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Il testo unico ambientale – I chiarimenti sugli istituti della Parte IV relativa ai rifiuti

Pubblicato il mio nuovo volume sulla normativa ambientale dedicato ai chiarimenti sulla parte IV del TUA, sulla gestione dei rifiuti.

Il tema

Dopo circa un anno e mezzo dal recepimento del c.d. “Circular Economy Package” emanato dalla Comunità Europea nel 2018 (un pacchetto di quattro Direttive finalizzate a realizzare un modello di economia circolare nell’igiene ambientale), avvenuto con il D.Lgs. n. 116 del 3 Settembre 2020 ed altri Decreti, viene sensibilmente modificata la Parte IV del Testo Unico Ambientale (D.Lgs. n. 152/2006, che costituisce, tanto per intenderci, la normativa primaria sui principali temi ambientali), dedicata alla gestione dei rifiuti e alla bonifica dei siti inquinati.

Nel corso dei mesi successivi, il tenore letterale delle prescrizioni così riformato ha destato non poche perplessità negli Operatori, che hanno sollecitato, da subito chiarimenti sul testo. In risposta, nel Maggio del 2021, sulla scorta delle criticità interpretative ed applicative della Parte IV, il Ministero della Transizione Ecologica ha fornito opportuni chiarimenti mediante una corposa Circolare.

I “Circolabili”

Obiettivo de “Il testo unico ambientale – I chiarimenti sugli istituti della Parte IV relativa ai rifiuti”, la prima pubblicazione della Collana “I Circolabili”, dedicata ad approfondimenti tecnici sulla circolarità del nostro sistema economico, è quello illustrare, con ampia dovizia di particolari, ognuno degli istituti richiamati con la Circolare.

Alcuni dei quesiti

La gerarchia dei rifiuti e i casi in cui si può derogare frasi con essa prescritte. Il principio di prossimità per il recupero delle frazioni costituite da rifiuti urbani e la definizione degli strumenti economici atti a consentirne la realizzazione, anche sulla scorta di Quanto verrà indicato dal futuro Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti (previsto dall’articolo 198-bis del Testo Unico Ambientale – TUA – a seguito del recepimento del Circular Economy Package, segnatamente con il Decreto Legislativo n. 116 del 2020). La nuova classificazione dei rifiuti e l’impossibilità di stabilire, sia a livello statale che sussidiario (regionale e provinciale), nella individuazione dei criteri alla base della medesima.

Sono soltanto alcuni dei temi affrontati nel Volume, dove si presenta ciascuno dei quesiti posti al Ministero della Transizione Ecologica (MITE) ed ampliando ciascun argomento richiamato, descrivendolo nei maggiori particolari.

La gestione dei rifiuti: per Aziende, Cittadini, Enti pubblici

Disponibile on-line, su Amazon on-line shop, il secondo volume de “L’economia circolare dispiegata”, “La gestione dei rifiuti: per Aziende, Cittadini, Enti pubblici”, dedicato a chi vuole approfondire i temi dell’economia ambientale, della gestione dei rifiuti e della relativa disciplina tariffaria, sotto un profilo economico, legislativo e tributario.

Descrizione del volume

Nato dall’esperienza svolta come professore a contratto presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e dedicata agli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile, il Volume costituisce, senza dubbio, uno dei titoli più significativi di essa, in quanto non rappresenta solamente l’occasione per illustrare le modalità alle quali oggi i rifiuti devono essere gestiti dagli operatori, utilizzando come stella polare il quadro normativo vigente, ma anche il pretesto per mostrare le caratteristiche del modello di economia circolare per eccellenza, ed anche quello più famoso e sviluppato nel nostro Paese.

Sotto questo profilo, economia circolare fa rima con recupero dei rifiuti come materia prima seconda, e sua successiva reintroduzione all’interno di cicli produttivi.

Il contenuto

La pubblicazione viene articolata in tre capitoli. Con il primo si spiegano i fondamenti dell’Economia, le sue articolazioni (macroeconomia e microeconomia), e le caratteristiche dell’Economia ambientale, quel ramo della disciplina che assume il sistema dove viviamo, come aperto, ovvero fondato sull’utilizzo delle risorse naturali per sopravvivere.

