Deposito nazionale (DN): pubblicato dal MASE l’elenco aree idonee alla localizzazione del Deposito nazionale

Lo scorso 13 dicembre 2023 il MASE ha pubblicato sul proprio sito web l’elenco delle aree presenti nella proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI). A tal proposito, gli Enti locali di tutto il territorio italiano possono presentare entro 30 giorni le autocandidature ad ospitare l’opera. Per le aree non comprese nell’elenco, si procederà a una rivalutazione ai fini della loro idoneità. Che cos’è il DN, l’attività di decomissioning, e il ruolo di SOGIN.

Che cos’è il deposito nazionale

 Il Deposito Nazionale sarà un’infrastruttura ambientale di superficie che permetterà di sistemare definitivamente in sicurezza i rifiuti radioattivi, oggi stoccati all’interno di decine di depositi temporanei presenti nel Paese, prodotti dall’esercizio e dallo smantellamento degli impianti nucleari e dalle quotidiane attività di medicina nucleare, industria e ricerca.

Il Deposito Nazionale sarà costituito dalle strutture per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi a molto bassa e bassa attività e da quelle per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi a media e alta attività, che dovranno essere successivamente trasferiti in un deposito geologico idoneo alla loro sistemazione definitiva.

Insieme al Deposito Nazionale verrà realizzato il Parco Tecnologico, un centro di ricerca aperto a collaborazioni internazionali, nel quale si svolgeranno attività nel campo energetico, della gestione dei rifiuti e dello sviluppo sostenibile. Sarà un polo di attrazione per l’innovazione scientifica e tecnologica nell’industria e un richiamo per un’occupazione qualificata.

Il Deposito Nazionale sarà integrato con il territorio, anche dal punto di vista paesaggistico. Infatti, una volta completato il riempimento, sarà ricoperto da una collina artificiale, realizzata con materiali impermeabili, che costituirà un’ulteriore protezione, prevenendo anche eventuali infiltrazioni d’acqua. Tale copertura armonizzerà anche visivamente il Deposito con l’ambiente circostante, mediante un manto erboso.

Il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico sarà costruito all’interno di un’area di circa 150 ettari, di cui 110 dedicati al Deposito e 40 al Parco Tecnologico.

Che cos’è il Decomissioning

In Italia la messa in sicurezza degli ex impianti nucleari, da dove provengono le scorie radioattive dei rifiuti originati dall’attività di produzione, viene garantita da SOGIN, la quale si occupa, appunto, del c.d. “decomissioning”. Queste le principali evidenze dell’attività.

Si tratta letteralmente di un attività di smantellamento di un impianto nucleare, la quale rappresenta l’ultima fase del suo ciclo di vita dopo la costruzione e l’esercizio.

In termini generali, il decommissioning comprende l’allontanamento del combustibile e la caratterizzazione radiologica degli impianti, la decontaminazione delle strutture, la demolizione degli edifici e, infine, la caratterizzazione radiologica del sito. Tutte queste operazioni vengono svolte mantenendo sempre in sicurezza gli impianti nei quali si lavora.

Il decommissioning si caratterizza anche per la gestione dei rifiuti radioattivi, che sono stoccati in appositi depositi temporanei, e di tutti gli altri materiali prodotti dallo smantellamento, come ferro, rame o calcestruzzo, che vengono allontanati dal sito per essere recuperati e riciclati.

Quando tutte le strutture dell’impianto sono demolite e tutti i rifiuti radioattivi sono condizionati e stoccati nei depositi temporanei, pronti per essere trasferiti al Deposito Nazionale, si raggiunge una fase intermedia definita “brown field” (prato marrone).

Dopo il graduale conferimento dei rifiuti radioattivi al Deposito Nazionale, si procede anche con lo smantellamento dei depositi temporanei.

A questo punto l’area, una volta verificata l’assenza dei vincoli di natura radiologica, raggiunge lo stato di “green field” (prato verde) che consente di restituire il sito alla collettività per il suo riutilizzo.

SOGIN: il ruolo svolto

Si tratta della Società pubblica responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi.

E’ una società pubblica, responsabile della suddetta attività, e della relativa gestione dei rifiuti radioattivi, compresi quelli prodotti dalle attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare.

Tali attività sono svolte per garantire quotidianamente la sicurezza dei cittadini, salvaguardare l’ambiente e tutelare le generazioni future.

Viene interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, Sogin opera in base agli indirizzi strategici del Governo italiano.

Le aree scelte

Questo l’elenco delle aree selezionate:

https://www.gse.it/servizi-per-te/attuazione-misure-pnrr/produzione-di-biometano/graduatorie