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Stefano Sassone interviene in Campidoglio

Nell’ambito di un convegno promosso da “Ripensiamo Roma”, Stefano Sassone è intervenuto, portando la testimonianza di Confindustria Cisambiente.

Come è possibile “ripensare Roma”?

“La capitale sta vivendo, da parecchi anni a questa parte, gli effetti, assolutamente negativi di una gestione del ciclo di vita dei rifiuti che, di certo, non brilla per efficienza, efficacia e trasparenza. Occorre migliorare quantità e qualità degli sbocchi per le varie frazioni, e soprattutto, quella organica, e migliorare la programmazione della gestione dei rifiuti, per cui si rende necessario tradurre le indicazioni del Programma Nazionale sulla Gestione dei rifiuti in azioni concrete, nell’ambito del Piano Regionale, così come prevede la normativa dettata dal TUA, per tutte le nostre Regioni, a strettissimo giro.  È auspicabile, infine, superare le difficoltà strutturali che hanno storicamente caratterizzato le attività del Gestore negli anni, e implementare nell’affidamento in house, reali criteri ambientali minimi, per renderlo ambientalmente sostenibile.”

Queste le dichiarazioni di Stefano Sassone, a margine dell’incontro, che ha visto la partecipazione di Paola Muraro e Corrado Clini.

Per il video dell’intervista

https://www.linkedin.com/posts/confindustria-cisambiente_lintervista-video-a-stefano-sassone-activity-7155670254038188033-cJlg/?utm_source=share&utm_medium=member_ios

Media

Convegno: “Il ruolo del settore carta nella Strategia italiana per l’economia circolare” – Giovedì 9 novembre, ore 10.30 – Ecomondo 2023, Fiera di Rimini – Paper District (Padiglione B2, Stand 111-210)

Il settore del riciclo, quello della carta in particolare, è al centro delle strategie approntate dal nostro Paese per rendere più sostenibile il nostro sistema economico. Tuttavia viene esposto a numerose intemperie e ritardi che mostrano quanto ancora debba essere fatto per consentirne uno sviluppo su larga scala: la questione del China ban nel 2018, l’assenza – per anni – di una regolamentazione end of waste, l’introduzione solo dal dicembre 2022 di prodotti da carta riciclata fra i contenitori nei criteri ambientali minimi, l’aumento dei costi unitari dell’energia che ha rischiato di far chiudere numerose cartiere, ovvero il punto di sbocco del materiale riciclato da cui ottenere i prodotti cartari, le resistenze solo italiane all’utilizzo della carta riciclata nel recupero dell’organico.

Il sistema industriale di trattamento dei rifiuti organici è già in overcapacity, con un’offerta di trattamento che sovrasta la domanda territoriale. La causa di ciò è un eccesso di finanziamenti, con evidenti sprechi, da parte dei fondi Pnrr. Tutto ciò porta all’attuale guerra delle tariffe che sono sempre più basse e non tengono conto della distanza tra produzione dell’organico e impianto di riciclo. Il ribasso apparente è una vittoria di Pirro per gli enti pubblici: non li stimola a lavorare sulla riduzione e sulla qualità e sottrae comunque a impianti locali o a impianti dediti solo al compost, la risorsa locale di qualità. La sostenibilità in queste condizioni è una pura chimera.

I temi saranno sviluppati da Confindustria Cisambiente, dall’AIC, Associazione italiana che promuove il compostaggio in loco come alternativa agli ingenti costi economici ed ambientali dovuti al trasporto e produzione di compost di bassa qualità, e da Dolomiti Ambiente, gestore trentino che ha sempre utilizzato sacchetti in carta riciclata e promosso la riduzione dello spreco e degli imballaggi all’interno della filiera dell’organico.

