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MASE: pubblicato il decreto sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

È stato pubblicato, sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il decreto che stimola la nascita e lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso in Italia.

L’entrata in vigore

Il Decreto è entrato in vigore lo scoro 24 gennaio, dopo la registrazione della Corte dei Conti e, in precedenza, l’approvazione della Commissione europea.

Le  CER

Si tratta di un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità. 

In una CER l’energia elettrica rinnovabile può esser condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di un medesimo perimetro geografico, grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che rende possibile la condivisione virtuale di tale energia.

L’obiettivo

L’obiettivo principale di una CER è quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri membri o soci e alle aree locali in cui opera, attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile.

Le regole operative del Decreto

Il DM prevede che, entro i successivi trenta giorni, saranno approvate dal MASE, previa verifica da parte dell’ARERA e su proposta del Gestore dei Servizi Energetici. Queste dovranno disciplinare:

  • modalità;
  • tempistiche,

di riconoscimento degli incentivi.

Il testo individua due strade per promuovere lo sviluppo nel Paese delle CER:

  • un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i cinquemila abitanti che supporterà lo sviluppo di due gigawatt complessivi;
  • una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale.

I due benefici sono tra loro cumulabili.

Attraverso il provvedimento sarà dunque favorito lo sviluppo di cinque gigawatt complessivi di impianti di produzione di energia rinnovabile.

Il ruolo del GSE

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) viene qualificato come soggetto gestore della misura.

Mediante opportuni portali, potrà essere presentare le richieste, entro 45 giorni dall’approvazione delle regole.

Il GSE, inoltre:

  • renderà disponibili sul proprio sito istituzionale (www.gse.it) documenti e guide informative;
  • canali di supporto dedicati, per accompagnare gli utenti nella costituzione delle CER;
  • lancerà una campagna informativa per rendere consapevoli i consumatori dei benefici legati al nuovo meccanismo, in raccordo con il MASE.

A proposito dell’ultimo punto, il primo “step” è già online e consiste in alcune “FAQ” per iniziare ad orientare cittadini, piccole e medie imprese, enti, cooperative e tutti gli altri destinatari del provvedimento.

Sarà presto online sul sito del GSE anche un simulatore per la valutazione energetica ed economica delle iniziative, mentre è già disponibile la mappa interattiva delle cabine primarie su territorio nazionale.

Le dichiarazioni

“Comunità Energetiche Rinnovabili e autoconsumo diffuso – afferma il Ministro Gilberto Pichetto – sono due ingranaggi centrali della transizione energetica del Paese: oggi siamo dunque ancor più vicini a questo atteso obiettivo, che potrà veramente dare una svolta per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia, rafforzandone la sicurezza energetica e avvicinandoci agli obiettivi climatici”.

Per maggiori informazioni

https://www.mase.gov.it/sites/default/files/Decreto%20CER.pdf

https://www.mase.gov.it/sites/default/files/Le%20Comunita%CC%80%20Energetiche%20Rinnovabili%20-%20FAQ_1.pdf

MASE: al via il Fondo nazionale reddito energetico

Con un Decreto a firma Gilberto Pichetto Fratin, viene disposta la possibilità di usufruire, per le famiglie in disagio economico, di un plafond dedicato alla realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo.

Il Decreto

Contenuto

Si tratta di un fondo da duecento milioni di euro rivolto alle famiglie in condizione di disagio economico, destinato alla realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo: lo prevede un decreto firmato dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, da trasmettere alla corte dei conti per la registrazione.

L’obiettivo

L’obiettivo è consentire l’accesso agevolato all’energia rinnovabile per persone che appartengono a nuclei familiari con ISEE inferiore ai quindicimila euro o a trentamila, avendo almeno quattro figli a carico.

Le caratteristiche

Il Fondo Reddito Energetico, alla cui operatività lavora il Gestore Servizi Energetici (GSE), è di natura rotativa e mette a disposizione per le annualità 2024-2025 complessivi duecento milioni di euro, per gran parte nel Mezzogiorno: sono infatti destinatari dell’80% delle risorse le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il Fondo può essere incrementato con un versamento volontario da parte di amministrazioni centrali, Regioni, Province, ma anche organizzazioni pubbliche e realtà no-profit.

