Roma, in arrivo il Commissario per la gestione dei rifiuti
Continuano a pervenire le notizie dalla Città di Roma in tema di gestione dei rifiuti. Dopo l’annuncio della proposta, da parte del Sindaco Gualtieri, in merito alla realizzazione del Termovalorizzatore, è il turno dell’annuncio di un Commissario per la gestione dei rifiuti
La base normativa
Il commissario dovrà, giustappunto, approvare i progetti di nuovi impianti e le modifica a impianti rifiuti esistenti a Roma Capitale.
Lo prevede uno schema di Dl esaminato dal Consiglio dei ministri avvenuta una decina di giorni fà, il 2 maggio 2022, recante misure urgenti di politiche energetiche.
Tra le altre cose, si prevede una disposizione riguardante proprio la modificazione e l’integrazione della scarsa dotazione impiantistica della Città.
Chi decide della dotazione impiantistica regionale?
Nel marzo 2020 la Commissione Europea ha predisposto il nuovo Piano europeo di azione per l’economia circolare, approvando le conclusioni a Dicembre 2020.
In relazione agli obiettivi quantitativi fissati, il nostro Paese si trova in ottima posizione, per quanto attiene a produttività delle risorse ed eco-innovazione in certi ambiti;
A testimoniarlo sono:
- l’elevato recupero come materia dei rifiuti da imballaggio (v. 73% di imballaggi avviati al riciclaggio, raggiungendo così l’obiettivo fissato sul punto al 2025);
- la produzione di nuovi materiali sostenibili, come le bioplastiche.
Tuttavia, proprio perché c’è ancora molta strada da percorrere per rendere il sistema economico realmente circolare (v. produzione dei rifiuti urbani in Italia, che oggi è ancora pari a circa mezza tonnellata pro-capite, quantità che sale a tre tonnellate considerando la totalità dei rifiuti, compresi quelli speciali), il PNRG, ed in particolare la Missione 2, ha dedicato circa 3 miliardi di euro in progetti finalizzati a potenziare la rete della raccolta differenziata e degli impianti di trattamento e riciclo, in particolare di rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), plastica e tessuti, ancora carenti nel Centro-Sud, in modo da raggiungere per tempo gli ambiziosi target Ue.
Il ruolo del PRGR
Dopo aver definito la portata del livello delle informazioni nell’ambito della procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) cui viene sottoposto prima dell’approvazione, il nuovo Programma Nazionale Gestione dei Rifiuti (PNRG), frutto del recepimento del c.d. “Circular Economy Package” disposto dalla Comunità Europea (e recepito, nel caso in esame, con il D. Lgs. n. 116/2020), verrà posto in pubblica consultazione, al fine di ricevere le osservazioni utili alla chiusura del documento.
Le finalità del PNGR sono, tra le altre cose, quelle di:
- costituire un documento di indirizzo per le Regioni e le Province autonome nella pianificazione della gestione dei rifiuti (aspetto strategico): mediante la determinazione dei macro-obiettivi, consentire ad esse la definizione dei criteri e le linee strategiche per l’elaborazione dei Piani regionali di gestione dei rifiuti e colmare il gap impiantistico assai carente;
- colmare le lacune di gestione dei rifiuti in materia di capacità degli impianti e standard qualitativi esistenti tra le diverse regioni e aree del territorio nazionale, con l’obiettivo di recuperare i ritardi, migliorando la media nazionale, per raggiungere gli obiettivi attuali e nuovi previsti dalla normativa europea e nazionale (percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti e percentuale di rifiuti in discarica, riutilizzo, recupero, ecc.). Saranno incluse azioni specifiche per affrontare la bassa raccolta dei rifiuti e scoraggiare le discariche (cfr. anche strategia nazionale sull’economia circolare).
La funzione del Commissario
Il Commissario, in tale contesto dovrebbe subentrare, nelle competenze, alla Regione in materia di rifiuti, e solamente per il Comune di Roma.
In tal senso, il Commissario di Governo dovrà:
- autorizzare l’esercizio delle operazioni di smaltimento e recupero di rifiuti anche pericolosi.
- Predisporre ed adottare il Piano di gestione dei rifiuti di Roma Capitale (nel rispetto dei criteri ex articolo 199. Dlgs 152 2006 e del Piano nazionale rifiuti) e del Piano bonifiche;
- Regolamentare le attività di gestione dei rifiuti, compresa la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, anche pericolosi e approverà i progetti di nuovi impianti per la gestione di rifiuti anche pericolosi, e l’autorizzazione alle modifiche degli impianti esistenti (salva la competenza statale in materia).
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