Ricerca per:
Fondo Kyoto: si riparte

Il Fondo Kyoto riparte. Il meccanismo, che prevede forme di finanziamento per l’efficientamento energetico, viene dedicato agli edifici pubblici.

Di cosa si tratta

Si tratta di un fondo dedicato ai finanziamenti, concessi a tasso agevolato, per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici.

La base normativa viene costituita dal decreto interministeriale 11 febbraio 2021, n. 65, pubblicato nella Gazzetta ufficiale, Serie generale n. 98 del 24 aprile 2021

La ripartenza

Essa è stata disposta con decreto direttoriale MITE n. 200 del 15 settembre 2022.

I beneficiari

Possono presentare domanda di concessione del finanziamento:

1. i soggetti pubblici proprietari delle seguenti strutture:

a. edifici destinati all’istruzione scolastica, ivi inclusi gli asili nido, all’istruzione universitaria, all’alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam);

b. impianti sportivi, non compresi nel “Piano per la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane”” di cui al comma 3 dell’articolo 15 del decreto-legge 25 novembre 2015, n. 185;

c. edifici adibiti a ospedali, policlinici e a servizi socio-sanitari.

2. i soggetti pubblici che a titolo oneroso o gratuito hanno in uso le strutture pubbliche di cui al punto 1);

3. i Fondi di investimento immobiliare costituiti ai sensi al decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, per i soli edifici di cui al punto 1, lettera a).

Termine di presentazione delle domande

La possibilità di presentazione delle domande vi sarà fino alle ore 24,00 del 31 dicembre 2022

Modalità di svolgimento della procedura

Selezione in base alla data di presentazione

Il MITE ha chiarito che la procedura di ammissione alle agevolazioni è “a sportello”.

In altri termini, verranno soddisfatte le domande in ordine di presentazione, e per la definizione dell’ordine cronologico di ricezione delle domande farà fede la data e l’orario riportato sulla ricevuta di accettazione del provider di posta elettronica certificata (Pec) del Ministero della transizione ecologica.

Modalità di presentazione

Il DM interministeriale sopra richiamato fissa modalità di presentazione delle domande e la relativa documentazione da allegare.

Le domande di ammissione dovranno essere compilate, a pena di irricevibilità, attraverso l’apposito applicativo reso disponibile sul sito internet della Cassa depositi e prestiti Spa, firmate digitalmente e, corredate della relativa documentazione, trasmesse con unica Pec ai seguenti indirizzi di posta elettronica certificata:

fondokyoto@pec.minambiente.it

cdpspa@pec.cdp.it

Il plafond

Le risorse del Fondo Kyoto sono pari a circa 170 milioni di euro, disponibili a valere sul fondo rotativo istituito ai sensi dell’articolo 1, comma 1110, della legge n. 296/2006 (Fondo Kyoto). Il Fondo Kyoto concede finanziamenti a tasso agevolato ai soggetti pubblici titolari di immobili per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico, idrico. I prestiti hanno un tasso di interesse fisso dello 0,25% con una durata massima di 20 anni e devono garantire un miglioramento di almeno due classi energetiche.

A coloro che beneficeranno del finanziamento andrà l’80% dei complessivi 166 milioni di euro stanziati per l’iniziativa; il restante 20% sarà a beneficio dei fondi d’investimento immobiliari chiusi promossi o partecipati da Regioni, Provincie, Comuni, che potranno beneficiarne limitatamente agli interventi sugli immobili destinati all’istruzione scolastica.

Per maggiori informazioni

Il testo completo del decreto interministeriale 11 febbraio 2021 e del decreto direttoriale, n. 200 del 15 settembre 2022, nonché i documenti utili per la presentazione delle istanze, sono consultabili e scaricabili al seguente indirizzo internet: https://www.mite.gov.it/pagina/fondo-kyoto-2021

Le recenti novità

Negli ultimi giorni sono stati resi noti i nuovi termini per usufruire dei fondi per la riqualificazione energetica di scuole, ospedali e impianti sportivi di proprietà pubblica, ed è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale la proroga dei termini per la presentazione delle domande di concessione dei finanziamenti a tasso agevolato a valere sul Fondo Kyoto, che, come sopra scritto, è il termine del 2022.

