere utile alla causa della produzione di energia da fonti rinnovabili.

In ambito urbano, per quanto attiene la produzione dei rifiuti, le evidenze ci dicono che la maggiore produzione viene costituita dalla componente biodegradabile.

Si rende necessario, al fine di evitare un appesantimento delle strutture per lo smaltimento, una loro valorizzazione che, come noto qualora si tratti di FORSU, ovvero della componente, solida e biodegradabile, dei rifiuti raccolti in ambito urbano, tale operazione può avvenire mediante un recupero come materia, ed anche come energia, sottoponendola, in quest’ultimo caso, a processi di digestione in assenza di ossigeno, che consentono la produzione di biometano.https://www.ambiens.org/2021/11/30/stefano-sassone-la-transizione-ecologica-va-accompagnata-da-quadro-normativo-certo/

Media

Per l’intervista pre-conferenza: https://www.youtube.com/watch?v=kkmA-kRhURg

Per l’intervento durante la conferenza (da 2h52m): https://www.youtube.com/watch?v=MM9T_ToPL7M

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Facciamo i conti con la transizione: torna in presenza la XIII Conferenza nazionale per l’efficienza energetica presso Palazzo Rospigliosi

Si tiene oggi l’analisi degli Amici della Terra che ripropone la chiave dell’efficienza energetica per conseguire una riduzione graduale, ma certa e progressiva, delle emissioni climalteranti in Italia e in tutto il mondo, basata su un’ampia gamma di soluzioni disponibili e sul trasferimento di tecnologie. Affronteremo questi temi anche alla luce degli esiti del G20 e della Cop26. La Conferenza si propone inoltre di discutere obiettivi, tempi e strumenti del Green Deal europeo che, con il programma di attuazione Fit For 55, ha già mostrato evidenti contraddizioni e inadeguatezze. Per Confindustria Cisambiente, interviene Stefano Sassone, Direttore Area Tecnica.

Tema e struttura del Convegno

Nella prima sessione, martedì 23 novembre, le aziende, gli operatori, e le istituzioni del mondo dell’energia saranno sollecitati a presentare i propri risultati e le proprie attività basate sull’efficienza energetica, quali l’integrazione dei sistemi energetici con il recupero di ogni fonte di calore dispersa, lo sviluppo di infrastrutture che facilitino l’economia circolare, un rafforzato utilizzo dei certificati bianchi per stimolare l’innovazione nell’industria, la pianificazione dell’utilizzo dei combustibili alternativi per il settore dei trasporti, gli interventi per l’efficientamento, la messa in sicurezza e la riqualificazione degli edifici.

Invece, la seconda sessione, martedì 23 novembre pomeriggio, si soffermerà sui costi sociali, ambientali ed economici degli scenari di transizione analizzando criticamente i propositi e la stessa realizzabilità di una decarbonizzazione basata esclusivamente su rinnovabili elettriche e politiche di elettrificazione parziali e velleitarie.

La terza sessione, mercoledì 24 novembre, presenterà uno studio sull’efficacia delle politiche di incentivazione delle pompe di calore.

La quarta sessione, mercoledì 24 novembre pomeriggio, sarà dedicata al tema dell’attuazione del Global Methane Pledge che si è affermato come uno dei principali risultati della Cop26. L’Italia deve svolgere un ruolo di capofila a livello europeo su questo terreno a partire dal documento di indirizzi per una “Strategia italiana per la riduzione delle emissioni di metano della filiera del gas naturale”.

Politici ed esperti, rappresentanti delle istituzioni europee e del Governo sono invitati a partecipare alla

discussione.

Per il programma

Cliccare qui

Per seguire i lavori della conferenza

E’ possibile seguire i lavori della conferenza in diretta dal canale youtube di Amici della Terra.

  • 23/11/2021 – ore 09.30 – Priorità per la transizione: proposte, attività e opportunità per una decarbonizzazione efficace  
    https://youtu.be/MM9T_ToPL7M
  • 23/11/2021 – ore 14.30 – Costi sociali, ambientali ed economici della transizione: Le contraddizioni delle politiche basate sul catastrofismo 
    https://youtu.be/kXLEE-DQlyw
  • 24/11/2021 – ore 09.30 – Per una elettrificazione utile e razionale:Le opportunità offerte da una progressiva elettrificazione dei consumi 
    https://youtu.be/B8WAEBuduh0
  • 24/11/2021 – ore 14.30 – Il ruolo dell’Italia per il Global Methane Pledge: La riduzione delle emissioni di metano nelle politiche di decarbonizzazione dopo la COP 26 
    https://youtu.be/-d8nu_IUrOs

Clicca sul link delle sessioni a cui sei interessato e poi sul tasto.