E’ spiegato nell’articolato che gli impianti fotovoltaici al servizio di unità residenziali nella disponibilità di nuclei familiari in condizione di disagio economico debbano essere di potenza nominale non inferiore ai due kilowatt e non superiore ai sei, o comunque non andare oltre la potenza nominale in prelievo sul punto di connessione. Gli impianti, per i quali il decreto destina un contributo in conto capitale, devono essere realizzati su coperture e superfici, aree e pertinenze di cui il soggetto beneficiario sia titolare di un valido diritto reale.

Le dichiarazioni del Ministro

“Con questo provvedimento – spiega il Ministro Pichetto – perseguiamo un doppio fine: quello sociale di sostegno alle fasce più indigenti e, allo stesso tempo, quello ambientale, perché promuoviamo l’utilizzo di energia rinnovabile. E’ una nuova risposta del governo – conclude il Ministro – per concretizzare una reale ed equa sicurezza energetica”.

GSE: al via il supporto ad imprese e associazioni

Dopo qualche mese di attesa, è sul procinto di essere avviata l’assistenza tecnica da parte del Gestore dei Servizi Energetici (Gse) nei confronti di imprese ed Associazioni di categorie.

Il profilo del progetto

In particolare, il progetto prevede un potenziamento dell’assistenza agli operatori, per cui viene programmata l’inclusione nel team anche di account manager.

Che cos’è il GSE

Il gestore dei servizi energetici (GSE) è un ente o un’organizzazione che si occupa della gestione e dell’organizzazione dei servizi energetici in un determinato territorio o paese. Il ruolo principale del gestore dei servizi energetici è quello di assicurare l’approvvigionamento, la distribuzione e la fornitura di energia elettrica e/o gas naturale in modo efficiente, sicuro e sostenibile.

Le responsabilità specifiche di un gestore dei servizi energetici possono variare da paese a paese, ma in generale comprendono:

  • Regolamentazione e controllo: il GSE svolge un ruolo di regolamentazione e controllo nel settore energetico, garantendo la conformità alle leggi, norme e regolamenti relativi alla produzione, trasmissione, distribuzione e commercializzazione dell’energia.
  • Gestione della rete: il GSE si occupa della gestione e dell’operatività della rete di trasmissione e distribuzione dell’energia. Ciò include la pianificazione e la manutenzione delle infrastrutture, il monitoraggio delle reti, la gestione delle perdite e delle interruzioni, nonché l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse energetiche.
  • Monitoraggio e promozione dell’efficienza energetica: il GSE può svolgere attività di monitoraggio e controllo dell’efficienza energetica, promuovendo l’adozione di tecnologie e pratiche energetiche sostenibili. Ciò può includere l’implementazione di programmi di incentivazione per la riduzione dei consumi energetici e l’adozione di fonti energetiche rinnovabili.
  • Gestione dei mercati energetici: il GSE può essere coinvolto nella gestione dei mercati energetici, facilitando la negoziazione e il bilanciamento dell’offerta e della domanda di energia elettrica e/o gas naturale. Ciò include l’amministrazione dei meccanismi di scambio, l’assegnazione dei contratti di fornitura e la gestione delle tariffe energetiche.
  • Promozione delle energie rinnovabili: molti gestori dei servizi energetici si concentrano sulla promozione e lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Ciò può comportare l’implementazione di politiche di sostegno e incentivi per l’installazione e l’utilizzo di impianti di energia solare, eolica, idroelettrica e altre fonti rinnovabili.

In sostanza, il gestore dei servizi energetici svolge un ruolo chiave nella gestione complessiva del sistema energetico di un paese o di una regione, lavorando per garantire un approvvigionamento affidabile, sostenibile ed economicamente vantaggioso di energia per gli utenti finali.

Cosa prevede il progetto

Si prevede, in particolare, che non si concretizzi il servizio unicamente nel supporto costante per le aziende, ma anche l’assegnazione di account manager specializzati che lavoreranno a stretto contatto con imprese e associazioni di categoria per fornire un supporto ancora più mirato e personalizzato.