Programma

Giovedì 9 Novembre

Ore 10:30 Paper District, Padiglione B2 – Stand 111-210

Il ruolo del settore carta nella Strategia italiana per l’economia circolare

Interventi

Umberto Lo Re, AIC Associazione Italiana di Compostaggio, Business Developer

Andrea Miorandi, Dolomiti Ambiente, Amministratore Delegato

Carlo Lusi, Sumus Italia, Direttore Commerciale

Modera

Stefano Sassone, Direttore Tecnico, Confindustria Cisambiente

Convegno: “I costi standard della raccolta differenziata in Italia” – Giovedì 9 novembre, ore 15.30 – Ecomondo 2023, Fiera di Rimini – Stand Confindustria Cisambiente (Hall Sud, Stand n.304, Hall Sud)

Confindustria Cisambiente promuove lo sviluppo di una pubblicazione dedicata alla definizione degli standard tecnici ed economici delle attività di raccolta differenziata presso i Comuni italiani. Diversi sono gli obiettivi perseguiti: fornire dati utili ai partecipanti le gare per formulare correttamente la propria offerta in risposta ai bandi, alla normativa (i.e.: CAM igiene urbana), e alla regolamentazione tariffaria vigente (i.e.: ARERA); fornire un indicazione alle stazioni appaltanti in merito alle voci di costo da inserire nei bandi ed in particolare nei capitolati speciali d’appalto; fornire l’utile supporto informativo alle autorità di regolamentazione di settore (ARERA e AGCM) per la migliore formulazione dei propri orientamenti (DCO), delibere e procedimenti istruttori sul mercato di riferimento. Nell’occasione verranno presentati i lavori, mirati ad effettuare una ricognizione dello stato dell’arte dei servizi di raccolta differenziata e igiene ambientale per costruire un riferimento per aziende e stazioni appaltanti dei reali parametri di dimensionamento tecnico e di computo dei costi dei servizi di igiene ambientale in Italia.

Programma

Apertura dei lavori
  • Avv. Alessandro Della Valle, Presidente Confindustria Cisambiente
  • Dr.ssa Lucia Leonessi, Direttore Generale Confindustria Cisambiente
Interventi
  • Stefano Sassone, Direttore Tecnico Confindustria Cisambiente
  • Francesco Causo, Presidente dell’Arera Arera e Tariffe Appalti Confindustria Cisambiente   e Amministratore di Vitruvio Srl SB ingegneria ambientale
  • Luca Moretti, CEO  Greenext Technologies S.p.A.
  • Silvia Bongiorno, Agesp Spa
  • Carlo Lusi, Direttore Commerciale, Sumus Italia
  • Walter Pulignano, Amministratore Delegato, Ecoross
  • Antonio Licciardo, Sindaco del Comune di Assoro (EN) , Presidente SRR Enna Provincia ATO 6
  • Dott.ssa Fiorenza Pascazio, Sindaco del Comune di Bitetto (BA), Presidente ANCI Puglia

Moderazione

Stefano Sassone

Convegno: “Il nuovo registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti” – Ecomondo – Giovedì 9 Novembre 2023, ore 9.30 – Sala Neri 2 Hall Sud

L’evento, a cura di Direzione Generale Economia Circolare del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Albo Nazionale Gestori Ambientali, mira a dare la massima diffusione alle informazioni rivolte ai principali stakeholders sul nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti attraverso un confronto tra le parti interessate.

Il Registro elettronico nazionale, oltre a garantire la tracciabilità dei rifiuti a regime, fornirà dati qualificati per le attività di vigilanza e controllo, migliorando il sistema dei controlli da parte delle autorità ad esso preposte. Inoltre, rappresenta un valido strumento finalizzato alla pianificazione e gestione dei flussi di rifiuti e all’individuazione delle eventuali carenze di tipo impiantistico sul territorio nazionale.

Lo schema di regolamento adottato con il D.M. 4 aprile 2023, n.59 è stato predisposto con l’intento di definire un percorso per la digitalizzazione degli adempimenti ambientali, introducendo nuovi modelli per il registro cronologico di carico e scarico e il Formulario di identificazione del Rifiuto (FIR) che, come stabilito dal regolamento, saranno vigenti a partire dal febbraio 2025.