Le buone pratiche per il riuso, riduzione e riciclo, Mercoledì 24 Novembre 2021, ore 12.30

Confindustria Cisambiente organizza un convegno nell’ambito della Settimana Europea della Riduzione die rifiuti, per mostrare il proprio impegno, ma soprattutto le buone pratiche in termini di riuso, riduzione e riciclo dei rifiuti messe in campo dalle proprie Aziende. Modera l’evento Stefano Sassone.

Che cosè la settimana europea per la riduzione dei rifiuti

La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) è un’iniziativa volta a promuovere la realizzazione di azioni di sensibilizzazione sulla sostenibilità e sulla corretta gestione dei rifiuti nel corso di una sola settimana nel mese di novembre.

La SERR consiste in una elaborata campagna di comunicazione ambientale che intende promuovere, tra i cittadini, una maggiore consapevolezza sulle eccessive quantità di rifiuti prodotti e sulla necessità di ridurli drasticamente. L’accento è quindi sulla prevenzione dei rifiuti e ogni azione della  Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti mostra come ogni attore della società – compresi i singoli cittadini – possa, in modo creativo, contribuire a ridurre i rifiuti in prima persona e a comunicare questo messaggio d’azione agli altri.

La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti nasce all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea con l’obiettivo primario di sensibilizzare le istituzioni, i consumatori e tutti gli altri stakeholder circa le strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione Europea, che gli Stati membri devono perseguire, anche alla luce delle recenti disposizioni normative (direttiva quadro sui rifiuti, 2008/98/CE).

Confindustria Cisambiente

Confindustria Cisambiente è l’associazione del settore Ambiente ed Ecologia (che interessa e comprende anche il variegato mondo dei sottoprodotti e dell’energia rinnovabile proveniente da rifiuto e delle bonifiche) che è stata costituita nel 2016 all’interno di Confindustria.

La costola verde degli industriali italiani oggi può vantare, a meno di tre anni di vita, oltre 600 iscritti, un fatturato complessivo di oltre 15 miliardi di euro e 40 mila dipendenti.

Le Aziende che compongo il panorama associativo di Confindustria Cisambiente sono distribuite equamente nel territorio nazionale – isole comprese – e caratterizzano in modo altamente positivo l’intera filiera dell’Economia Circolare: dalla raccolta del rifiuto, al suo recupero di smistamento, al suo riciclo e smaltimento fino ad arrivare alla produzione di energia e di nuove materie prima da riutilizzare reinserendole nel circuito produttivo.

L’Associazione Cisambiente è saldamente legata alle Istituzioni di settore, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (del quale può vantare i patrocini alle iniziative), esprime con il Comitato di Presidenza, con i Consiglieri Generali, il Direttore Generale e lo staff, un altissimo livello di professionalità che si muove attivamente nella Penisola attivando tutti quei circuiti e sensori che compongono il cuore dell’Economia Circolare, arrivando ad istruire le nuove generazioni con Progetto Formativi che vanno dalle scuole dell’obbligo fino all’Università.

I motivi alla base della partecipazione

Con la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) si pone l’accento sul comportamento di ogni singolo attore sullo scenario e come ciascuno possa, in modo creativo, contribuire a ridurre il proprio impatto con azioni quotidiane: Confindustria Cisambiente partecipa in quanto rappresenta uno degli attori principali sullo scenario dell’economia circolare, la quale si declina anche con azioni volte a sensibilizzare i soggetti coinvolti per renderli partecipi e perno essenziale attraverso il quale realizzare concretamente i principi della green economy.

Per la locandina dell’Evento. 

RIFIUTI E BUONE PRATICHE RIUSO RIDUZIONE E RICICLO I 24 novembre 2021 ore 12.30

La strategia per l’economia circolare: il punto di vista di Confindustria Cisambiente

Il tema

Nel 2017 è stato pubblicato, a seguito di ampia consultazione, il documento “Verso un modello di economia circolare per l’Italia. Documento di inquadramento e di posizionamento strategico” con l’obiettivo di fornire un inquadramento generale dell’economia circolare. A partire da questa annualità, il contesto di riferimento è mutato: è ormai evidente l’urgenza di intervenire per ridurre le emissioni e di contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. A supporto della nuova “Strategia nazionale per l’economia circolare”, incentrata su ecoprogettazione ed ecoefficienza, si intende definire i nuovi strumenti amministrativi e fiscali per potenziare il mercato delle materie prime seconde, la responsabilità estesa del produttore e del consumatore, la diffusione di pratiche di condivisione e di “prodotto come servizio”, supportare il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica. Il coinvolgimento degli Stakeholder viene finalizzato a stabilire una roadmap di azioni e di target misurabili di qui al 2040.

