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Convegno: “Il nuovo registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti” – Ecomondo – Giovedì 9 Novembre 2023, ore 9.30 – Sala Neri 2 Hall Sud

L’evento, a cura di Direzione Generale Economia Circolare del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Albo Nazionale Gestori Ambientali, mira a dare la massima diffusione alle informazioni rivolte ai principali stakeholders sul nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti attraverso un confronto tra le parti interessate.

Il Registro elettronico nazionale, oltre a garantire la tracciabilità dei rifiuti a regime, fornirà dati qualificati per le attività di vigilanza e controllo, migliorando il sistema dei controlli da parte delle autorità ad esso preposte. Inoltre, rappresenta un valido strumento finalizzato alla pianificazione e gestione dei flussi di rifiuti e all’individuazione delle eventuali carenze di tipo impiantistico sul territorio nazionale.

Lo schema di regolamento adottato con il D.M. 4 aprile 2023, n.59 è stato predisposto con l’intento di definire un percorso per la digitalizzazione degli adempimenti ambientali, introducendo nuovi modelli per il registro cronologico di carico e scarico e il Formulario di identificazione del Rifiuto (FIR) che, come stabilito dal regolamento, saranno vigenti a partire dal febbraio 2025.

Programma

Moderatore

​Dott. Carlo Zaghi, Dirigente divisione III Vigilanza sulla pianificazione della gestione dei rifiuti e tracciabilità Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

9.30-9.45 Saluti istituzionali
Viceministro On. Vannia Gava, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (TBC)

9.45-10.00 Introduzione e saluti
Ing. Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile, Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (TBC)

10.00-10.15 Il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti
Dott. Carlo Zaghi, Dirigente divisione III Vigilanza sulla pianificazione della gestione dei rifiuti e tracciabilità, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

10.15-10.45 Attuazione del nuovo sistema di tracciabilità: modalità operative di funzionamento

Dott. Marco Conte, UNIONCAMERE
Dott. Marco Botteri, ECOCERVED

10.45-11.00 Il ruolo del sistema Albo gestori ambientali nell’attuazione del R.E.N.T.Ri
Presidente Ing. Daniele Gizzi, Albo Nazionale Gestori Ambientali

11.00-11.15 Intervento a cura delle forze dell’ordine
Relatore delle Forze dell’ordine (TBC)

11.15-12.15 Interventi programmati delle Associazioni di Categoria

12.15-12.45 Dibattito ed eventuali domande

12.40-13.00 Conclusioni

Silvia Grandi, Direttore Generale Economia Circolare, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Convegno: “Il futuro della plastica tra nuovo regolamento imballaggi e imposizione fiscale” – Mercoledì 8 novembre, ore 15.30 – Ecomondo 2023, Fiera di Rimini – Stand Confindustria Cisambiente (Hall Sud, Stand n.304)

Il mondo degli imballaggi è in fermento: la Comunità europea vi erano Infatti, sta per varare nuovo regolamento, che è destinato a sostituire l’impianto normativo esistente, in vigore dal 1994, uno, ti a detta di molti operatori, andrà a pregiudicare il sistema industriale di riciclo italiano.

Da molte parti Infatti sono venute critiche per lo strumento normativo impiegato (il regolamento comunitario, che imporrerebbe per una maniera orizzontale, tutti i paesi membri della Comunità Europea, le prescrizioni con esso contenute), e ovviamente per il contenuto delle stesse indicazioni fornite dalla UE.

Si tratterebbe infatti, al contrario di quanto fatto sin qui da Legislatore comunitario, di spingere sul riuso degli imballaggi, impedendo che questi diventano rifiuti, mediante un percorso decisamente diverso da quello intrapreso dall’industria italiana, basato sul recupero come materia dall’industria di settore.

Si tratterebbe, se così fosse, di un deciso passo indietro per la politica ambientale comunitaria; ed in particolare, di un potenziale, rilevante, danno per l’industria del riciclo italiana, che nel corso degli anni ha raggiunto delle vette in avvicinabili da altri paesi membri della comunità.