Nelle prossime settimane, il Gse comunicherà ulteriori dettagli riguardanti l’attivazione di nuovi servizi finalizzati a migliorare il supporto fornito agli operatori. L’obiettivo principale sarà quello di fornire strumenti efficaci per rispondere alle esigenze in evoluzione del settore energetico, assicurando una comunicazione fluida e un’assistenza tempestiva.

Il Gse invita le imprese e le associazioni di categoria interessate a utilizzare l’indirizzo supportoimprese@gse.it per ricevere assistenza dedicata.

GSE: assegnate agli operatori 1.500 MW di potenza incentivabile

Significativo report diffuso da GSE in tema di produzione di energia incentivabile. Il Gestore ha diffuso dati da cui emerge il riconoscimento di circa 1.500 MW di potenza incentivabile.

I dati sulla partecipazione degli Operatori

Il risultato non sorprende eccessivamente il GSE. Infatti, rispetto alle precedenti aste sono arrivate molte più domande di partecipazione alla gara, segno di un ritrovato interesse da parte degli operatori.

Infatti, il GSE:

  • ha ricevuto 1.156 domande di partecipazione al settimo bando;
  • in crescita rispetto alla 646 della precedente gara;
  • di queste 1.156 domande, sono 924 quelle risultate in posizione utile, 84 per le aste e 840 per i registri. 

A fronte dell’accoglimento delle domande il Gestore ha provveduto all’assegnazione di 1.470 MW di potenza, a fronte di un contingente, comprensivo della potenza non assegnata in tutte le precedenti gare, di 4.825 MW.

L’interesse per le aste del gruppo A

La costruzione di nuovi impianti eolici e fotovoltaici appare come l’area di maggiore interesse per gli operatori (aste del Gruppo A): infatti sono avvenute aggiudicazioni per quasi 1.000 MW di potenza incentivabile[1].

Importanti risultati sono stati raggiunti anche nei registri che hanno visto l’aggiudicazione di 376 MW di potenza. Il Gruppo A, dedicato agli impianti fotovoltaici ed eolici on-shore, ha registrato 626 domande di partecipazione per complessivi 308 MW, a fronte dei 260 MW messi a bando. Il registro del Gruppo B, relativo a nuovi impianti idroelettrici, è stato interessato da 75 richieste per un valore di potenza totale di 16 MW, l’80% dei 20 MW disponibili.

È importante ricordare, infine, che i circa 3.300 MW non assegnati nelle precedenti gare del 2021, sono stati rimessi a disposizione degli operatori con l’ottava procedura di gara aperta il 31 gennaio scorso.

Deadline

Il GSE accetterà le domande di partecipazione fino alle ore 12 del 2 marzo per poi pubblicare sul proprio sito, 90 giorni dopo, gli esiti dell’ottava procedura. Qualora anche con quest’ultima procedura non venisse assegnata tutta la potenza, il Gestore provvederà a pubblicare una nona gara il 31 maggio 2022.

Per maggiori informazioni

Per scorrere le graduatorie del settimo bando e avere tutte le informazioni necessarie a partecipare all’ottavo, basta consultare l’apposita sezione del sito GSE.


[1] Con un ribasso medio pari al 2,1%, corrispondente a una tariffa incentivante di 65 euro al MWh. Con le aste della settima gara il GSE ha riconosciuto 1.093 MW, mentre nel sesto bando ne aveva riconosciuti 628 e nel quinto circa 100 MW.

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Incentivi per le rinnovabili elettriche, i bandi 2022 del GSE

Con l’obiettivo di promuovere e accelerare la decarbonizzazione del Paese attraverso lo sviluppo delle fonti rinnovabili il GSE ha pubblicato, sul proprio sito, il calendario delle nuove aste 2022, per mettere a disposizione degli operatori la potenza non assegnata nei bandi precedenti.

Il calendario delle aste

L’ottavo bando sarà aperto dalle ore 12 del 31 gennaio 2022 fino alla stessa ora del 2 marzo 2022. Qualora non venisse assegnata tutta la potenza a disposizione, il GSE aprirà una nuova procedura di gara il 31 maggio 2022.