Advertising

Book

È on line il terzo volume della nuova collana dal titolo “L’Economia circolare dispiegata”, dal titolo “Organizzazione Aziendale – Circolare e sostenibile”. Il volume è dedicato a chi intende approcciare ai fondamenti dell’economia in generale e dell’economia ambientale in particolare; a quelli dell’economia aziendale ed ai concetti basilari dell’organizzazione aziendale, al marketing e alle principali forme di gestione di un Azienda, in un’ottica di sostenibilità ambientale.

Per comprare il Volume

Cliccare qui.

Advertising

Book

Pubblicato il  nuovo volume riguardante la normativa ambientale dedicato ai chiarimenti sulla parte IV del TUA, sulla gestione dei rifiuti dal titolo “Il testo unico ambientale – I chiarimenti sugli istituti della Parte IV relativa ai rifiuti

Per comprare il Volume

Cliccare qui.

Advertising

Book

Disponibile on-line, su Amazon on-line shop, il secondo volume de “L’economia circolare dispiegata”, “La gestione dei rifiuti: per Aziende, Cittadini, Enti pubblici”, dedicato a chi vuole approfondire i temi dell’economia ambientale, della gestione dei rifiuti e della relativa disciplina tariffaria, sotto un profilo economico, legislativo e tributario.

E’ in libreria e sullo shop-on line di Amazon, il mio nuovo volume dedicato alle “Procedure Autorizzative Ambientali IIa Edizione. Cosa cambia con il “Semplificazioni bis” (DL n. 77/2021/)”.

Per comprare il Volume

Cliccare qui.

Advertising

Book

Le “Procedure Ambientali” costituisce il primo volume della nuova collana dal titolo “L’Economia circolare dispiegata”, il visibile filo rosso che lega assieme le diverse monografie che la compongono, ciascuna delle quali è stata sviluppata con l’obiettivo di evidenziare i principi cui dovrebbero essere ispirati i modi di operare di cittadini, imprese, e pubbliche amministrazioni chiamati ad implementarli, i quali possono rendere, se correttamente attuati, “circolare” il nostro sistema economico. Per acquistare la tua copia, clicca qui!

Legambiente: uno studio per evidenziare i benefici della decarbonizzazione

Legambiente, con Elemens, ha rilasciato un importante studio sul tema della decarbonizzazione in edilizia, ovvero dei benefici che verrebbero ad originare  da un minore utilizzo delle fonti fossili per la produzione di energia, argomento particolarmente in taglio in questo momento storico per il nostro Paese. Le principali evidenze della ricerca.

Perché uno studio sulla decarbonizzazione in edilizia

Il motivo è presto spiegato: per ridurre i consumi di gas e la dipendenza da gas russo fondamentale intervenire sulla prima voce di consumo in Italia, ossia il settore civile, secondo quanto emerge dal documento.

Quale la ricetta per ridurre la dipendenza energetica dall’Est Europa?

per Legambiente e Kyoto Club ciò può essere realizzato secondo due strategie:

  • migliorare l’efficientamento del parco edilizio;
  • elettrificare i consumi per il riscaldamento domestico

Secondo gli Estensori, si tratta della combinazione perfetta per:

  1. ridurre i consumi di gas, e quindi anche la dipendenza da quello russo;
  2. diminuire le emissioni climalteranti migliorando la qualità dell’aria e per alleggerire il costo della bolletta.

Le operazioni da attuare

In particolare, l’Italia dovrebbe:

  • riqualificare ogni anno il 3% del patrimonio edilizio, come prevede la nuova strategia europea Renovation Wave[1];
  • elettrificare i consumi per il riscaldamento domestico puntando sulle pompe di calore.

