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Criteri ambientali minimi (CAM): aggiornata la programmazione 2023

Con opportuno Decreto Ministeriale, il MASE (Ministero Ambiente e sicurezza energetica), ha definito la programmazione 2023 in tema di criteri ambientali minimi. Vediamo come il Dicastero intende regolamentare gli acquisiti verdi delle Pubbliche Amministrazioni (GPP), cosa sono, e chi vengono indirizzati i CAM.

I criteri ambientali minimi

Prima di vedere la programmazione aggiornata, vediamo cosa sono e a chi sono diretti i CAM

Cosa sono 

I Criteri Ambientali Minimi (CAM), adottati con decreto ministeriale, sono dei requisiti di tipo sociale, ambientale ed economico, volti a indirizzare le scelte della PA, premiando quei prodotti, servizi a più elevato valore di sostenibilità sotto il profilo ambientale e lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato. 

Mirano a raggiungere un buon equilibrio tra prestazioni ambientali, considerazioni sui costi e disponibilità del mercato. Tenendo in considerazione la distinzione fra criteri base e criteri premianti, le amministrazioni aggiudicatrici possono scegliere, in base alle loro esigenze e al livello di ambizione, di includere tutti o solo determinati requisiti nei loro documenti, rendendo così modulabili i criteri stessi. 

Vengono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della PA e sono adottati con Decreto del Ministro dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del mare.

Perché minimi

Perché sono ritenuti come elementi di base che dovrebbero caratterizzare le procedure di acquisto preferibili da un punto di vista ambientale. La loro implementazione garantisce che la politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi sia efficace non solo nell’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, ma anche al fine di promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili e circolari. La loro applicazione, infatti, consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili producendo così una spinta sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi a adeguarsi alle nuove richieste della PA.

I CAM, aggiornati periodicamente sulla base dell’evoluzione tecnologica e di mercato, riguardano ad ora, le categorie di forniture ed affidamenti individuate nel Piano D’Azione nazionale sul Green public procurement e definite “prioritarie”.

Chi li definisce

La definizione dei CAM rientra fra i compiti assegnati al Comitato di Gestione del GPP che si avvale, per la loro elaborazione, di Gruppi di lavoro tecnici composti da rappresentanti ed esperti della PA e delle centrali di committenza, da enti di ricerca, università, nonché da referenti delle associazioni di categoria degli operatori economici del settore di riferimento. I CAM così elaborati vengono successivamente condivisi nel Comitato di Gestione ed inviati, in allegato al Decreto del Ministro della Transizione Ecologica, ai Ministri dello Sviluppo Economico e dell’Economia e delle Finanze per acquisire eventuali osservazioni.

A chi si rivolgono

Sono indirizzati ciascuno verso una specifica categoria merceologica di riferimento presentando però una struttura di base comune. 

Per ogni categoria vengono poi riportate le normative di riferimento ambientale, fornite tutte le indicazioni sulle procedure di esecuzione delle gare di appalto e descritto l’approccio da seguire per la definizione di ciascun criterio ambientale minimo.

Quali categorie vengono previste

La sezione dedicata alla procedura di gara interessa la modalità di selezione dei candidati (designando i requisiti di qualificazione utili a verificare le capacità tecniche del candidato e tali da garantire l’esecuzione dell’appalto nel totale rispetto dell’ambiente), le specifiche tecniche (ovvero gli standard minimi di prodotto così come disposto dal d.lgs. n.50/2016), i criteri premianti (requisiti finalizzati alla selezione di prodotti o servizi con prestazioni ambientali superiori a quelle definite dalle specifiche tecniche, per tale motivo premiate con un punteggio migliore), le clausole contrattuali (indicazioni fornite per garantire una migliore esecuzione dell’appalto sotto il profilo della sostenibilità ambientale). Ogni CAM, inoltre, include un disciplinare per le verifiche nel quale vengono fornite indicazioni per dimostrare la conformità ai requisiti prescritti.

Il decreto direttoriale 31 marzo 2023, n. 15

Lo scopo del Decreto 

Lo scorso marzo, con opportuno Decreto Direttoriale, il MASE ha aggiornato il programma di quest’anno, in merito al rilascio dei CAM. 

Esso va ad implementare quanto previsto dalla Strategia Italiana sull’Economia Circolare, rilasciata lo scorso anno. (M2C1, Riforma 1.1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)). 

In particolare, si prevede l’approvazione della programmazione annuale dei decreti sui Criteri ambientali minimi, obbligatori, come sopra precisato, per le gare d’appalto, ai sensi del Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36/2023).

I CAM da aggiornare

Il Dicastero intende aggiornare i seguenti criteri: 

  • servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle strade servizio di trasporto scolastico su gomma e uscite didattiche, viaggi d’istruzione
  • servizi correlati al trasporto pubblico locale (car sharing, scooter sharing, bike sharing)
  • fornitura di calzature (dispositivi di protezione individuale e non); 
  • accessori in pelle;
  • servizi di ristoro, la fornitura e
  • noleggio di personal computer, server e telefoni cellulari
  • servizi energetici per gli edifici e fornitura di energia elettrica
  • servizi di trasporto pubblico locale su gomma