I tempi di svolgimento delle sessioni e quelli di pubblicazione delle graduatorie relative ai nuovi bandi sono gli stessi stabiliti dal Decreto Fer 1, cioè 30 giorni per la chiusura del bando e 90 giorni per la pubblicazione degli esiti.  Medesimi tempi anche per l’eventuale nono bando.

I bandi per l’ottava gara saranno resi noti a seguito della pubblicazione, entro il 28 gennaio 2022, delle graduatorie della settima gara e indicheranno, per ciascun gruppo di impianti, il contingente di potenza non assegnata nella precedente Procedura.

Le procedure si svolgeranno in attesa dei nuovi Decreti di aggiornamento dei regimi di sostegno alle fonti rinnovabili, che metteranno a disposizione degli operatori nuova potenza incentivabile.

Per maggiori informazioni

Tutte informazioni relative ai bandi sono disponibili nell’apposita sezione del sito GSE, cliccando qui:

https://www.gse.it/servizi-per-te/fonti-rinnovabili/fer-elettriche/incentivi-dm-04-07-2019

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GSE: in pista il nuovo servizio di ricarica del proprio veicolo elettrico

Attivo il nuovo servizio del GSE per la ricarica del proprio veicolo elettrico avendo la disponibilità di una potenza di circa 6 kW.

le caratteristiche principali del servizio offerto

A seguito della Delibera 541/2020 di ARERA (che descrive i termini generali di questa innovativa sperimentazione), messa in piedi la sperimentazione del servizio di ricarica del proprio veicolo elettrico avendo la disponibilità di una potenza di circa 6 kW.

Ciò potrà avvenire di notte, di domenica e negli altri giorni festivi, senza dover richiedere un aumento di potenza al proprio fornitore di energia elettrica, quindi senza dover sostenere costi fissi aggiuntivi dovuti all’incremento della potenza.

La gestione operativa è stata affidata al Gestore dei Servizi Energetici (GSE)), ed il servizio sarà attivo dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2023.

Gli obiettivi perseguiti dal Gestore

Il GSE realizzerà questo servizio per promuovere la ricarica “intelligente” dei veicoli elettrici:

  • compatibilmente con le caratteristiche delle reti elettriche esistenti;
  • sfruttando le potenzialità offerte dai misuratori elettronici e dai dispositivi di ricarica più avanzati, in grado cioè di regolare la velocità di ricarica sulla base di comandi forniti da attori esterni (ad esempio da aggregatori o dal distributore locale, previa autorizzazione del cliente), oppure in modo automatico.

Termini per la presentazione della domanda

Dal 3 maggio 2021 sarà possibile presentare la richiesta di ammissione a ricaricare il proprio veicolo elettrico, di notte, di domenica e negli altri giorni festivi, in luoghi non accessibili al pubblico, senza dover richiedere un aumento di potenza al proprio fornitore di energia.

La richiesta di ammissione alla sperimentazione potrà essere presentata al GSE a partire dal 3 maggio 2021 e fino al 30 aprile 2023 dai clienti che rispettano i requisiti previsti dalla delibera relativi al contratto di fornitura di energia elettrica e alla tipologia di dispositivo di ricarica.

I beneficiari

GSE chiarisce che i potenziali beneficiari sono quegli utenti che hanno un contratto di fornitura di energia elettrica attivo con le seguenti tipologie di utenza: Clienti Domestici e Non domestici (Altri usi).

Inoltre viene specificato che:

  • la potenza impegnata deve essere non inferiore a 2kW e non superiore a 4,5 kW;
  • la connessione deve essere in bassa tensione (BT) ovvero con tensione di fornitura non superiore a 1.000 V;
  • il contatore installato, a cui è allacciato il dispositivo di ricarica, deve essere elettronico telegestito, di prima o di seconda generazione.

Maggiori informazioni

Per avere:

  • la Guida operativa
  • il Fac-simile del modulo della domanda di ammissione.

Potete cliccare qui.

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