Nel secondo viene affrontata la disciplina della gestione dei rifiuti sotto un profilo economico, normativo, e statistico-descrittivo, illustrando la cornice legislativa comunitaria ed interna ed il tracciamento del loro ciclo di vita, alle soglie dell’introduzione del RENTRI, il nuovo sistema informatico di tracciabilità.

Nel terzo, infine, viene affrontato la questione della disciplina tributaria e tariffaria regolata dall’Autorità delle Reti, Energia e Ambiente (ARERA), concernente il conferimento dei rifiuti presso gli impianti di trattamento e l’erogazione dei servizi di igiene urbana che consentono di mantenere pulite le città dove viviamo.

Per comprare il Volume

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Rapporto della Ellen MacArthur Foundation: la rigenerazione richiede una trasformazione economica

Loss of bioversity: è questa la minaccia, la perdita di biodiversità, che pone a serio rischio nostra prosperità ma anche il nostro futuro come specie. Lo afferma la Ellen Mc Arthur Foundation, in un rapporto con il quale si evidenzia la stringente necessità di arrestare e invertire questa perdita, modificando i modelli economici prevalenti, basati su una economia puramente estrattiva.

Il tema

Si tratta di una constatazione di quanto avviene nel nostro pianeta, e delle evidenze empiriche che si stanno manifestando: la perdità di biodiversità.

Si tratta, purtroppo, di un rischio sistemico, ovvero in grado di porre una seria minaccia non solamente nel presente, ma anche il nostro futuro come specie.

Ellen McArthur richiede che, per arrestare e invertire questa perdita, si debba operamente rapidamente un cambiamento trasformativo della sua principale causa di fondo, ovvero modificare i nostri schemi di estrazione delle risorse, sin troppo lineari, ovvero ricchi di spreco e altamente inquinanti.

La fondazione definisce l’economia circolare come lo strumento in grado di realizzare uno “spostamento sismico”: infatti essa crea valore in modi che ricostruiscono la biodiversità e apportano altri benefici a tutta la società.

Si parla di oltre il 90% della perdita di biodiversità in relazione all’estrazione e alla trasformazione delle risorse naturali. Alcuni esempi:

settore alimentare: lo sgomberamento dei terreni per l’agricoltura provoca la perdita di habitat, mentre molte pratiche agricole convenzionali provocano l’inquinamento dell’aria e dell’acqua e lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali;

industria: la produzione e la trasformazione delle materie prime emettono grandi quantità di gas a effetto serra e altri inquinanti.

Le soluzioni

Per arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030 dobbiamo trasformare i nostri sistemi di produzione e consumo. Come sostenuto dalla Piattaforma intergovernativa per la politica scientifica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici (IPBES), la perdita globale di biodiversità può essere affrontata solo attraverso trasformazioni economiche, sociali e politiche.

Per approfondire

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Le procedure autorizzative ambientali, IIa Edizione: cosa cambia con il Semplificazioni Bis. In libreria e on line su Amazon.it!

E’ il titolo del mio nuovo libro, dedicato alle Procedure Autorizzative ambientali.

Con la seconda Edizione vengono evidenziati gli importanti riflessi sulla disciplina originati da una ulteriore iniziativa promossa dal Governo italiano nel Maggio del 2021 sulla disciplina del permitting ambientale con il DL n. 77 del 31 Maggio 2021, la cui intenzione è quella di accorciare ulteriormente i tempi delle procedure amministrative utili al rilascio dei titoli abilitativi e di creare una “fast track” per le opere comprese nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano Nazionale Integrato per l’Energia ed il Clima (PNIEC).

Le “Procedure Ambientali” costituisce il primo volume della nuova collana dal titolo “L’Economia circolare dispiegata”, il visibile filo rosso che lega assieme le diverse monografie che la compongono, ciascuna delle quali è stata sviluppata con l’obiettivo di evidenziare i principi cui dovrebbero essere ispirati i modi di operare di cittadini, imprese, e pubbliche amministrazioni chiamati ad implementarli, i quali possono rendere, se correttamente attuati, “circolare” il nostro sistema economico.

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