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CONOU: pubblicato il rapporto sostenibilità 2022

Incremento della raccolta degli oli usati: è questa una delle principali evidenze che emerge dal Rapporto di sostenibilità 2022 del CONOU, il consorzio che si occupa di avviare a recupero gli oli lubrificanti usati da rifiuti, e convertirli in risorse.

CONOU: di cosa si tratta

Il CONOU, Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati, è un’eccellenza dell’economia circolare italiana che trasforma gli oli lubrificanti usati da rifiuti a risorse.

Il Consorzio è un modello all’avanguardia in campo internazionale: in Europa si avvia a rigenerazione una quota pari solamente al 60% dell’olio lubrificante usato raccolto, mentre in Italia questo rapporto arriva a circa il 99% e il processo è capace di garantire diversi benefici quali:

  • minori emissioni di CO2;
  • ridotto consumo d’acqua e di suolo;
  • costi inferiori nella bolletta energetica.

Cosa emerge dal rapporto di sostenibilità 2022

Redatto sulla base delle evidenze empiriche mostrate nel 2022, il Rapporto fornisce alcuni segnali positivi sul mercato: infatti, nonostante il mercato dei lubrificanti sia in flessione rispetto all’anno precedente (-5%), la raccolta ha registrato, rispetto al 2021, oltre 181 mila tonnellate, con una riduzione del 2,6% vs il 2021. Un  dato, questo, da correggere, rispetto alle serie storiche, per tenere conto della riduzione conseguita dalla Filiera nel tenore di acqua; a parità di contenuto di acqua, la riduzione risulta pari all’2,1%, dando conferma della attenzione e continuità di azione delle nostre Imprese di raccolta.

Si tratta di un superamento della situazione originata dall’“annus horribilis” della Pandemia – come sottolinea il Presidente, Riccardo Piunti – lasciando in eredita le crisi, tuttora vive, di guerra, pandemia, energia, carenza di materie prime, rallentamento economico.

Il Consorzio e stato e resta in prima fila a testimoniare, con l’eccellenza dell’Economia Circolare, dell’olio usato, quale sia la strada giusta di fronte a questa minaccia, quanto debbano accelerarsi gli sforzi nella direzione delle energie rinnovabili e della Circolarità, quanto ciò sia possibile e reale e non solo teoria

La struttura del rapporto

Il rapporto evidenzia i risultati raggiunti dal Consorzio in ambito economico, sociale e ambientale, redatto in conformità agli Standard GRI.

Le principali evidenze

Questo, in sintesi, l’insieme di dati che esibisce la forza del Consorzio:

  • 2 imprese di rigenerazione;
  • 3 impianti di rigenerazione;
  • 60 concessionari;
  • 181.000 tonnellate di olio usati raccolti nel sistema Consortile;
  • 178.000 tonnellate di olio usati avviati a rigenerazione;
  • 0,2 tonnellate di olio usati avviati a termodistruzione;
  • 656 automezzi dei concessionari;
  • Oltre il 98% di olio usato avviato a rigenerazione;
  • 2,9000 tonnellate di olio usati a via del recupero;
  • 22 milioni di chilometri percorsi agli automezzi per la raccolta e il conferimento;
  • 443 addetti lungo la filiera.
Costituito l’osservatorio sull’economia circolare

E’ stato costituito presso il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE), l’Osservatorio per l’Economia Circolare. L’atto di costituzione avviene nell’ambito dell’adozione del cronoprogramma di attuazione della Strategia Nazionale per l’Economia Circolare. Compiti, obiettivi e misure da adottare, attribuiti all’organismo.

Il Decreto

Grazie ad un decreto firmato dal Ministro della Transizione Ecologica, lo scorso 28 settembre è stato firmato un Decreto per l’adozione del cronoprogramma di attuazione della Strategia Nazionale per l’Economia Circolare.

I compiti

L’Osservatorio per l’Economia Circolare nasce al fine di perseguire diversi obiettivi:

  • monitorare lo stato di attuazione delle misure definite nella Strategia nazionale per l’economia circolare, individuare gli eventuali ostacoli e proporre iniziative volte alla risoluzione degli stessi;
  • garantire il confronto con le parti sociali e con le associazioni di categoria più rappresentative attraverso il coinvolgimento ai tavoli tematici e la consultazione sui documenti programmatici;
  • svolgere un’efficace azione di comunicazione e divulgazione nei confronti della pubblica amministrazione, degli operatori pubblici e privati e dei cittadini per la promozione di iniziative volte al raggiungimento degli obiettivi;
  • elaborare documenti di sintesi sullo stato di attuazione delle misure e sulle eventuali criticità anche ai fini dell’aggiornamento e della integrazione della Strategia;
  • monitorare, definire e quantificare i target intermedi delle misure contenute nella Strategia nazionale per l’economia circolare;
  • fornire indirizzi per l’integrazione o l’aggiornamento annuale del cronoprogramma della Strategia, in funzione del raggiungimento degli obiettivi previsti.

Modalità operative di funzionamento

Esso si riunisce almeno una volta ogni tre mesi, anche tramite la modalità videoconferenza[1].

È compito dell’Osservatorio elaborare una relazione annuale sullo stato di attuazione delle misure individuate dalla Strategia, e questa viene pubblicata sul sito istituzionale del Mite. Rimane in carica in corrispondenza dell’attuazione del cronoprogramma della Strategia nazionale per l’economia circolare.

In definitiva, con esso vengono:

  • individuate le azioni;
  • fissati gli obiettivi;
  • stabilite le misure

da perseguire nella definizione delle politiche istituzionali per assicurare un’effettiva transizione verso un’economia di tipo circolare.

In questo contesto, la governance della Strategia viene attribuita al suddetto osservatorio.

I compiti attribuiti riguardano in particolare, il monitoraggio e la quantificazione dei target intermedi per una eventuale e successiva integrazione e aggiornamento del cronoprogramma.


[1] Al termine di ogni riunione viene elaborato un resoconto sintetico dei temi affrontati.

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