Il risultato pratico che si otterrebbe sarebbe:

  • una riduzione dei consumi di gas, nel giro di tre anni, ossia al 2025, di oltre 5,4 miliardi di metri cubi all’anno per arrivare al 2030 a ben 12 miliardi di metro cubi, pari al 41% delle importazioni dalla Russia;
  • un risparmio di emissioni di gas climalteranti pari a 22 milioni di tonnellate di C02;
  • un risparmio in bollette per le famiglie.

Inoltre, la riduzione del consumo di gas comporterebbe un ulteriore beneficio, legato alla riduzione degli incidenti che ogni anno avvengono legati al suo consumo. Solo nel 2019, sono stati 270 eventi con 35 decessi.

È quanto emerge in sintesi dal nuovo studio Elemens “Dal Gas alle rinnovabili. Scenari e benefici economici dalla decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento degli edifici” elaborato per Legambiente e Kyoto Club in cui si fa un’analisi sugli effetti che interventi di questo tipo potrebbero e avere su un breve periodo (al 2025) e al 2030 con interventi sul patrimonio edilizio a partire dalle case più energivore (Classe G) e sostituendo i sistemi di riscaldamento domestico a gas con le pompe di calore. In Italia i consumi civili valgono 32 miliardi di metri cubi ogni anno, il 43% di quelli nazionali e contribuiscono in maniera significativa a inquinare le città e a surriscaldare il Pianeta.

Il contesto

L’analisi svolta rileva che in Italia sono 17,5 milioni (su circa 26 milioni) le abitazioni che utilizzano caldaie a gas per il riscaldamento.

Per questi motivi, per Legambiente e Kyoto Club l’Italia può e deve rendere più efficaci le politiche di incentivo per le riqualificazioni edilizie visto che qui è la prima voce dei consumi in Italia – quelli per gli usi civili sono pari a 32 miliardi di metri cubi ogni anno su 76 complessivi – e secondo Enea la riduzione nel 2020 è stata di appena 0,3 miliardi di metri cubi di gas a fronte di 27 miliardi di euro di detrazioni fiscali.

Le proposte Legambiente Kyoto Club

Le soluzioni proposte partono allo stop ai sussidi ambientalmente dannosi, e proseguono con:

  1. riforma dell’econobus[2];
  2. progressiva eliminazione delle agevolazioni IVA e accise su gas entro i prossimi 3 anni[3];
  3. divieto di installazione nei nuovi interventi edilizi (2024) e nelle ristrutturazioni degli interi edifici (2027) nella prospettiva di elettrificazione e diffusione di pompe di calore integrate con fonti rinnovabili.

Gli esempi virtuosi

Nell’ambito della ricerca vengo anche citati tre casi , quello dell’Irlanda, della Francia e del Belgio (e per l’Italia, quello della Regione Sardegna), in cui vengono adottate politiche enegetiche alternative molto efficienti al fine di ridurre la dipendenza.

Per approfondire

Ulteriori approfondimenti sul documento al seguente link: https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2021/11/Dal-gas-alle-rinnovabili_studio-Elemens-2022.pdf

Dall’Irlanda alla Francia e al Belgio, nello studio di Elemens vengono citati anche alcuni esempi di politiche adottate all’estero da cui il nostro Paese potrebbe ispirarsi. Si va dall’Irlanda dove nel febbraio del 2020 è stato approvato un pacchetto per supportare il miglioramento delle classi energetiche degli edifici, con l’obiettivo di riqualificare energeticamente 500.000 case con classe energetica pari ad almeno la classe B2. Il supporto economico consiste nell’erogazione in conto capitale di un incentivo fino al 50% della spesa sostenuta per effettuare gli interventi, in particolare con attenzione alle persone che soffrono di povertà energetica è prevista l’intera copertura dell’intervento. Inoltre, gli interventi che possono avere un impatto maggiore nella riduzione del consumo energetico possono potenzialmente accedere ad un incentivo pari anche fino all’80% della spesa. Il piano prevede una spesa di 8 miliardi di € al 2030.

