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ISPRA: al via le dichiarazioni PRTR 2024

ISPRA ha pubblicato sul proprio sito le informazioni relative alla Dichiarazione PTPR (Pollutant Release and Transfer Registers) 2024 per l’acquisizione dei dati relativi all’anno 2023.

I soggetti obbligati

Sono obbligati alla trasmissione i gestori degli stabilimenti italiani soggetti all’obbligo di trasmettere le informazioni ai sensi dell’art. 4 DPR 157/2011 (Regolamento di esecuzione del Regolamento (CE) n. 166/2006 relativo all’istituzione di un Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti e che modifica le direttive 91/689/CEE e 96/61/CE)

Le scadenze

Ciò dovrà avvenire entro il 30 aprile 2024, per i dati relativi all’anno 2023.

Attraverso opportuna compilazione e trasmissione di un modulo in formato excel, predisposto e aggiornato a tale scopo.

Le novità 2024

Rispetto ai precedenti esercizi, cambia la modalità di comunicazione dei dati di attività (scheda II.b del modulo) a partire dall’anno di riferimento 2023, in applicazione di quanto richiesto agli Stati membri dalla Decisione di esecuzione della Commissione europea n. 142/2022 (Parte 2 dell’Allegato alla Decisione stessa). Tale variazione riguarda solo le metriche e le unità di misura da usare per comunicare il livello di attività.

Per maggiori informazioni

https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/aria-1/emissioni-in-atmosfera/dichiarazione-prtr-2024-anno-di-riferimento-2023

Pubblicati gli indicatori ambientali

ISPRA ha disposto in rete la nuova versione della Banca dati indicatori ambientali. Con numerose grandezze, l’Istituto ambisce a mostrare lo stato di salute dell’ambiente in Italia.

DI cosa si tratta

La banca dati viene organizzata in 38 Temi ambientali.

In corrispondenza, l’istituto individua oltre 300 indicatori che costituiscono il core set ISPRA, la Banca dati raccoglie dati statistici e informazioni sullo stato dell’ambiente in Italia.

A cosa punta la banca dati

ISPRA sottolinea come sia importante continuare ad acquisire ed elaborare informazioni statistiche di dettaglio caratterizzate da un’elevata solidità scientifica, da diffondere in modalità dinamica e tempestiva.

In un’ottica di miglioramento e di sviluppo, per far fronte a sfide ambientali sempre più pressanti e per soddisfare le nuove esigenze conoscitive, anche di scenari futuri, è

La natura degli indicatori

Gli indicatori, classificati nei Temi ambientali, sono strutturati in schede contenenti informazioni di tipo descrittivo (metadati) quali, ad esempio, gli obiettivi da raggiungere, la valutazione dello stato, il trend e dati rappresentati con grafici, tabelle e mappe. Le principali novità riguardano l’organizzazione dei contenuti, le modalità di navigazione e la Dashboard. 

In particolare, attraverso il Catalogo aggregazioni, è possibile consultare gli indicatori aggregati con modalità diverse, in funzione delle esigenze informative provenienti dai principali framework e core set nazionali e internazionali.

Inoltre, essi:

  • non solo forniscono una fotografia dello stato dell’ambiente in Italia, fino ad oggi restituita nitidamente dall’Annuario dei dati ambientali;
  • ma segnano un ulteriore passaggio evolutivo grazie alla loro peculiarità nel supportare l’efficacia e la qualità dell’azione pubblica e per rispondere sia a precisi obblighi normativi sia alle richieste provenienti da organismi nazionali e internazionali.

Per maggiori informazioni

https://indicatoriambientali.isprambiente.it/

CONAI: chiarimenti su imballaggi in cellulosa rigenerata e in cellulosa modificata e bando per l’ecodesign

Con una circolare, CONAI effettua alcuni chiarimenti sul contributo ambientale relativo agli imballaggi in cellulosa rigenerata e in cellulosa modificata. Inoltre, varata l’edizione 2024 del Bando per l’ecodesign degli imballaggi.

La circolare 

Facendo seguito alle precedenti comunicazioni, CONAI rende noto dei chiarimenti su una precedente circolare del 28 novembre 2023.

Le novità riguardano essenzialmente gli imballaggi in “Cellulosa rigenerata” conformi alla norma armonizzata EN 13432, sia ai fini dell’etichettatura ambientale sia ai fini del loro assoggettamento a CAC BIOPLASTICA a partire dal 1° aprile prossimo.

Resta invece valido quant’altro già riportato nella precedente Circolare per gli imballaggi in cellulosa modificata chimicamente e per quelli in cellulosa rigenerata non conformi alla citata norma armonizzata EN 13432.

Bando CONAI per l’ecodesign

Lo scorso 27 febbraio scorso è stato pubblicato il Regolamento della nuova edizione del Bando CONAI per l’ecodesign degli imballaggi nell’economia circolare – Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi che incentiva la riduzione dell’impatto ambientale degli imballaggi immessi al consumo in Italia nel biennio 2022/2023.