Nel corso dell’evento si discuterà delle possibili conseguenze sulle politiche industriali ed ambientali praticate nel nostro Paese.

Plastic tax: è rimasta in sospeso per anni, e forse lo sarà anche per il 2024. Parliamo dell’imposizione fiscale su una particolare categoria di imballaggi in plastica vengono definiti MACSI; a detta di molti operatori, si potrebbe ulteriormente indebolire il settore manifatturiero che progetta, sviluppa e realizza tali prodotti.

Consiste in un’imposizione fiscale commisurata al peso degli imballaggi in plastica, che potrebbe determinare un innalzamento costo finale del prodotto, con inevitabile danno economico e finanziario a chi li realizza.

Programma

Introduzione agli argomenti e moderazione

Stefano Sassone, Direttore Area Tecnica, Confindustria Cisambiente

Il punto di vista dei selezionatori

Michele Rizzello, Direttore Generale, Assosele

Il punto di vista dei Comuni Italiani

Agata Fortunato, Responsabile Ufficio Programmazione e controllo del Ciclo Integrato dei Rifiuti, ANCI, Direzione Città Metropolitana Torino

Siglato il manifesto delle bioenergie: obiettivo, raggiungere tutti gli obiettivi del Green new deal

Elettricità Futura, Aiel, Anpeb, Assitol, Assoebios, Assograssi, Confagricoltura, Cib, distretto produttivo La nuova Energia, Ebs, Fiper e Itabia: sono le associazioni firmatarie del manifesto delle Bioenergie, siglato presso la recente fiera di Ecomondo Key Energy lo scorso 29 ottobre.

Obiettivo dell’iniziativa

Le associazioni si pongono l’obiettivo dell’iniziativa di presentare al nostro esecutivo un insieme di proposte efficaci utili a rilanciare un comparto ritenuto, a ragion veduta, fondamentale per:

  • decarbonizzare l’economia
  • contrastare gli effetti negativi dovuto all’incremento dei prezzi delle materie prime energetiche.

Le bionergie alleate per la decarbonizzazione

In tale contesto le bioenergie devono ambire a rappresentare una fonte di energia rinnovabile, programmabile, capace di provvedere alla copertura del baseload con combustibili stoccabili e reperibili localmente.

A questi vantaggi si aggiungono rilevanti benefici di natura sociale ed economica, per un settore che sarebbe in grado di assorbire circa 44 mila occupati in Italia, di contribuire all’economia circolare e di abilitare nuovi modelli di generazione distribuita come le comunità energetiche.

Il contributo delle bioenergie al Green deal è rilevante: “Rappresentano un imprescindibile alleato per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione previsti al 2030 e al 2050 e per massimizzare i benefici della transizione ecologica. La bioenergia può infatti espletare il suo contributo sia nel settore elettrico, che in quello termico e nei trasporti, provvedendo circa il 50% dell’apporto rinnovabile necessario alla copertura dei consumi finali”, viene sottolineato nel documento.

Le proposte

I firmatari del protocollo ribadiscono che il nostro Paese dovrebbe:

  • essere protagonista nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico;
  • valorizzare le risorse rinnovabili, “anche al fine di contenere l’impatto sulle bollette delle oscillazioni dei mercati energetici, come quelle di recente registrate”.

In ottica di neutralità tecnologica, l’Italia dovrebbe incrementare tale diversificazione.

Nel dettaglio, con l’azione comune, si intende promuovere una gestione efficiente del parco bioenergetico italiano e stimolare l’applicazione di soluzioni innovative, realizzando:

  • la valorizzazione delle filiere locali;
  • un adeguamento del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC) agli obiettivi fissati con il Green deal, nell’ottica di un rafforzamento del ruolo della biomassa;
  • una prospettiva di medio termine per gli investitori;
  • una conservazione del parco installato, preservando e incrementando il suo valore;
  • una stabilizzazione il mercato dei bioliquidi e dei biocarburanti double counting e avanzati;
  • il riconoscimento del ruolo degli impianti a servizio di realtà manifatturiere.

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