RAEE siglato il protocollo di intesa tra CdC RAEE e Unioncamere
Dopo l’entrata in vigore nell’agosto del 2018 dell’“Open Scope”, il meccanismo previsto dal D.lgs. n. 49/2014, siglata un intesa tra CdC RAEE e Unioncamere per realizzare una migliore e piu’ efficiente dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
L’obiettivo del protocollo
Al fine di garantire una corretta gestione della filiera delle AEE e il rispetto degli obblighi normativi in modo da favorire la tutela del mercato e un’equa concorrenza è stato siglato un protocollo di intesa tra Unioncamere e il Centro di Coordinamento sui Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (CdC RAEE).
Gli obiettivi
Il protocollo mira a garantire una maggiore informazione e formazione per le imprese coinvolte favorendo la loro iscrizione al Registro AEE e per per gli enti di controllo per agevolare la loro attività sul territorio; da ultimo, fornire assistenza alle imprese della filiera AEE per una applicazione corretta delle norme ambientali.
Le motivazioni alla base del protocollo
La tematica è molto attuale: da un lato, con l’entrata in vigore del regime “Open scope” (dal 15/08/2018, come previsto dal D.lgs. n. 49/2014), la platea delle imprese soggette alla disciplina dei RAEE è decisamente aumentata e, dall’altro, la valorizzazione di questi rifiuti è strategica in ottica di economia circolare, per il volume di materie di pregio che possono essere recuperate e riutilizzate nel medesimo settore produttivo.
L’occasione dovrà essere quella di un rilancio di un sistema, che sebbene siano presenti molte difficoltà attuative, costituisce una filiera del recupero dei rifiuti.
A quasi 20 anni dalla prima direttiva sul tema, in Italia ancora non si può dire che i meccanismi di ritiro dei suddetti rifiuti presenti elevata efficacia. Infatti, se l’uno contro zero ancora non è partito su una scala accettabile, rimane pressoché di nicchia il meccanismo di ritiro ‘uno contro uno’.
Le attività complementari
Queste attività saranno inoltre accompagnate da un’ampia condivisione di dati, in particolare (i) Unioncamere, con il supporto della propria società in house Ecocerved, effettuerà un’analisi della filiera attraverso la banca dati MUD e altre fonti del sistema camerale e (ii) il CdC RAEE metterà a disposizione le informazioni di propria competenza; i risultati di questo approfondimento potranno anche essere utilizzati dal Ministero della Transizione ecologica per le decisioni in materia di PNRR e di economia circolare.