Programma

Moderatore

​Dott. Carlo Zaghi, Dirigente divisione III Vigilanza sulla pianificazione della gestione dei rifiuti e tracciabilità Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

9.30-9.45 Saluti istituzionali
Viceministro On. Vannia Gava, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (TBC)

9.45-10.00 Introduzione e saluti
Ing. Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile, Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (TBC)

10.00-10.15 Il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti
Dott. Carlo Zaghi, Dirigente divisione III Vigilanza sulla pianificazione della gestione dei rifiuti e tracciabilità, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

10.15-10.45 Attuazione del nuovo sistema di tracciabilità: modalità operative di funzionamento

Dott. Marco Conte, UNIONCAMERE
Dott. Marco Botteri, ECOCERVED

10.45-11.00 Il ruolo del sistema Albo gestori ambientali nell’attuazione del R.E.N.T.Ri
Presidente Ing. Daniele Gizzi, Albo Nazionale Gestori Ambientali

11.00-11.15 Intervento a cura delle forze dell’ordine
Relatore delle Forze dell’ordine (TBC)

11.15-12.15 Interventi programmati delle Associazioni di Categoria

12.15-12.45 Dibattito ed eventuali domande

12.40-13.00 Conclusioni

Silvia Grandi, Direttore Generale Economia Circolare, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Convegno: “Il futuro della plastica tra nuovo regolamento imballaggi e imposizione fiscale” – Mercoledì 8 novembre, ore 15.30 – Ecomondo 2023, Fiera di Rimini – Stand Confindustria Cisambiente (Hall Sud, Stand n.304)

Il mondo degli imballaggi è in fermento: la Comunità europea vi erano Infatti, sta per varare nuovo regolamento, che è destinato a sostituire l’impianto normativo esistente, in vigore dal 1994, uno, ti a detta di molti operatori, andrà a pregiudicare il sistema industriale di riciclo italiano.

Da molte parti Infatti sono venute critiche per lo strumento normativo impiegato (il regolamento comunitario, che imporrerebbe per una maniera orizzontale, tutti i paesi membri della Comunità Europea, le prescrizioni con esso contenute), e ovviamente per il contenuto delle stesse indicazioni fornite dalla UE.

Si tratterebbe infatti, al contrario di quanto fatto sin qui da Legislatore comunitario, di spingere sul riuso degli imballaggi, impedendo che questi diventano rifiuti, mediante un percorso decisamente diverso da quello intrapreso dall’industria italiana, basato sul recupero come materia dall’industria di settore.

Si tratterebbe, se così fosse, di un deciso passo indietro per la politica ambientale comunitaria; ed in particolare, di un potenziale, rilevante, danno per l’industria del riciclo italiana, che nel corso degli anni ha raggiunto delle vette in avvicinabili da altri paesi membri della comunità.

Nel corso dell’evento si discuterà delle possibili conseguenze sulle politiche industriali ed ambientali praticate nel nostro Paese.

Plastic tax: è rimasta in sospeso per anni, e forse lo sarà anche per il 2024. Parliamo dell’imposizione fiscale su una particolare categoria di imballaggi in plastica vengono definiti MACSI; a detta di molti operatori, si potrebbe ulteriormente indebolire il settore manifatturiero che progetta, sviluppa e realizza tali prodotti.

Consiste in un’imposizione fiscale commisurata al peso degli imballaggi in plastica, che potrebbe determinare un innalzamento costo finale del prodotto, con inevitabile danno economico e finanziario a chi li realizza.

Programma

Introduzione agli argomenti e moderazione

Stefano Sassone, Direttore Area Tecnica, Confindustria Cisambiente

Il punto di vista dei selezionatori

Michele Rizzello, Direttore Generale, Assosele

Il punto di vista dei Comuni Italiani

Agata Fortunato, Responsabile Ufficio Programmazione e controllo del Ciclo Integrato dei Rifiuti, ANCI, Direzione Città Metropolitana Torino

Convegno: “La nuova tracciabilità informativa dei rifiuti: dialogo sul nuovo RENTRI” – Mercoledì 8 novembre, ore 14.30 – Ecomondo 2023, Fiera di Rimini – Stand Confindustria Cisambiente (Hall Sud, Stand n.304, Hall Sud)

Il nostro Paese si sta per dotare un nuovo sistema informatico per la tracciabilità del ciclo di vita dei rifiuti prodotti dalle imprese. Mediante l’opera del Ministero dell’Ambiente Sicurezza Energetica (MASE), con il supporto tecnico dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, a partire dal dicembre del 2020, è stato avviato un processo di sperimentazione predisposto a tale scopo, coinvolgendo, tra le prime imprese, proprio quelle di Confindustria Cisambiente.