L’iniziativa mette in palio un importo complessivo pari a €600.000 di cui 5 premi speciali da €10.000 ciascuno e sarà possibile presentare i casi fino al 30 aprile 2024.

Per maggiori informazioni

https://www.conai.org/notizie/nuovo-bando-conai-per-lecodesign-degli-imballaggi/regolamento_bando_conai_ecodesign-2024/

CdC RAEE: rilasciato il piano strategico 2024

Revisione degli Accordi di programma per i CdR e gli LdR, Comunicazione e sviluppo di relazioni istituzionali e Contrasto ai fenomeni del free riding e dell’esportazione illegale dei RAEE: questi alcuni degli argomenti che il Centro di Coordinamento RAEE ha inserito nel piano strategico per l’anno in corso. Vediamo il profilo del Centro e le attività previste per il piano, con obiettivi ed impegni prefissati da raggiungere.

Che cos’è il CdC RAEE

Innanzitutto, il CdC RAEE rappresenta un consorzio di natura privata[1], partecipato da 13 Sistemi Collettivi dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) provenienti dai nuclei domestici, che hanno l’obbligo per legge di aderirvi, e da un Sistema Collettivo dei produttori di AEE professionali.

Svolge ruoli e compiti[2], che recepisce nel nostro Paese i contenuti della direttiva europea sui RAEE 2012/19/EU, e opera sotto la supervisione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Il piano strategico 2024

Il Centro di Coordinamento RAEE si impegna annualmente a tracciare una prospettiva dell’evoluzione del sistema RAEE finalizzata a interpretare i futuri scenari e definire i propri obiettivi e le proprie attività con un orizzonte di medio periodo. Il piano strategico per l’anno in corso si innesta su un percorso intrapreso da alcuni anni e recepisce le condizioni derivanti dall’attività del legislatore, dagli Accordi vigenti, dalle richieste e dalla collaborazione con tutti gli attori della filiera, consorziati in primo luogo.

Le priorità delineate hanno il fine primario di favorire la crescita dei volumi di RAEE avviati a corretto riciclo, nel rispetto della comune volontà dei produttori di AEE.

Revisione degli Accordi di programma per i CdR e gli LdR per il triennio 2025 – 2027

In merito il CdC intende lavorare a stretto contatto e in supporto alle associazioni di rappresentanza dei produttori di AEE, mettendo a frutto le relazioni di lunga durata con le associazioni delle aziende della raccolta e della distribuzione, e confrontandosi con i rappresentanti dei comuni italiani. Svolgerà il ruolo di mediatore ogni qualvolta ritenga necessario semplificare processi complessi che determinerebbero la perdita di un’opportunità nella raccolta dei RAEE, con l’obiettivo di richiamare tutte le parti coinvolte ad un rinnovato impegno alla diffusione di pratiche corrette per la gestione dei rifiuti elettronici favorendo così l’incremento della raccolta.

Comunicazione e sviluppo di relazioni istituzionali

Il Centro mira a partecipare ad eventi e convegni in rappresentanza del modello multiconsortile, facilitando in questo modo le relazioni con i rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali e con tutti gli stakeholder. Il suo impegno si concretizza anche nell’estensione dei rapporti con tutti i soggetti che possono ricevere il servizio di ritiro dei RAEE provenienti dai nuclei domestici, con i quali è disponibile a stipulare accordi basati su contenuti operativi ma anche su elementi di formazione e comunicazione congiunta con i partner, per mantenere e accrescere la riconoscibilità del ruolo svolto di fronte a istituzioni e stakeholder e sostenere il modello multiconsortile regolato in quanto efficace e in grado di adattarsi a contesti in continua evoluzione.

Contrasto ai fenomeni del free riding e dell’esportazione illegale dei RAEE

CdC RAEE, inoltre, intende contrastare i fenomeni di free-riding e dell’esportazione illegale dei rifiuti elettronici, per:

  • ridurre le attività condotte al di fuori dei canali ufficiali;
  • avere effettiva traccia dei volumi di AEE immessi sul mercato;
  • favorire l’avvio a corretto riciclo del maggior quantitativo possibile di dispositivi tecnologici dismessi.

IMPEGNO

Il CdC RAEE ha avviato l’attività di monitoraggio dell’assolvimento dell’obbligo dei produttori relativo all’iscrizione al registro AEE tramite la sottoscrizione di un protocollo di collaborazione con Unioncamere e lo stesso Registro AEE. Per poter perseguire obiettivi completi, ha preso contatti con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e con la Guardia di Finanza finalizzati alla sigla di ulteriori protocolli. Il Consorzio si dichiara disponibile a collaborare con questi soggetti e con tutti gli organi preposti anche ai fini del contrasto del fenomeno dell’esportazione illegale dei rifiuti elettronici.

Per ulteriori informazioni

Potete cliccare qui:


[1] Sulla base del Regolamento n. 185 del 25 settembre 2007.

[2] Ex artt. 33 e 34, D.Lgs. n. 59 del 14 marzo 2014.