Altro esempio è rappresentato dalla Francia, che in seguito alla crisi energetica indotta dalla situazione geopolitica, ha deciso di portare a 9.000 € l’incentivo a supporto dell’installazione di pompe di calore In Belgio, il Climate Plan della regione delle Fiandre mira a rendere obbligatorio entro il 2023 la riqualificazione energetica degli edifici acquistati almeno fino alla classe D: questo intervento deve essere effettuato dall’acquirente entro i 5 anni successivi all’acquisto. Inoltre, per i nuovi edifici sarà proibito avere un riscaldamento a gas – se non in conformazione ibrida con pompa di calore – e entro il 2026 diventerà proibita anche la connessione alla rete del gas. Questo piano è sostenuto da agevolazioni fiscali e sussidi nei confronti delle pompe di calore e degli impianti ibridi.

Il caso Sardegna

Tornando in Italia, gli occhi sono tutti puntati sulla Sardegna che potrebbe diventare uno dei laboratori della transizione energetica. Come viene ricordato nello studio, la Sardegna è ad oggi l’unica regione italiana non ancora metanizzata tramite la rete nazionale. Questa condizione deve essere sfruttata come un’opportunità per sperimentare gli effetti delle politiche di elettrificazione, mettendo in abbinamento l’efficientamento degli edifici con una massiva penetrazione della generazione e autoproduzione da rinnovabili, sistemi di accumulo. La Sardegna può puntare ad essere la prima isola green del mediterraneo, puntando su efficienza e rinnovabili, riqualificazione edilizia. L’attenzione posta al tema è confermata dagli esiti del Capacity Market, che vedono come maggiori vincitori in Sardegna gli accumuli elettrici, i quali sono in grado di fornire oggi i medesimi servizi delle centrali fossili.


[1] portandolo da una performance media di consumo di energia finale termica di 136 kWh/m2/anno (media attuale tra residenziale e civile) a circa 50 kWh/m2/anno

[2] Esse ritengono opportuno passare da incentivi legati alle tecnologie al premiare interventi integrati che riducano i fabbisogni energetici degli edifici attraverso i più efficaci interventi di coibentazione, sostituzione di impianti e reti, inserimento di tecnologie per l’autoproduzione da fonti rinnovabili.

[3] Anche tenendo in conto la progressiva decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento degli edifici con l’eliminazione degli incentivi per l’installazione delle caldaie a gas (2023 esclusione dal superbonus 110%, 2026 esclusione dalla detrazione del 50%).

Advertising

Book

Pubblicato il  nuovo volume riguardante la normativa ambientale dedicato ai chiarimenti sulla parte IV del TUA, sulla gestione dei rifiuti dal titolo “Il testo unico ambientale – I chiarimenti sugli istituti della Parte IV relativa ai rifiuti

Per comprare il Volume

Cliccare qui.

Advertising

Book

Disponibile on-line, su Amazon on-line shop, il secondo volume de “L’economia circolare dispiegata”, “La gestione dei rifiuti: per Aziende, Cittadini, Enti pubblici”, dedicato a chi vuole approfondire i temi dell’economia ambientale, della gestione dei rifiuti e della relativa disciplina tariffaria, sotto un profilo economico, legislativo e tributario.

E’ in libreria e sullo shop-on line di Amazon, il mio nuovo volume dedicato alle “Procedure Autorizzative Ambientali IIa Edizione. Cosa cambia con il “Semplificazioni bis” (DL n. 77/2021/)”.

Per comprare il Volume

Cliccare qui.

Advertising

Book

Le “Procedure Ambientali” costituisce il primo volume della nuova collana dal titolo “L’Economia circolare dispiegata”, il visibile filo rosso che lega assieme le diverse monografie che la compongono, ciascuna delle quali è stata sviluppata con l’obiettivo di evidenziare i principi cui dovrebbero essere ispirati i modi di operare di cittadini, imprese, e pubbliche amministrazioni chiamati ad implementarli, i quali possono rendere, se correttamente attuati, “circolare” il nostro sistema economico. Per acquistare la tua copia, clicca qui!