Terre di spazzamento: bocciato il testo predisposto dal MITE

Il Ministero della Transizione Ecologica deve ripartire da capo per quanto riguarda la bozza di decreto “end of waste” sulle terre di spazzamento.

La comunicazione del MITE

La notizia è stata diffusa a seguito di una interrogazione parlamentare svolta dal Dicastero presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, lo  scorso 9 Marzo 2022.

In particolare, in risposta ad essa (n. 5-07497), laddove si indagava sui tempi di emanazione dei regolamenti sulla cessazione della qualifica di rifiuto (End of waste) ex articolo 184-ter, Dlgs 152/2006, il MITE ha fatto presente il parere negativo del Consiglio di Stato e della risposta della Commissione europea sulla bozza di testo notificato, riguardante il recupero come materia dei suddetti flussi per ottenere la produzione di inerti recuperati.

Pertanto, si riparte con un nuovo testo, a partire dalla proposizione dello schema di provvedimento nei confronti di Consiglio di Stato e alla Commissione europea.

Una “squadra” per l’end of waste

Nel corso dell’audizione è stato ricordato come, nella tecnostruttura del MITE, sia stata predisposta una squadra ad hoc per accelerare la stesura dei decreti End of waste.

È stata anche l’occasione per fare il punto della situazione sui decreti in uscita. In particolare, quelli in fase di istruttoria tecnica vengono ad essere costituiti da:

  • rifiuti di gesso provenienti dalla demolizione dei pannelli di cartongesso;
  • rifiuti di plastiche miste provenienti dalle cartiere (pulper);
  • rifiuti di membrane bituminose per la produzione di additivi destinati alle miscele bituminose.

I tempi di chiusura del procedimento di approvazione però, conclude il Mite, non sono quantificabili considerato l’iter istruttorio (pareri tecnici di Ispra e Istituto superiore di sanità, notifica alla Ue e ricevimento del parere del Consiglio di Stato).