Il processo è alle battute finali: infatti, con un recente decreto, il Dicastero ha fissato la regolamentazione sussidiaria (DM n. 59 del 4 Aprile 2023), e l’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha diffuso, a partire dallo scorso luglio, i manuali delle istruzioni relative alle compilazioni dei nuovi tracciati record di registri e formulari, contenuti nel suddetto decreto.

In questo contesto, sono state anche diffuse procedure operative del RENTRI: trattasi delle modalità di iscrizione al Sistema, delle modalità di emissione dei nuovi registri e formulari (sia in formato cartaceo che in formato digitale), e le modalità di attribuzione delle deleghe adoperare sul sistema importante legale nei confronti dei suoi collaboratori indipendenti, e così via dicendo.

Nell’ambito dell’incontro, sarà l’occasione per illustrare le novità normative, fare il punto della situazione, ed illustrare le suddette procedure operative, con la partecipazione di Marco Botteri, di Ecocerved, che supporta Unioncamere nella realizzazione del sistema informatico del Rentri.

Convegno: “Piccoli ambientalisti crescono: alla scoperta delle terre rare e dei metalli preziosi” – Martedì 7 novembre, ore 14.30 – Ecomondo 2023, Fiera di Rimini – Stand Confindustria Cisambiente (Hall Sud, Stand n.304, Hall Sud)

Dal Big Bang alla formazione dell’Universo alla tavola di Mendeleev fino ad arrivare ai nostri esami del sangue per scoprire tutti gli elementi preziosi che contribuiscono alla vita in questo Pianeta Terra e alla sua evoluzione. Le terre rare spiegate ai piccoli ambientalisti!

Fin dalla fondazione di Confindustria Cisambiente nel 2016, è stato istituito, soprattutto nelle giornate di Ecomondo ma anche in altri momenti associativi, il comparto “Piccoli Ambientalisti Crescono”. Questo momento è dedicato ai più piccoli e negli anni si è speso per le classi della scuola dell’obbligo, soprattutto quello della scuola primaria. In questa edizione 2023, Confindustria Cisambiente ha voluto dedicare questo momento, con i piccoli della regione Emilia-Romagna, per scoprire insieme a loro quali sono realmente le terre rare, a cosa servono, dove si possono trovare ed in che misura i rifiuti aiutano queste importanti materie prime. Inoltre è stata inserita una nuova filiera importante nell’ambito dell’Associazione costituita dai metalli preziosi.

Il Consigliere Generale Omar Cescut accompagna il DG di Confindustria Cisambiente Lucia Leonessi e il DT Stefano Sassone illustrando ai piccoli la filiera che lo vede protagonista nell’ambito associativo che ha come punto d’interesse i metalli preziosi. “Ovviamente quando si parla di rifiuti – dichiara il Direttore Generale Lucia Leonessi – si pensa normalmente ad un prodotto di scarto. Invece persino l’oro produce nella sua lavorazione un rifiuto: è importante considerare che qualsiasi lavorazione comporta un successivo rifiuto che può ritornare ad essere materia prima o che va correttamente smaltito. Questo vale anche per i metalli preziosi. Ovviamente la lavorazione degli orafi o degli accessori di alta moda comprendono moltissimo di questi materiali ed il nostro Consigliere Omar Cescut spiegherà ai più piccoli cosa vuol dire”.

