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MUD: slittato a luglio l’invio del modello unico di dichiarazione ambientale

Con una decisione intrapresa dal MASE, al via la revisione del nuovo modello di dichiarazione ambientale (MUD). Ancora dubbi sulla possibilità di utilizzare il vecchio tracciato record per la trasmissione dei dati.

Il nuovo modello

È stato annunciato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE). Con una nota annuncia viene previsto, a breve, il rilascio del nuovo MUD.

Il Dicastero chiarisce che esso sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale la prossima settimana e il termine per adempiere agli obblighi per gli operatori slitterà “ai primi giorni di luglio”

Come noto, il tracciato record viene delineato attraverso un atto rilasciato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (mediante DPCM).

Le tempistiche

Per quanto riguarda i tempi della pubblicazione, il MASE ha chiarito che ciò avverrà entro il 10 marzo.

Pertanto, gli obblighi degli operatori per la presentazione del nuovo MUD verranno posticipati di ulteriori 120 giorni dalla data di pubblicazione: dunque tra il 4 e il 10 luglio prossimi, in base alla effettiva data di pubblicazione.

È possibile utilizzare il vecchio tracciato normativo del 2022?

Resta però da chiarire in che modo il nuovo modello potrà essere adottato per l’anno in corso in deroga alla normativa vigente.

La normativa sul punto, data dalla L. n 70/1994, chiarisce che, affinché possa entrare in vigore un nuovo tracciato record, occorre che il nuovo format debba essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro il 1° marzo.

Come sopra specificato, ciò non potrà avvenire.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha chiarito che è stata comunicata la volontà di procedere al nuovo DPCM lo scorso 3 marzo, mediante un comunicato trasmesso alla direzione competente del Ministero che il decreto annuale per l’aggiornamento della modulistica MUD è stato trasmesso alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale”.

Un’ipotesi al vaglio di Palazzo Chigi è quella di procedere con la pubblicazione di un supplemento ‘retrodatato’ della Gazzetta Ufficiale.

I ritardi nella pubblicazione del DPCM sarebbero da attribuirsi al clima di instabilità generato dal processo di riorganizzazione della struttura del dicastero.

La comunicazione unioncamere

Unioncamere comunica, sentito il MASE, che non essendo stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro la data del 1° marzo un DPCM contenente modifiche ed integrazioni al modello unico di dichiarazione ambientale, il modello da utilizzare per le dichiarazioni da presentare con riferimento all’anno 2022 è ancora quello previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 dicembre 2021.

Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale che sarà utilizzato per le dichiarazioni da presentare nel 2023, con riferimento all’anno precedente, come disposto dalla legge 25 gennaio 1994, n. 70 è articolato in Comunicazioni che devono essere presentate dai soggetti tenuti all’adempimento, aventi ad oggetto:

  • Rifiuti;
  • Veicoli Fuori Uso;
  • Imballaggi, composta dalla Sezione Consorzi e dalla Sezione Gestori Rifiuti di imballaggio;
  • Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche;
  • Rifiuti Urbani, assimilati e raccolti in convenzione;
  • Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.

Unioncamere informa che nei prossimi giorni provvederà a pubblicare i prodotti informatici e i portali per la compilazione e trasmissione delle Comunicazioni, così come previsto dal punto 3.4 dell’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sopra citato.

Il termine per la presentazione del modello è fissato al 2 maggio 2023.

UE: al via il programma per innovazione 2023

La Commissione europea ha approvato il programma di lavoro 2023 rilasciato dal Consiglio europeo avente ad oggetto le attività di innovazione di impresa, consentendo ai potenziali beneficiare l’accesso ad un plafond pari ad oltre 1,6 miliardi di euro nel 2023 per gli innovatori rivoluzionari utile ad espandersi e creare nuovi mercati.

Il progetto

Con EIC Pathfinder si promuove una linea di finanziamento, pari a 343 milioni di euro, che interessa i gruppi di ricerca multidisciplinari per intraprendere ricerche visionarie con il potenziale per portare a scoperte tecnologiche. 

Le modalità di accesso ai finanziamenti

In particolare:

  • i gruppi di ricerca potranno richiedere sovvenzioni fino a 3 o 4 milioni di euro;
  • i bandi si apriranno il 7 dicembre (Pathfinder Open) e il 20 giugno (Pathfinder Challenges);
  • la maggior parte dei finanziamenti viene assegnata tramite bandi aperti senza priorità tematiche predefinite;
  • 163,5 milioni di euro sono stanziati per affrontare cinque sfide:
  1. raffreddamento pulito ed efficiente;
  2. digitalizzazione delle costruzioni;
  3. nutrizione di precisione;
  4. elettronica responsabile;
  5. energia solare nello spazio

Focus su alcuni bandi

EIC Transition

Il bando EIC Transition  (128,3 milioni di euro) verrà impiegato per  trasformare i risultati della ricerca in opportunità di innovazione.

Gli inviti si concentrano sui risultati generati dai progetti Pathfinder dell’EIC e dai progetti Proof of Concept del Consiglio europeo della ricerca, per far maturare le tecnologie e creare un business case per applicazioni specifiche. Applicare in qualsiasi momento (date limite: 12 aprile, 27 settembre).

In particolare, 60,5 milioni di euro vengono stanziati per affrontare tre sfide della transizione: micro-nano-biodispositivi, intelligenza ambientale, pettini di frequenza ottici su scala di chip

EIC Accelerator 

EIC Accelerator  (1,13 miliardi di euro) per le start-up e le PMI per sviluppare e ampliare le innovazioni ad alto impatto con il potenziale per creare nuovi mercati o perturbare quelli esistenti.

Tutti i progetti del Consiglio europeo per l’innovazione hanno accesso ai  servizi di accelerazione aziendale , che forniscono coach, mentori e competenze, opportunità di collaborazione con aziende, investitori e altri, e una serie di altri servizi ed eventi.

Le novità del programma

Le novità introdotte nel programma della Comunità vengono costituite da una serie di otto sfide per start-up e PMI per diventare leader globali in aree tecnologiche strategiche, con un budget per sovvenzioni e investimenti di 525 milioni di euro.

In particolare, viene attuato un nuovo schema per aumentare il flusso di talenti innovativi nelle start-up deep tech attraverso stage di ricercatori promettenti.

Verrà offerto un maggiore sostegno alle donne innovatrici , collegando l’EIC Accelerator alle aziende sostenute dall’iniziativa Women TechEU.

Verrò attuato una forma di supporto per testare le innovazioni EIC tra committenti pubblici e privati.

Verranno realizzate ulteriori collaborazioni con l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) , attraverso l’apertura di servizi di accelerazione aziendale e il lancio di un premio congiunto EIC-EIT per le donne innovatrici.

Sostegno alle priorità dell’UE

Il programma di lavoro EIC 2023 definisce una serie aggiornata di “sfide EIC”. Oltre mezzo miliardo di euro è messo a disposizione delle start-up per sviluppare tecnologie future che contribuiranno agli obiettivi dell’UE di accelerare l’introduzione delle energie rinnovabili, garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di semiconduttori e la sicurezza delle catene di approvvigionamento alimentare, nonché costruzioni rispettose dell’ambiente. Le sfide sosterranno direttamente obiettivi politici dell’UE come REPowerEU , Chips Act , New European Bauhaus , sicurezza alimentare e missioni dell’UE in Horizon Europe .

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