Gli interventi

Ne parlano:

  • Alessandro Della Valle, Confindustria Cisambiente: Introduzione e responsabilità estesa del produttore 
  • Francesca Catenacci, Italspurghi: Il nuovo sistema informatico di tracciabilità RENTRI
  • Commissariato Straordinario per le Bonifiche*: la prevenzione degli illeciti con il monitoraggio del ciclo di vita
  • Elisabetta Bottazzoli, Assobioplastiche: gli acquisti verdi della PPAA
  • Antonio Foresti, Jcoplastic: Green public procurement e servizi di raccolta
  • Carlo Lusi, Sumus Italia: gli strumenti di incentivazione fiscale per il rici
  • Flavio Raimondo, Green Up: il progetto Matemorfosi e l’end of waste
  • Catanzaro Costruzioni: la riforma dell’ecotassazione e la regolamentazione tariffaria
  • Marcello Rosetti, Formula Ambiente: Promozione del diritto al riuso e alla riparazione;
  • Giovanna Ceparelli, Assessore all’Ambiente, Comune di Livorno: la raccolta da superfici pubbliche ed il recepimento del circular economy package

Modera: Stefano Sassone, Confindustria Cisambiente

Quando e dove

Giovedì 28 ottobre 2021, ore 10.30, Sala Noce – Ecomondo 2021

I veri amici sono loro

Mercoledì 14 Aprile 2021 si terrà, presso la Sala Pininfarina di Confindustria, l’evento “I veri amici sono loro”, dalle ore 16.30 in collegamento streaming, L’appuntamento verrà dedicato al rapporto con gli animali domestici, la loro cura ed i gesti utili a migliorare la nostra interazione con loro. Focus sull’economia circolare degli imballaggi per il pet food, a cura di Stefano Sassone.

Il Tema

Fra gli interventi, si segnala la presentazione del progetto scientifico eseguito presso l’Istituto Europeo Oncologico in collaborazione con l’Università di Milano (Unità Veterinaria) realizzato mediante una donazione della Cariplo il progetto “Se ti fiuto ti aiuto”, con il Dott. Gasparri, che permette il loro addestramento e successiva validazione scientifica del loro talento. Questo progetto ha avuto un impatto decisivo per il programma di Ricerca per la Diagnosi Precoce del cancro del Polmone che viene attuato presso il loro istituto.

Con la Prof.ssa Albertini si farà una vera e propria dimostrazione con i cagnolini, ed interverranno le Unità Cinofile Antiveleno dell’Arma dei Carabinieri e il Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi.

Da ultimo, con il Dott. Capellino, verrà presentato il progetto “Companion Animal for Life”, fra quelli recentemente realizzati dalla Fondazione Capellino. Si tratta di un un progetto di scala comunitaria che mira a dare ai cani e ai gatti che vivono con gli umani una loro citizenship definitiva, stabile e fatta rispettare dalla legge.+

L’intervento di Stefano Sassone

Il focus realizzato dal Direttore dell’Area Tecnica di Confindustria Cisambiente, Stefano Sassone, sarà dedicato all’economia circolare del pet food packaging.

Il programma

Apertura dei lavori

Marcello Rosetti – Presidente Confindustria Cisambiente

Introduzione e conduzione

Dott.ssa Lucia Leonessi – Direttore Generale Confindustria Cisambiente –

Interventi

Dott.ssa Donatella Bianchi – Presidente WWF Italia
Dott. Roberto Gasparri – Chirurgia toracica IEO – “Se ti fiuto ti aiuto”
Prof.ssa Mariangela Albertini – in collegamento dal Dipartimento Medicina Veterinaria Università di Milano
On. Michela Vittoria Brambilla – Presidente Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente
Ten. Col. Giancarlo Papitto – Unità Cinofile Antiveleno Arma dei Carabinieri
Dott. Massimo Vacchetta – Centro Recupero Ricci La Ninna
Dott. Pier Giovanni Capellino – Presidente Fondazione Capellino

Focus

Dott. Stefano Sassone, Direttore Area Tecnica, Confindustria Cisambiente

Reati e Tutele

Sen. Luca Briziarelli – Vicepresidente Commissione Ecoreati

Conclusioni

On. Vannia Gava – Sottosegretario Ministero Ambiente e Transizione Ecologica

Question time

Il Question Time sarà a cura del Gruppo Giovani Imprenditori Ambiente (Gruppo GIA)

Per informazioni e registrazione

Registrati all’evento info@confindustriacisambiente.it – 06 5903247

Per assistere all’evento

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