Dello stesso avviso il Direttore Tecnico Stefano Sassone: “Confindustria Cisambiente da anni mira a formare, educare e sensibilizzare le nuove generazioni sulle tematiche ambientali. In occasione di Ecomondo 2023, l’appuntamento verrà dedicato e alla conoscenza delle terre rare, materiali di natura metallica, impiegati in molteplici oggetti e strumenti della nostra vita quotidiana. Assieme ad esperti del settore, gli studenti delle scuole primarie intervenute avranno occasione di comprendere in cosa consiste tale materiale, ed in generale le materie prime critiche, il ruolo che esse hanno all’interno del nostro sistema economico, con l’obiettivo di comprendere da dove arrivano, dove vengono utilizzate, e a quali prodotti sono funzionali, attraverso un linguaggio semplice ed idoneo per facilitare la conoscenza della filiera di cui fanno parte”.

“Il PNRR potrà agevolare la transizione ecologica”

Questa la dichiarazione di Stefano Sassone, Direttore Tecnico di Confindustria Cisambiente, intervenuto al convegno organizzato dal Sole 24 Ore. Diversi i temi toccati nel corso della tavola rotonda: dal Programma Nazionale sulla Gestione dei rifiuti (PNGR) al nuovo sistema di tracciabilità RENTRI. Alcuni passaggi dell’intervento.

Il tema del Convegno

Il PNRR rappresenta un’opportunità imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme per seguire un percorso di crescita economica a lungo termine per il nostro paese, in ottica di sostenibilità, digitalizzazione, inclusione. A che punto sono le riforme? Se ne è parlato in un convegno organizzato dal Sole 24 ore lo scorso 19 aprile. Per Confindustria Cisambiente, interviene Stefano Sassone.

Qual è la transizione ecologica secondo Confindustria Cisambiente

Quello che stiamo vivendo, come momento storico nel settore di nostro interesse, è particolarmente significativo.

Stiamo assistendo ad una significativa concentrazione di eventi nel giro di poche settimane che sono destinati ad incidere sulla transizione ecologica in corso, da qui ai prossimi anni.

Il primo che occorre citare, senza dubbio, i bandi realizzati dal MITE nell’ambito delle risorse del PNRR: lo scorso 13 marzo sono decorsi i termini per la presentazione dei bandi relativi al Piano Nazionale di ripresa e resilienza, riguardanti una missione e componente specifica (la M2C1), relativa all’impiantistica sui rifiuti, al fine di:

  • ridurre l’obsolescenza degli attuali sistemi di gestione dei rifiuti attraverso il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta differenziata
  • la creazione di strutture di trattamento più efficienti, anche al fine di ridurre il numero di procedure di infrazione UE e le disparità regionali
  • la promozione di progetti faro in tema di economia circolare;

A nostro avviso, le risorse devolute attraverso questi bandi, per realizzare questi obbiettivi appena evidenziati, potranno agevolare una transizione ecologica, sottolineando come alcune imprese hanno trovato delle difficoltà.

Le cito il caso di una nostra Azienda che ha presentato un progetto per la realizzazione di un nuovo impianto per il recupero e il riciclaggio di alcune materie plastiche, evidenziando come gli spazi di innovazione richiesti dal bando sono minimi (ad esempio, fra le innovazioni sostanziali si prevedeva il completo affrancamento dal fabbisogno energetico, mediare solare fotovoltaico, producendo elettricità durante le ore di insolazione); ma capirà benissimo che non si tratta di una tecnologia innovativa in termini assoluti.

La maggiore difficoltà era dovuta al fatto che la quota sovvenzionabile riguarda solo la componente innovativa del progetto e risultasse complicato, come sopra spiegato, individuare lo standard attuale di riferimento.

A ogni buon conto, è pacifico che una buona transizione ecologica, nell’ambito del settore dove opera Confindustria Cisambiente, lo sviluppo di un’adeguata infrastruttura impiantistica su tutto il paese.

Laddove le configurazioni sono concentrate per la maggior parte nell’area centro-settentrionale, risulta indispensabile per realizzare un modello di economia circolare convergere gli sforzi del nostro paese nella costruzione di impianti per i flussi di materie prime critiche anche per il sud Italia.

A tale scopo riteniamo che il nascituro Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti possa essere un veicolo ideale per agevolare la realizzazione di questo disegno, integrando la strategia italiana sull’economia circolare.

Il PNGR come reale strumento per attuare la transizione ecologica nel settore igiene urbana

L’Italia è carente di impianti per la gestione dei rifiuti e le faccio un esempio in particolare che riguarda tutti noi, come cittadini.

Con il Testo Unico Ambientale, la normativa di riferimento sul tema, fissava un obiettivo di raccolta differenziata dei flussi raccolti sulla superficie pubblica pari al 65% entro il 2012.

Sono passati ben 10 anni, ad oggi il nostro paese si attesta sulla percentuale di poco inferiore al 60% circa, trainata dalle grandi aree industrializzate nel nostro paese, che hanno trovato nel rifiuto una risorsa.

Posto che stiamo parlando di rifiuti che provengono dalle nostre abitazioni, e non di quelli prodotti a seguito dello svolgimento delle attività imprenditoriali (realizzati in misura 4 volte superiore ai primi), l’assenza di impianti di gestione, in particolare per la frazione organica dei rifiuti solidi prodotti in ambito urbano:

  • impedisce  nelle regioni meridionali del nostro paese, da un lato di sfruttare una vera e propria fonte di energia (dal processamento della FORSU, ad esempio, si può ottenere idrogeno);
  • e dall’altro genera un incremento dell’inquinamento atmosferico dovuto alle attività di trasporto, in particolare di migrazioni da queste regioni verso il nord Italia, dov’è l’umido prodotto nelle nostre abitazioni può trovare forme di valorizzazione.

Il programma prevede la devoluzione di importanti risorse per colmare il plant divide.

Ma ciò deve essere fatto in modo razionale e circolare, prevedendo anche configurazioni per taluni flussi non contemplati ed in un framework normativo adeguato:

Ad esempio, nel Piano, nonostante gli auspici presenti nelle bozze che sono girate negli anni scorsi per la modifica del D. Lgs. 99/92, non c’è alcuna indicazione rispetto ai fanghi di depurazione e assimilati.

Ad esempio, abbiamo forti perplessità per quanto riguarda la bozza di regolamentazione end of waste sugli inerti.

In tal senso appare logica la collocazione del programma fra i pilastri più importanti della strategia italiana sull’economia circolare.

Il rapporto tra la strategia italiana sull’economia circolare e la transizione ecologica nel settore dei rifiuti

La strategia italiana sull’economia circolare:

  • è stata concepita ben prima dei bandi del PNRR;
  • del Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti;
  • e si pone temporalmente dopo la strategia nazionale per la prevenzione della produzione degli stessi.

Tuttavia, sono proprio questi i pilastri su cui tale strategia si basa, e quindi, a seguito della sua corretta implementazione, non può che beneficiarne l’intero settore dei rifiuti e la transizione di cui stiamo parlando.

Si ricava, dalla lettura del documento che, un modello di economia circolare, nel nostro paese, secondo le indicazioni fornite dal ministero della transizione ecologica:

  • viene legata all’efficace realizzazione del programma di gestione sui rifiuti;
  • ad un ottimale strategia di prevenzione della produzione di rifiuti( che rimane la prima fase gerarchia dei rifiuti, ovvero la prima forma di gestione che deve essere attuata secondo il nostro legislatore); ad un corretto utilizzo delle risorse devolute dal PNRR alla missione sopra richiamata.

Nell’ambito della strategia, infine, viene sottolineato a chiare lettere come la strategia richieda un efficace attività di monitoraggio del ciclo di vita dei rifiuti così come sono oggi prodotti nel nostro paese.

Tracciabilità e transizione ecologica

Proprio in questi giorni stiamo assistendo a due fatti significativi.

Il primo riguarda il rilascio delle bozze relative al nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, il cosiddetto rentri, basato cioè sull’accumulo di dati riferibili al percorso che rifiuto compie lungo la sua vita, all’interno di un registro elettronico, dove sono raccolti( si tratta di una repository), tutti i dati riconducibili al ciclo di vita da questi compiuti.

Il secondo riguarda il rilascio da parte di uni di una prassi tecnica riguardante proprio il tema della tracciabilità i rifiuti urbani.

Si tratta di due strumenti:

  • aventi differente importanza;
  • complementari tra di loro,

che possono garantire una significativa riduzione dei danni originati le forme del ciclo di vita di gestione dei rifiuti

Laddove siano evitati:

  • attraverso il RENTRI
  • attraverso le prassi tecniche nella tracciabilità dei rifiuti,

danni all’ambiente e all’uomo soprattutto, si può garantire l’implementazione di un modello di economia verde, ovvero approdare a quella transizione ecologica per cui si è giunti a realizzare un dicastero ad hoc, dalle ceneri di quello dell’ambiente della tutela del territorio è del mare, spostando addirittura alcune competenze di natura economica dal ministero dello sviluppo economico, i riconoscendo alle attività di tutela dell’ambiente significative ricadute anche sul piano economico.”

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Convegno del Sole 24 ore: “RECOVERY PLAN, PNRR, agenda 2022: l’anno di svolta”

Il PNRR rappresenta un’opportunità imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme per seguire un percorso di crescita economica a lungo termine per il nostro paese, in ottica di sostenibilità, digitalizzazione, inclusione. A che punto sono le riforme? Se ne parla in un convegno organizzato dal Sole 24 ore. Per Confindustria Cisambiente, interviene Stefano Sassone.

Il tema

Il PNRR rappresenta un’opportunità imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme per seguire un percorso di crescita economica a lungo termine per il nostro paese, in ottica di sostenibilità, digitalizzazione, inclusione.

Alcuni progetti sono stati attuati, certe missioni hanno visto maggiore sviluppo ed evoluzione: quali i next steps previsti dalla Cabina di Regia?

L’evento sarà l’occasione per fare il punto analizzando anche il coinvolgimento degli enti locali, per capire l’attuazione del piano a livello territoriale, se si sono riscontrati ostacoli o criticità.
Per affrontare, in ottica di miglioramento, l’importante sfida della crescita.

Il Programma

09.30 – Apertura dei lavori a cura di:

  • Fabio Tamburini, Direttore Il Sole 24 Ore

09.40 – L’attuazione del piano nazionale: stato dell’arte e percezione dall’estero

Alberto Orioli, Vicedirettore Il Sole 24 Ore

in conversazione con:

  • Marco Buti, Capo di Gabinetto Commissario europeo all’Economia

09.50 – Riforme, obiettivi, investimenti per lo sviluppo: a che punto siamo?

  • Giorgia Aresu, Partner, KPMG

10.00 – TRANSIZIONE ECOLOGICA

Verso un’Italia green: come realizzare la transizione ecologica

Intervengono:

  • Pier Lorenzo Dell’Orco, Amministratore Delegato Italgas Reti
  • Fabrizio Di Amato, Presidente Maire Tecnimont
  • Alberto Irace, Amministratore Delegato Alia Servizi Ambientali
  • Stefano Sassone, Direttore Area Tecnica, Confindustria Cisambiente
  • Piero Petrucco, Vice Presidente ANCE
  • Piercarlo Rolando, Ceo RINA Prime Value Services
  • Chicco Testa, Presidente Assoambiente

Modera:

Celestina Dominelli, Giornalista Il Sole 24 Ore

11.10

Barbara Gobbi, Giornalista Il Sole 24 Ore in conversazione con:

  • Claudio Levorato, Presidente Gruppo Rekeep

11.20 – TRANSIZIONE DIGITALE

Italia digitale: i pilastri dell’innovazione per lo sviluppo

Andrea Biondi, Giornalista Il Sole 24 Ore in conversazione con:

  • Anna Ascani, Sottosegretaria Ministero Sviluppo Economico

Intervengono:

  • Paolo De Rosa, Chief Technology Officer, Dipartimento per la Trasformazione Digitale Presidenza Del Consiglio dei Ministri
  • Mariangela Ziller, Board Member Deda Cloud, Deda Group

Modera:

  • Andrea Biondi, Giornalista Il Sole 24 Ore

11.50

SALUTE E SANITA’
Oltre l’emergenza: scenari per la sanità del futuro

Marzio Bartoloni, Giornalista Il Sole 24 Ore in conversazione con:

  • Stefano Lorusso, Direttore Generale Unità di Missione per l’attuazione del Pnrr Ministero della Salute

Intervengono:

  • Sergio Dompé, Executive President Dompé farmaceutici
  • Raffaele Donini, Assessore alle politiche per la salute Regione Emilia-Romagna, Coordinatore Commissione Salute Conferenza delle Regioni

Modera:

Marzio Bartoloni, Giornalista Il Sole 24 Ore

12.20

Attuazione e impatto del piano a livello territoriale: la voce degli enti locali

Intervengono:

  • Gaetano Armao, Coordinatore Commissione Affari europei e internazionali Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vicepresidente e Assessore per l’Economia Regione Siciliana
    Michele de Pascale, Presidente UPI
  • Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo

Modera:
Gianni Trovati, Giornalista Il Sole 24 Ore

12.50

Chiusura dei lavori

Per collegarsi

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Stefano Sassone: la transizione ecologica va accompagnata da quadro normativo certo

Con un intervento alla XIII Conferenza Nazionale per l’Efficienza Energetica degli Amici della Terra., Stefano Sassone ha sottolineato l’esigenza di realizzare un quadro normativo certo, che passi per un efficace quadro normativo, in grado di supportarla, e menzionando l’esempio del biometano da FORSU come strumento di valorizzazione energetica e di recupero dei rifiuti.

Le dichiarazioni

Per consentire una nuova vita al rifiuto e trasformarla in materia prima seconda, occorre come in ogni mercato e settore merceologico che si rispetti, una certezza del quadro normativo, e nel caso in esame questa viene data dalla predisposizione di opportuni regolamenti di natura sussidiaria, da parte del dicastero competente realizzazione, nel nostro caso il neonato Ministero della transizione ecologica.

Occorre sottolineare in tal senso come il MITE si stia adoperando alacremente per poter raggiungere l’obiettivo di dotare il nostro paese del maggior numero di regolamenti end of waste possibile, impresa abbastanza complessa, in relazione alla peculiarità di ciascun flusso di rifiuti oggetto della normazione.

La scarsità della produzione normativa, in relazione alla enorme mole di rifiuti che possono essere potenzialmente suscettibili di regolamentazione (si pensi che l’elenco europeo dei rifiuti ne contiene circa 800, ed esso non rappresenta neanche una famiglia esaustiva della possibile platea della produzione possibile), è anche legata ai numerosi passaggi per realizzarli.

E sul tema dell’efficienza energetica, uno in particolare, che consentirebbe il recupero come energia dalla frazione secca dei rifiuti raccolti, segnatamente il CCS-C, segna il passo con i tempi, limitando di fatto, i possibili utilizzatori del materiale recuperato, e quindi compromettendo la possibilità di essere utile alla causa della produzione di energia da fonti rinnovabili.

In ambito urbano, per quanto attiene la produzione dei rifiuti, le evidenze ci dicono che la maggiore produzione viene costituita dalla componente biodegradabile.

Si rende necessario, al fine di evitare un appesantimento delle strutture per lo smaltimento, una loro valorizzazione che, come noto qualora si tratti di FORSU, ovvero della componente, solida e biodegradabile, dei rifiuti raccolti in ambito urbano, tale operazione può avvenire mediante un recupero come materia, ed anche come energia, sottoponendola, in quest’ultimo caso, a processi di digestione in assenza di ossigeno, che consentono la produzione di biometano.https://www.ambiens.org/2021/11/30/stefano-sassone-la-transizione-ecologica-va-accompagnata-da-quadro-normativo-certo/

Media

Per l’intervista pre-conferenza: https://www.youtube.com/watch?v=kkmA-kRhURg

Per l’intervento durante la conferenza (da 2h52m): https://www.youtube.com/watch?v=MM9T_ToPL7M

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